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MotoGP, P. Espargarò: "Oliveira? Non tutti nasciamo con la stessa intelligenza"

"Sono rimasto sorpreso dalle sue parole, eravamo d'accordo che fosse un incidente di gara. Vi farei vedere volentieri i dati, stava già cadendo da solo prima di colpirmi"

MotoGP: P. Espargarò: "Oliveira? Non tutti nasciamo con la stessa intelligenza"

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Nei giorni successivi al Gran Premio d'Austria Pol Espargarò è stato al centro di una polemica innescata da Miguel Oliveira riguardo l'incidente che ha coinvolto i due, togliendoli di scena da una potenziale lotta per il podio. Il portoghese del Tech3 sulle prime era stato abbastanza cauto con i media, per quanto rientrando ai box avesse dato ampi segni di averla presa piuttosto male.

Le prime dichiarazioi sembravano tese a rasserenzare gli animi, ma Oliveira ha poi attaccato in modo abbastanza forte Espargarò quando ha risposto alle TV riguardo l'incidente ed in particolare a Canal+. La cosa non è stata digerita particolarmente bene da Pol, che è stato anche convocato dalla FIM per chiarire la dinamica dell'incidente, ricevendo completa assoluzione per quanto accaduto mentre proprio Oliveira si è lamentato ritenendo che fosse giusto punire il compagno di colori. 

"Ho parlato con Oliveira e siamo arrivati ad un accordo in cui abbiamo entrambi convenuto che fosse un incidente di gara - ha spiegato Pol Espargarò -  ne abbiamo parlato di persona. Dopo poi ho letto moltissimi commenti dovunque e sono rimasto molto sorpreso. Ho letto anche commenti da parte di giornalisti che non sapevano nulla dell’incidente. Non avrei voluto esplodere sui Social, perché non è il posto giusto per farlo. Ma mi sono sentito parecchio frustrato, perché nessuno conosce i dati, nessuno ne aveva parlato con me. Mi è parso quasi di vedere che pochi capiscono realmente di motociclismo, ma tutti vogliono parlarne. Alla fine cerco di evitare di leggere troppo al riguardo, è meglio così". 

Una reazione a caldo, magari avrebbe dovuto aspettare prima di parlare. 

"Capisco che dopo l’incidente è dura per tutti, perché sei frustrato. Dopo l'incidente io sono andato dritto nel mio motorhome e mi sono fatto una doccia ghiacciata. E solo dopo sono tornato ai box per parlare. Serve questo quando succedono queste cose. Ognuno ha le sue opinioni, lo sappiamo. Onestamente pensavo che la mia relazione com Miguel fosse buona e sono rimasto shockato dalle sue parole. Sono stato nei suoi panni in passato, ma non ho mai perso il rispetto per i miei rivali e soprattutto per i miei compagni di squadra. Questa cosa non è stata carina, e non mi ha chiesto scusa. Devo per forza dire che non tutti siamo nati con la stessa intelligenza, e questo è difficile soprattutto perché la moto che sta guidando è la moto che ho fatto io. Magari se avessi avuto la sua stessa intelligenza, avremmo vinto già l’anno scorso. Di certo è stata una grande mancanza di rispetto e nessuno ne stava parlando, quindi era evitabile. Penso che fosse arrabbiato e che non abbia usato proprio le migliori parole per parlare di questo incidente". 

Quando siete stati convocati dalla FIM come è andata?

"Siamo stati in FIM con Mike Leitner, abbiamo mostrato i dati e loro sono stati d’accordo con me. Posso anche dire che Miguel stava già cadendo prima di colpirmi. Ci sono immagini che mostrano me quasi dritto e lui piegatissimo proprio prima dell’impatto. Anche i dati dicono che in quel punto lui era stranamente molto più veloce del giro precedente, quindi è chiaro che stesse cadendo già. Ho i dati qui con me, ma non posso farveli vedere mi dispiace. Non voglio dire che sia stato colpa di Miguel, ma neanche che sia stato un mio errore". 

Come mai hai affidato ai Social la tua versione?

"Molte cose sono state scritte negli ultimi giorni ed io ho volevo solo spiegare perché in quel momento ero andato leggermente largo. Non sono un matto, un idiota che guida una MotoGP. Nella prima gara stavo guidando la gara ed ero davanti al pilota più veloce in griglia. Quando l’ho passato non sono andato largo, e stiamo parlando di Dovizioso qui al Red Bull Ring. C’era una ragione per cui sono andato largo in quel momento con Oliveira. Ho dovuto cambiare gomme, sapete che avevo finito le medie. Non è stato un azzardo, è stata una costrizione perché non avevo altre gomme. Sono andato largo per motivazioni tecniche, non per altro. Ma andare largo non significa che chiunque può entrare come se niente fosse in traiettoria. Anche Mir e Rins quindi non mi avrebbero dovuto superare, ed ho anche letto da qualche parte cose del tipo ‘ecco, Pol dovrebbe guardare chi arriva’. Una follia! Quindi mi state dicendo che se vado largo, devo alzare la testa, guardare dietro, capire chi c’è dietro e magari invitare pure tutti a passarmi? Siamo qui per correre, e di certo quello che è accaduto è stato un incidente di gara. Non ho il tasto per sparire dalla pista, cosa avrei dovuto fare in quel momento? Ci sono molti dati che mi piacerebbe dare a tutti voi, ma non posso (ride)".  

Domenica pensi di aver avuto l'occasion migliore per vincere da quando sei in MotoGP?

"Noi avevamo la migliore moto in griglia domenica, ne sono certo. Era incredibilmente buona, potevo passare Dovizioso dovunque. In staccata, in rettilineo, nei cambi di direzione. La moto era incredibile e questa cosa mi ha fatto tanto arrabbiare perché la stessa cosa mi era capitata in Repubblica Ceca e non sono riuscito ad approfittarne di nuovo". 

C'è qualcuno che parla dell'ipotesi di vedere Dovizioso in KTM nel 2021. Tu che ne pensi?

"Non ho nessuna opinione, perché ci sono altri contratti in essere per la KTM, quindi non c’è niente da commentare. Mi piace Dovizioso moltissimo, ma non c’è niente di firmato. Non credo che ci siano possibilità, altri ragazzi hanno i contratti firmati quindi non penso ci sia molto di cui parlare". 

Riguardo la questione sicurezza del Red Bull Ring invece?

"Credo che si stia parlando della sicurezza del Red Bull Ring per l’incidente che è successo e lo capisco. Ma in realtà se un incidente simile fosse capitato per esempio a Le Mans, sarebbe forse andata peggio. E’ vero che questa non è esattamente la pista più sicura del mondo, perché le vie di fuga ci sono ma non sono le più grandi. Ma il punto è che questo tipo di incidente non dovrebbe proprio capitare in MotoGP, perché noi andiamo fortissimo ed è questo il punto. Quanto avvenuto, non dovrebbe mai succedere. Su nessuna pista del campionato". 

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