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Toyota: sotto accusa a causa dei topi che rosicchiano i cavi dell’auto

Nuovamente sotto accusa il colosso giapponese che già nel 2016 dovette affrontare una class action negli USA, per via del cablaggio a base di soia che attirerebbe i roditori

Auto - News: Toyota: sotto accusa a causa dei topi che rosicchiano i cavi dell’auto

La storia dei topi che rosicchiano i cavi delle automobili non è nuova, specie negli USA dove più class action sono state indette nei confronti di diversi produttori di autoveicoli.

Secondo il sito Carcomplaints.com (sito che raccoglie i reclami automobilistici) oltre a Toyota, cause simili sono state fatte a KIA, Honda, Hyundai e così via. Il problema sembra essere attribuito, da parte dei proprietari dei veicoli, al cablaggio a base di soia, che attira i vari roditori, creando danni in numerosi casi ed ogni volta molto dispendiosi per la riparazione delle vetture coinvolte.

Queste cause iniziano tutte circa dal 2016 in poi e sembra proprio che l’isolamento del cablaggio del motore sia quello che soffre maggiormente del problema. Precedentemente invece veniva utilizzato un altro materiale, a base di petrolio, meno “appetibile” ed è per questo che non si riscontrano class action simili precedenti.

Come già successo in passato, la Toyota dovrà dimostrare nuovamente che il problema non deriva dal cablaggio e non è un difetto che viene riscontrato al momento della vendita.

L’ultima sentenza del giudice sancì che il problema non poteva essere indicato, come sostenevano i proprietari, come un difetto di fabbricazione della casa automobilistica, ma era generato da cause esterne.

I querelanti hanno presentato ricorso, ottenendo un parziale annullamento della sentenza della Corte Distrettuale.

L’attuale Class Action afferma che i reclami dei clienti dimostrano come Toyota abbia di proposito nascosto il problema e non voglia riconoscere la causa del danno. D’altro canto, Toyota indica i roditori come animali che da sempre rosicchiano cose e ciò può succedere a qualsiasi elemento di un’auto.

Secondo il Ninth Circuit, per perseguire un reclamo da parte del cliente, il difetto deve esistere al momento della vendita.

La corte d'appello ha ritenuto che il tribunale distrettuale abbia erroneamente identificato i roditori come presunto difetto. Invece, questo sarebbe da identificare proprio nei cablaggi a base di soia, che hanno attirato i roditori. Ciò significa che il presunto difetto esisteva al momento della vendita, anche se il danno è avvenuto successivamente.

L'azione legale collettiva per il cablaggio alla soia di Toyota è stata depositata presso il tribunale distrettuale della California.

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