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MotoGP, A volte ritornano: si riparla di comunicazioni radio: Bradl tester

Una prova fu fatta all'Estoril da Valerio Maioli, presente anche Gianni Rolando. La Dorna lo vuole, si dice, per la sicurezza ma il retropensiero è quello dello spattacolo. Per fortuna il motociclismo oggi non ne ha bisogno

MotoGP: A volte ritornano: si riparla di comunicazioni radio: Bradl tester

Le comunicazioni via radio, si sente dire in giro, sono la cosa più interessante della F.1. Oggi può essere, ma solo perché la massima formula dell’automobilismo si è incartata e non offre più le emozioni del passato, salvo che in rare occasioni. Così ci siamo ridotti (quantomeno) a sorridere delle risposte di Raikkonen al suo box.

Comunque, tranquilli: anche se adesso si sta riparlando di comunicare via radio con i piloti della MotoGP non ascolteremo mai dialoghi come quelli che fanno nelle auto.

E’ quello che si evince dal test fatto nella giornata di ieri da Stefan Bradl che ha portato un sistema radio che comunicava con i commissari di gara.

“Nella Commissione Sicurezza, FIM e Dorna lavorano insieme ai piloti e una delle cose che abbiamo in agenda per quest'anno è la visibilità delle bandiere gialle, e in generale di qualsiasi segnalazione relativa alla sicurezza - ha detto Carlos Ezpeleta, Direttore Sportivo della MotoGP - Dopo gli incidenti in Austria, abbiamo parlato con diversi piloti e abbiamo deciso di provare nuovamente un sistema radio”.

Fu provato già in passato, ed esattamente all’Estoril, con la supervisione di Valerio Maioli e Gianni Rolando, che allora lavorava con lui. Ma poi non se ne fece nulla perché i piloti lo trovarono fastidioso.

“All'inizio, solo la Direzione di Gara lo utilizzerà. Servirà a dare messaggi già registrati come bandiere o penalità. Forse in futuro, se le squadre e i piloti saranno d'accordo, potremmo aprirlo anche alle comunicazioni delle squadre in modo bidirezionale”.

Una ulteriore prova sarà fatta durante i test di martedì prossimo. Rispetto al corrispondente sistema in uso nelle auto, parlare con un motociclista è molto più complesso, e non solo perché l’intero sistema deve stare nella tuta. Anche l’impegno fisico richiesto è diverso, come sa qualunque motociclista che abbia provato ad intavolare una conversazione telefonica con uno dei tanti accessori disponibili.

La Dorna comunque vuole inserirlo perché probabilmente pensa possa servire allo spettacolo. Un’idea di cui non sentivamo la mancanza, vista anche la brevità delle competizioni motociclistiche. Quelle che vanno migliorate invece sono le segnalazioni lungo la pista. Accelerazioni e velocità non sono più quelle degli anni ’80 e individuare una bandiera, non è facilissimo.

 

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