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MotoGP, Dovizioso: "Ho molte offerte per il 2021: andrò dove posso vincere"

LA RIVELAZIONE "Mi sento forte ed ho ancora voglia di giocarmi il mondiale. Si stanno facendo avanti in molti, ma posso permettermi di scegliere. A Misano partiremo da zero per via dell'asfalto nuovo"

MotoGP: Dovizioso:

Dopo due settimane di pausa il motomondiale riprenderà questo weekend dal circuito di Misano per un doppio appuntamento sul tracciato dedicato a Marco Simoncelli. I piloti, dunque, stanno rientrando dalle vacanze, pronti per arrivare in Italia e giocarsi il sesto ed il settimo round di questo stranissimo mondiale MotoGP. Durante un evento di Alpha Tauri, brand di abbigliamento legato a Red Bull che da anche il nome alla vecchia “Toro Rosso” Formula 1, dove sono state presentate le nuove collezioni, abbiamo incontrato chi questo mondiale proverà certamente a vincerlo e alla vigilia della gara di casa si trova in seconda posizione a soli 3 punti dalla vetta. Ovviamente parliamo di Andrea Dovizioso che, tra le altre cose, ora, è anche un pezzo pregiatissimo del mercato.

“Non ho fatto vacanze quest’anno, l’annata è particolare e ci fa sentire molto meno il bisogno di staccare dalle corse. Il weekend gara è meno stressante, si fanno meno cose nel paddock, si praticamente solo in moto, mi ero dimenticato com’era”. 

Hai detto che l’annata è particolare. Ovviamente sappiamo che il calendario è ristretto, le gare sono concentrate una dopo l’altra ma c’è anche qualcos’altro che sta rendendo questo 2020 diverso dalle altre stagioni?

“Il disastro di Marquez alla prima gara sicuramente ci condiziona tutti, poi ci sono queste nuove gomme sul quale bisognerebbe fare un discorso davvero molto ampio. In questo 2020 si arriva alla gara e può succedere di tutto. Fino ad adesso abbiamo trovato condizioni diverse in ogni fine settimana e quando non si va bene rischiamo di fare un 15° posto”. 

"L'assenza di Marquez non sta cambiando la nostra strategia"

Hai detto di Marquez e delle gomme: secondo te con Marquez in pista avremmo visto i vari exploit di Oliveira, Binder, Mir? Oppure credi che dietro o davanti a lui ci sareste stati comunque voi “top”?

“Non penso che l’assenza di Marquez cambi la strategia di qualcuno. Tutti stanno avendo dei risultati negativi per via delle gomme in questa stagione nessuno è veramente costante. Marc a Jerez ha dimostrato il suo strapotere e così tutti hanno pensato che se ci fosse stato lui in pista avrebbe fatto quello che voleva ma secondo me non è così scontata come riflessione. Questa gomma è particolare e magari anche Marc avrebbe fatto fatica a fare il podio in certe circostanze”. 

"A Misano partiremo da zero per via del nuovo asfalto"

Andiamo a Misano con Quartararo che ha 3 punti di vantaggio su di te in classifica, dopo tre gare in cui è stato in difficoltà. È davvero tutto aperto?

"A me fa piacere essere considerato uno dei favoriti per il mondiale ma sono una persona obiettiva e ora faccio fatica a pensarmi in quella veste anche se in realtà non darei questa “palma” a nessun pilota in questo momento. Io spero che ci sarà una svolta in questo campionato, soprattutto dal punto di vista tecnico perché ci sono delle dinamiche che non sono sotto controllo ed è destabilizzante per chi, come me, lavora per vincere. Nessuno ha fatto la differenza per cinque gare, a parte la KTM che va molto forte con tanti piloti. Farò un test a Misano, l’unico della stagione, anche se non so se è la pista giusta per lavorare sugli aspetti dove so che possiamo fare dei passi in avanti, ma come dicevo dobbiamo cercare una svolta”. 

Misano accoglierà il mondiale per due weekend. Cosa ti aspetti da questi due fine settimana? Hai la possibilità di uscirne in testa al mondiale?

“A Misano partiamo da zero perché c’è l’asfalto nuovo. Pirro ha fatto dei test e sono andati bene ma come sappiamo le giornate di prova contano poco perché non c’è il confronto con gli altri piloti. A quanto ci risulta in pista c’è molta aderenza e anche molte buche, la nuova carcassa fa pompare tanto la moto e quindi dovremmo gestire questo aspetto. Vedremo quando entreremo in pista, io sfido chiunque a non essere preoccupato”. 

