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MotoGP, Rossi: "Con Morbidelli e Bagnaia oggi avrei potuto scrivere la storia"

Valentino scherza: "Creare la Riders Academy non è stata un buona idea, volevo quel podio. Il titolo? Non mollo, può succedere di tutto"

MotoGP: Rossi:

“Per un po’ di volte, durante la gara, ho pensato: ma chi cavolo ha avuto questa idea dell’Academy? Non credo che sia stata così buona, a vedere quello che è successo oggi no. Ma l’ho avuta io”. Valentino Rossi scherza dopo il podio mancato a Misano. Da una parte c’è la soddisfazione di vedere i suoi allievi diventare grandi in MotoGP con la vittoria di Morbidelli e il 2° posto di Bagnaia, dall’altra la delusione di non essere con loro.

Valentino, da che parte pende la bilancia?

Al momento, con ancora l’adrenalina della gara, sono contento perché ho fatto una bella prestazione, ho guidato bene. Però mi tira veramente il culo non essere sul podio, a Misano è sempre speciale e mi sarebbe piaciuto da matti stare lì sopra con Franco e Pecco, sarebbe stato come al Ranch il sabato sera. Ci sono arrivato vicino e so di potere ancora migliorare”.

Anche in Moto2 hai avuto grandi soddisfazioni che Marini e Bezzecchi.

Da un lato sono molto, molto contento, ma dall’altro è un gran peccato. Essere sul podio con Morbidelli e Bagnaia sarebbe stato qualcosa di incredibile, di storico, non mi aspettavo che Mir mi superasse ma era molto veloce. Sono molto orgoglioso dei nostri piloti, durante la gara della Moto2 è stato difficile tenere a bada il cuore”.

Come ci si sente in questo doppio ruolo: pilota e allenatore, per così dire?

L’errore è stato pensare al futuro troppo presto (ride). Io corro ancora, mi diverto, sono anche abbastanza competitivo ma mi sono allevato delle serpi in seno. Rimane comunque una grande soddisfazione, penso sia una cosa unica nello sport. Mi vengono in menti i calciatori allenatori, come Vialli, ma qui stiamo parlando del top del motociclismo. Sarebbe stato qualcosa di storico salire tutti insieme sul podio, purtroppo l’unico che mancava ero io.

Hai comunque creato i tuoi eredi.

“La soddisfazione c’è, anche nei confronti di tutte le persone che lavorano in questo progetto. Siamo prima di tutti degli appassionati e penso che abbiamo fatto qualcosa di bello per il motociclismo.Peccato che i nostri piloti siano diventati così forti così in fretta (ride)”.

È stato anche il primo Gran Premio degli anni con il pubblico, anche se in numero ridotto.

È stata una sensazione fantastica rivedere i tifosi, anche perché la maggior parte erano vestiti di giallo. Spero che riusciremo a tornare alla normalità al più presto perché cambia tanto avere il pubblico sulle tribune”.

Nonostante il podio mancato hai recuperato punti in campionato, stai facendo un pensiero al titolo?

Questo campionato sta iniziando a diventare interessante, ma se voglio vincerlo dovrò essere più veloce. Se oggi fossi arrivato 2° sarei a solo 10 punti dalla vetta, ma siamo tutti vicini. Non c’è un chiaro favorito, tutti hanno dei problemi o fanno degli errori. Ora in testa c’è Dovizioso, che è nella sua stagione più difficile e non sa cosa farà in futuro, senza dubbio è una situazione strana. Sono a 18 punti da lui, ma rimangono tante gare da correre e cercherò di non mollare, quest’anno potrà succedere di tutto”.

A proposito di cose strane, come ti spieghi le difficoltà di Vinales anche in questa gara?

Certe cose dipendono anche dal DNA di ogni pilota. Maverick è fortissimo sul giro secco, spesso riesce a fare dei tempi impressionanti, è il suo punto di forza. Io, invece, ho sempre sofferto in qualifica, in tutta la mia carriera sono sempre stato più forte in gara. Però oggi la differenza l’ha fatto la gomma posteriore, Vinales ha montato la dura, anch’io pensavo di fare la stessa scelta ma poi ho cambiato idea 10 minuti prima della partenza. La chiave è stata quella”.


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