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MotoGP, Pernat: “Rossi? Dopo l’incidente in Austria non è scontato che continui”

“Ci ha pensato Marco Simoncelli a fargli evitare la moto di Morbidelli e Marini potrebbe prendere il suo posto in Petronas il prossimo anno"

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La tragedia sfiorata al Red Bull Ring è stato il tema caldo dell’ultimo live sui nostri canali, che hanno visto ospite Carlo Pernat. Il manager ligure ha parlato a lungo di quanto accaduto in Austria con il contatto che si è innescato tra Zarco e Morbidelli, così come le prospettive di mercato dopo la separazione tra Ducati e Dovizioso.

“Gliel’ha sposta Marco Simoncelli quella moto a Valentino – ha esordito Pernat – Morbidelli non poteva fare nulla per evitare la moto di Zarco, che ha tenuto una linea anomala in quel momento. Devo dire che domenica tutte le Ducati facevano delle traiettorie strane in gara, ma quella di Johann è ststa una manovra impensabile, per niente corretta. Purtroppo, quando un pilota ti taglia la strada, le conseguenze possono essere drammatiche”.

Nel post gara Zarco è stato messo con le spalle al muro.  

“La sua è stata una stupidaggine, ma devo dire che non merita la squalifica per quanto accaduto. Ma oltre all’incidente di Zarco, ci sono stati altri episodi in questo GP. Miller, ad esempio, ha rischiato grosso con la manovra all’inizio e non è nemmeno finito sotto investigazione. Con questo non voglio puntare il dito contro Jack, ma questo è un aspetto su cui non si può sorvolare”.

Valentino è sembrato invece molto scosso per l’accaduto, tanto da definirlo come un qualcosa mai visto prima d’ora in tanti anni di Motomondiale.

“In quei 5 secondi in cui la moto di Morbidelli gli è passata davanti e, nel momento in cui è tornato al box, il pensiero di non rinnovare gli è entrato nella testa e sono convinto che lo accompagni ancora oggi. Di sicuro, l’immediata ripartenza della gara, lo ha aiutato. Tra l’altro ha dimostrato di essere forte e competitivo, portando a casa una bella prestazione e un risultato positivo”.

In Austria ha però vinto Andrea Dovizioso.

“Con quella mossa di lasciare Ducati ha fatto bingo. Ho avuto modo di parlargli durante il weekend e mi ha detto che ora è finalmente libero di testa e sta davvero bene. Sembrava essere il pilota dello scorso anno. Da ieri è rinato, prima sembrava invece invecchiato di cinque anni”.

Cosa pensi invece di questa Ducati?

“Ovviamente durante questo weekend ho anche parlato con Gigi. La Ducati è stata competitiva in Austria, non solo con Dovi, ma anche con Miller, che è salito sul podio. Ad oggi la moto più performante di tutti è sicuramente la Suzuki, poi c’è la Ducati, in seguito la KTM, la Yamaha e la Honda. Spiace dirlo, ma la M1 è la quarta moto sullo schieramento come potenziale. La cosa interessante è che, nonostante l’assenza di Marquez, in questa MotoGP l’asticella si sia alzata”.

Credi  sia così critica la situazione della Yamaha?    

 “La Yamaha non deve pensare al Mondiale e, per quanto riguarda la questione motori, credo che qualche volta la vedremo partire addirittura dall’ultima fila. Di sicuro stanno patendo l’addio di Furusawa, mentre la KTM sta davvero lavorando bene, sviluppando e puntando sui giovani”.

Te lo aspettavi un Quartararo così in difficoltà?

Dopo la caduta rimediata il sabato di Brno non è più lui, ha addosso molta pressione, ma tocca a lui uscire da questa situazione. Al momento la Yamaha è la peggiore moto e la cosa assurda è che Fabio e Maverick siano primo e terzo nel Mondiale”.

Cosa accadrà invece quando rientrerà Marc?

“Marquez non finirà nei primi tre di questo Mondiale. Cercherà però di vincere tutte le gare, dato che non gliene fregherà di nessuno dei rivali, anche se dovrà avere cautela, perché dopo quell’infortunio la sua carriera è a rischio. Personalmente, dopo tutta questa vicenda, sono dell’idea che verrà fuori un bel casino con i medici. Di sicuro, in casa Honda, mancano due figure come Nakamoto e Suppo, dato che l’attuale managment vale tre in pagella. Se Marc parla, Puig rischia di saltare”.

Parliamo di mercato. Si vocifera che Dovizioso possa andare in Honda.   

“Non c’è posto in Honda per Andrea. Le soluzioni sono due: o la Honda fa tre moto, ma non si puó percregolamento oppure rompe il contratto di Pol Esperargarò, ma non è possibile. Magari si potrebbe sacrificare Lecuona in KTM e non nego che potrebbe essere una soluzione. Mentre sulla questione Petronas, non è da scartare l’idea che Vale dica di puntare su Luca Marini dopo quanto accaduto. Io però sono convinto che Vale proseguirà, mentre Jorge Martin andrà in Pramac. Questa cosa è certa”.

E Crutchlow?

“Cal è spaesato, perché sta aspettando l’Aprilia, ma è un sogno che non si realizzerà secondo me. Crutchlow dovrà aspettare fino a ottobre se vuole la RS-GP. Ho avuto modo di parlargli e sembrava spento e temo che le attuali gare saranno lo specchio della stagione. In questa MotoGP ci sono però dei figuranti, tipo Rabat, che ruba il posto ai giovani”.

Carlo, ci siamo dimenticati di Lorenzo. Inizialmente tutti gli indizi portavano a lui per un ritorno in Ducati.

“È un’ipotesi da verificare, ma non è scartata. Di sicuro lui e Gigi si sono parlati, ma toccherà a Jorge avere la consapevolezza di essere  ancora un pilota vero. Personalmente, un’operazione del genere, non la farei”.

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