Tu sei qui

MotoGP, Nakagami: "Per migliorare ho una sola possibilità: ispirarmi a Marquez"

"Da quando non c'è sento più pressione da parte di HRC. Guardo i suoi dati appena posso e domani proverò a lottare per il podio"

MotoGP: Nakagami:

Domani partirà per la prima volta in prima fila, guida una moto dell’anno scorso, in un team satellite e tutte le speranze della Honda sono su di lui. Takaaki Nakagami si è scoperto il vice-Marquez e dovrà esserlo ancora per qualche gara, considerato che Marc prolungherà il suo recupero per un paio di mesi almeno. Il giapponese del team LCR per ora si gode il momento, cercando di evitare qualsiasi pressione.

Sono contento di questo fine settimana - dice - Ho gestito bene la situazione, mi sono adattato alle differenti condizioni e sono stato sempre nei primi 5 in prova. Nelle FP4 ho lavorato sul passo gara, penso mi manchino ancora uno o due decimi, ma so anche che possiamo migliorare l’elettronica per salvare le gomme nel finale”.

Intanto hai conquistato la prima fila grazie al 2° tempo in qualifica.

Era l’obiettivo, ma non pensavo addirittura di lottare per la pole position. In MotoGP è fondamentale partire davanti, ma quest’anno in qualifica avevo sempre faticato e in gara dovevo recuperare posizioni. Domani avrò una buon opportunità per lottare per il podio, non voglio parlare della vittoria… ma se potrà ci proverò (ride)”.

Come hai reagito alla notizia che Marquez non tornerà per altri due mesi almeno?

Un pilota vuole sempre tornare in moto il più presto possibile, ma dipende molto dal tipo di infortunio, dall’osso che ti rompi, per esempio con la clavicola è più facile. Però le MotoGP non sono facili da guidare, mette molto sotto stress il fisico. Se però i medici dicono che si può fare, è il pilota a dovere prendere la decisione e non sempre è facile.

Senti più pressione da quando non c’è Marquez?

Innanzitutto voglio dire che mi manca molto, ha un enorme talento e vorrei lottare con lui, anche se so che è a un altro livello. Effettivamente, dopo il suo infortunio, ho sentito un po’ più di pressione da parte di HRC. Però io ho la moto dello scorso anno, che ha un gran potenziale. Invece con quella 2020 Crutchlow e i piloti del team ufficiale stanno faticando, ma sono concentrato su di me”.

Hai parlato con Marc, magari per qualche consiglio?

No, ma ho tutti i suoi dati dello scorso anno e li analizzo sempre. Inoltre Takeo (Yokohama, il responsabile HRC ndr) e Puig sono spesso nel mo box, mi godo questo momento in cui sono competitivo”.

Come ti spieghi questa differenza tra le tue prestazioni e quelle delle moto 2020?

Non so cosa succeda e quanta differenza ci sia fra la mia e le altre moto, dovrebbero essere un po’ più potenti. Come ho detto io sono concentrato su me stesso e so che Marc, con la moto che guido, è stato di una altro livello lo scorso anno.

Cerchi di copiarlo?

“Quello no, perché lui ha uno stile di guida molto particolare. Però, appena posso, guardo i suoi dati e posso capire come faceva alcune cose e posso cercare di prendere ispirazione da lui, di imitarlo in alcuni punti. Non è facile, ma è l’unica possibilità che ho per andare più forte. Cerco di trovare le differenze fra me e lui e poi di adattarmi”.

Articoli che potrebbero interessarti