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MotoGP, Promossi e bocciati delle 'doppiette': chi migliora e chi no in 'Gara 2'

Vediamo insieme quali sono i piloti che ne hanno tratto maggiormente vantaggio dalle 'doppiette' e quali, invece, si sono plafonati nella seconda gara

MotoGP: Promossi e bocciati delle 'doppiette': chi migliora e chi no in 'Gara 2'

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di Piersalvo Patanè

L’obiettivo che la Dorna si è prefissa subito dopo l’ondata COVID, era quello di mettere in piedi un campionato con un numero cospicuo di gare ma, viste le evidenti limitazioni, l’unica soluzione era quella di correre più di una gara sullo stesso tracciato, cambiando la denominazione dell’evento. Ed è così che per un GP di Spagna, la settimana dopo assistiamo al GP di Andalucia sullo stesso circuito di Jerez. Al GP di Austria è seguito il GP della Stiria al Redbull Ring ed infine (fino ad oggi), dopo il GP di San Marino abbiamo assistito al GP dell’Emilia Romagna a Misano. Ci aspetteranno ancora le due doppiette di Aragon e di Valencia. La stessa metodologia, per lo stesso obbiettivo, è stata utilizzata anche in F1 e WSBK.

Nonostante si sia corso a distanza di una settimana sullo stesso circuito e con condizioni abbastanza simili, spesso abbiamo visto delle differenze sui valori in campo simili a quelle che avremmo visto passando da un circuito all’altro. Andiamo a vedere nel dettaglio chi è riuscito a migliorare dall’evento 1 all’evento 2 e chi, invece è rimasto sullo stesso livello o è addirittura peggiorato. Prenderemo in considerazione gli eventi Jerez 1-2 e Misano 1-2 in quanto le gare si sono svolte in assenza di situazioni di bandiera rossa, mentre la doppia in Austria è stata “viziata” in entrambe le manche da ripartenze con piloti che hanno dovuto scegliere gomme non adatte o non ideali (vedi P. Espargaro).

Com’era prevedibile, la tendenza media per quasi tutti i piloti è stata quella al miglioramento con delle eccezioni, in alcuni casi, anche clamorose.

JEREZ 1 & 2, miglioramenti con eccezioni

Il GP inaugurale è stato preceduto da una giornata di test collettivi sempre sullo stesso tracciato, in modo tale che i piloti riprendessero un po’ il ritmo dopo lo stop forzato. Di questi, solo alcuni piloti che guidano moto con “concessione” (Aprilia, KTM) avevano potuto beneficiare di alcuni giorni di prove libere a Misano in Giugno. Entrambi i GP si sono svolti in condizioni climatiche inedite, visto che normalmente il GP si correva in Aprile, con i piloti che si sono trovati ad affrontare un asfalto bollente (52°C in gara 1 e 57°C in gara 2) e un’aria praticamente irrespirabile (32°C in gara 1 e 36°C in gara 2).

Dei pochi piloti che sono riusciti a completare entrambe le manche - o comunque un numero cospicuo di giri che consenta di effettuare un confronto – il pilota che è distinto maggiormente per un miglioramento evidente è Nakagami con addirittura 16.6 secondi guadagnati tra una gara 1 e gara 2 con A. Marquez che è stato oltre 9 secondi più rapido. Tra i piloti che non hanno finito una tra le due gare, citiamo Rossi e Bagnaia che, fino al momento dei rispettivi problemi tecnici, miglioravano di 9 e 7 secondi. Tra i piloti che invece hanno peggiorato le proprie performance spiccano su tutti Dovizioso (+5.5 secondi) e Pol Espargaro (+9.4 secondi). La coppia Yamaha Quartararo – Vinales invece si è mantenuta sullo stesso ritmo in entrambe le gare, con miglioramento marginale (circa 1 secondo)

Delta passo gara piloti che hanno concluso entrambe le gare di Jerez (o che hanno compiuto un numero cospicuo di giri)