"Si stanno facendo avanti in molti per il 2021. Io andrò dove posso vincere"

Apriamo il capitolo futuro: la scorsa settimana eravamo ad Aragon per raccontare la Superbike e Marco Melandri, rientrato nel mondiale delle derivate di serie con il Team Barni, ha detto che tra te e Ducati potrebbe non essere finita al 100%. Che effetto ti fa sentire una frase del genere? E soprattutto, c’è del vero?

“Melandri ha dato la sua opinione ma senza sapere i dettagli. Pensare che io abbia deciso di dire basta a Ducati prima dell’Austria per vincere due gare e poi riaprire tutto non è assolutamente vero. La verità è che ho deciso per via di varie situazioni delle quali non posso parlare in questa stagione”. 

Secondo te Ducati sta pensando di aver fatto una sciocchezza a permetterti di andar via? I piloti che ora possono salire su quella sella sono tutti giovani e promettenti ma non sembra esserci nessuno pronto già dal prossimo anno per lottare per vincere il mondiale. E a proposito di lotta mondiale, il non sapere dove correrai nel 2021 ti condiziona?

“Lo dovete chiedere a loro, io non posso dire nulla su questo ma so qual è la realtà dei fatti. Tutto quello che facciamo ci condiziona dalla famiglia, alla figlia, dalle relazioni agli allenamenti, ma puntare il dito contro Ducati in questo momento non è giusto. Con il team stiamo cercando di concentrarci sul portare a casa il massimo perché l’aspetto delle gomme che ci sta dando tanto lavoro da fare”. 

Per il 2021, qualcuno si è già fatto avanti? Qual è la situazione? C’è chi parla di un anno sabbatico per te o addirittura dell’ingresso nel motocross.

“Indipendentemente dalla mia relazione con Ducati, che in questi anni mi ha dato tante soddisfazioni e anche momenti difficili, bisogna dire che il pilota Dovizioso è particolarmente competitivo. Io mi sento forte e ho voglia di continuare a giocarmi il campionato anche nelle prossime stagioni e nella MotoGP ci vuole un pacchetto competitivo per provare a farlo. Per l’età che ho e per l’esperienza che ho maturato in questi anni posso permettermi di prendere in considerazione offerte valide e che mi permettano di giocarmi il titolo, se no davvero non so. In questo momento sono completamente aperto a tutto, e come normale che sia si stanno facendo in avanti in parecchi, man mano che correremo si definirà”. 

"Bisogna modificare la regola del passaggio sul verde, i piloti devono rischiare meno"

In Austria abbiamo assistito due weekend di gara tra i più pieni della storia recente del motomondiale. In MotoGP è come se si fossero corse 4 gare e tra incidenti, penalità, polemiche sui passaggi sul verde, ne sono successe di tutti i colori. Per una volta, però, sembra che voi piloti siate concordi: qualcosa va cambiato. Cosa secondo te?

“Non bisogna fare cambiamenti grandi, va solo migliorato ciò che c’è già. Io modificherei il regolamento riferito al verde, io ne parlo da qualche anno ma la mia idea non è mai stata presa sul serio. Le piste sono sempre più sicure anche grazie al verde che però andrebbe considerato come un fuori pista, perché in passato in quei punti ci sarebbe stata la ghiaia e uscendo saresti caduto o avresti perso un sacco di tempo. Ora tutti rischiano di più perché anche se escono non è un problema, si perde al massimo qualche centesimo. Io non voglio mettere becco sulle decisioni dell’Austria, io parlo del regolamento in generale. Bisognerebbe dare un taglio netto perché così quando qualcuno vorrà fare un’entrata kamikaze ci penserà due volte e in molti meno passeranno sul verde. Modificare le piste costa molti soldi e già si è fatto un gran lavoro in questi anni, basterebbe far rischiare meno i piloti”. 

Ultima battuta su Valentino Rossi che giovedì potrebbe firmare il suo rinnovo con Yamaha spostandosi nel team Petronas per il 2021. Come lo stai vedendo in pista quest’anno?

“Valentino nelle due gare in Austria è stato il pilota Yamaha che ha portato a casa più punti, ha fatto dei lavori importanti sull’assetto della sua moto ed è ritornato competitivo. Magari può non essere il più veloce pilota Yamaha ma in gara riesce a fare la differenza”.

 


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