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MotoGP, Pirro: “Zarco? Nelle retrovie sembra si giochino il Mondiale all’ultima curva”

“Il suo errore è stato involontario, poteva capitare a chiunque. Oggi ho visto scene che mi hanno lasciato incredulo. Dovizioso? La separazione da Ducati può essere una spinta”  

MotoGP: Pirro: “Zarco? Nelle retrovie sembra si giochino il Mondiale all’ultima curva”

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La sfida non era di quelle semplici, ma lui non ha certamente voluto tirarsi indietro. Michele Pirro ha infatti archiviato il GP d’Austria in dodicesima posizione e alla fine il bicchiere per lui non può che essere mezzo pieno.

“Tutto sommato sono soddisfatto – ha esordito – ho portato bene alla Ducati (scherza), dato che Dovizioso ha vinto e questo è senza dubbio un aspetto importante. Io ho fatto la mia gara, cercando di crescere nell’arco del fine settimana, anche se non è facile ritrovare il ritmo dopo tanto tempo lontano dalla MotoGP. Alla fine però abbiamo lavorato bene e sono riuscito anche ad arrivare davanti alle Honda ufficiali (sorride)”.

A vincere è stato Andrea Dovizioso, mentre Marquez lo guardava da casa.   

 “Andrea ha fatto tre anni secondo nel Mondiale e non può che essere lui il rivale di Marc. Il Mondiale suo e della Ducati è appena iniziato e sono convinto che abbia delle carte buone da giocarsi. Questo lo dico perché tra una settimana correremo nuovamente qua in Austria, inoltre sono fiducioso anche per Misano, dato che abbiamo fatto i test. Mentre su una pista come Aragon lui si è sempre difeso. Tra l’altro, la separazione, può essere una spinta per provare a vincere il Mondiale”.

L’ultima battuta riguarda invece l’incidente che ha coinvolto Zarco.

“Il suo è stato un errore involontario – ha sottolineato - partendo dietro ne vedi di ogni, dato che non scherzano. A lui è andata male, ma nelle retrovie sembra che ti giochi il Mondiale all’ultima curva. Oggi ho visto alcune scene che mi hanno lasciato incredulo. Questi sono incidenti e sono convinto che Zarco non l’abbia fatto volontariamente. Magari ha sbagliato a calcolare la frenata, ma poteva capitare a chiunque”.

 

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