MISANO 1 & 2, Alex Marquez meglio di Dovizioso e Petrucci

I due GP corsi sul circuito romagnolo sono stati caratterizzati da condizioni climatiche praticamente identiche (28°C la temperatura ambiente e 40°C la temperatura asfalto). Come per la doppietta Andalusa, anche a Misano abbiamo assistito ad  un generale miglioramento del passo gara dei piloti con l’eccezione di Alex Rins, 5.o in gara 1 e naufragato ai margini della zona punti in gara 2 con un peggioramento di oltre 14 secondi. Tra i piloti che si distinguono per un grande miglioramento ci sono quelli KTM con Oliveira a -11.4 secondi e Pol Espargaro a -13.9 e addirittura Lecuona che, prima della caduta, viaggiava a -17 secondi rispetto al tempo di gara 1. Il pilota che sorprende (ma nemmeno troppo, visto la mancanza di esperienza e messa a punto del mezzo) è Alex Marquez, capace di balzare dal 12.o posto all’8.o posto con un miglioramento di 17 secondi tra le due gare. Alex è riuscito a mettersi dietro gente come Dovizioso e Petrucci. Andando appunto al capitolo Ducati: il pilota che peggio si è distinto è sicuramente Zarco: il -3.4 secondi è soltanto frutto dell’errore che il pilota francese ha commesso in gara 1 (visibile peraltro dal grafico) che lo ha costretto per un giro a girare in 1:37 (il passo medio era 1’33.5). Senza quell’errore, i tempi delle due gare sarebbero stati pressoché identici.

DUCATI: Bagnaia, peccato! Viaggiava con 12" di vantaggio su sé stesso!

Altra nota dolente di casa Ducati è Dovizioso, il quale ha peggiorato la sua posizione finale (da 7.o a 8.o) a fronte di un modesto miglioramento di 3.7 secondi. Unica nota positiva in casa ducati è il miglioramento, purtroppo non finalizzato dal risultato che meritava, di Bagnaia che in gara 2, fino al momento della caduta, viaggiava con oltre 12 secondi di vantaggio su se stesso in gara 1. Parziale spiegazione è la rimonta che ha dovuto fare in gara 1 a seguito di una partenza non ideale. E la Yamaha? Sembra incredibile ma l’unico pilota che ha concluso entrambe le gare è stato Vinales, in quale si è letteralmente trasformato, complice probabilmente una migliore scelta di gomma e di prima fase di gara con pista libera o quasi, dove ha potuto impostare il suo ritmo senza dover tentare sorpassi. Ricordiamo che la Yamaha è in grande deficit di velocità massima e ciò rende difficoltoso (se non impossibile) effettuare sorpassi, per cui pur avendo un ottimo passo, spesso i piloti si trovano bloccati a seguire moto più lente che alla lunga inducono ad un surriscaldamento degli pneumatici e perdita di perfomance (vedi Quartararo su P. Espargaro in gara 2). Storia nota e stranota dalla F1.

Delta passo gara piloti che hanno concluso entrambe le gare di Misano (o che hanno compiuto un numero cospicuo di giri)

Debuttanti meglio delle 'prime guide'

Per concludere, il miglioramento generale tra una gara e l’altra era prevedibile, soprattutto quello riguardante i piloti debuttanti, poco esperti o con moto dalla messa a punto ancora non ideale. Alex Marquez e Takaaki Nakagami ne sono l’esempio lampante. Nella tabella in basso sono riportati i miglioramenti (o peggioramenti) medi tra le due doppiette di Jerez e Misano dei piloti che hanno concluso tutti e 4 gli eventi. I dati di Dovizioso dimostrano come si sia praticamente plafonato al livello della prima gara mentre Pol Espargaro e Vinales mostrano  un miglioramento non trascurabile.

Delta tempo medio tra le due doppie gare di Jerez e
Misano dei piloti che hanno concluso tutte e 4 le gare

 

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