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MotoGP, P. Espargarò: "Se ho incontrato Zarco? Non voglio parlarne"

"Sono arrabbiato e sembra funzionare, quindi cercherò di restare così per tutto il fine settimana. Non vincere a Brno è stato doloroso, molto doloroso"

MotoGP: P. Espargarò:

Pol Espargarò è arrivato in Austria con un obiettivo ben preciso in mente, ovvero conquistare quella vittoria che gli è sfuggita a Brno per un incidente che l'ha visto vittima incolpevole. Di certo le colpe non erano neanche del tutto dall'altra parte, ma la penalizzazione inflitta a Zarco in qualche modo dimostra che almeno per la direzione gara, il francese fosse maggiormente responsabile di quanto accaduto. Pol non ha nascosto la propria frustrazione per quanto accaduto ed ha accumulato rabbia agonistica da sfogare in pista. 

Per questo non ha stupito i giornalisti oggi, quando durante l'incontro (virtuale) con gli stessi ha confermato di essere ancora piuttosto nervoso per quanto accaduto a Brno e del tutto determinato a sfruttare questa rabbia per ottenere quel risultato che sentiva già di meritare in Repubblica Ceca e che invece ha raccolto il suo compagno di team, il pur meritevole rookie Brad Binder. 

Si vede che sei molto concentrato, sembri quasi arrabbiato. Non sorridi, sembri freddo. Senti così tanta pressione?

"Sono sempre concentrato, magari oggi la mia faccia era un pelo più arrabbiata del solito. Ma dipende da altre cose. Non sento maggiore pressione addosso. Una cosa che succede ogni volta che veniamo a correre qui al Red Bull Ring è che ci sono tantissimi tifosi per noi, mentre questa volta non c’è nessuno e questo ci toglie parecchia pressione dalle spalle. Abbiamo pressione sul team perché le aspettative si sono alzate, è ovvio. Qui abbiamo sempre fatto belle gare, ma onestamente io non sento più pressione del solito. Voglio fare tutto bene, essere davanti e penso di essere partito tutto bene. Quindi cercherò di restare incazzato per il resto del fine settimana perché sembra che questa cosa funzioni bene".

Ma tutta questa rabbia da dove proviene? 

"Sono arrabbiato perché la settimana scorsa non ho potuto raccogliere il risultato che era alla mia portata. Dopo tanto tempo in questo progetto, sono arrivato vicinissimo a raggiungere l’obiettivo che mi ero posto e non raggiungerlo è doloroso. Mi sento arrabbiato per questo, perché avevo la stessa velocità di Brad a Brno e non ho potuto raccogliere il risultato che avrei meritato. Per me è meglio cadere all’inizio della gara, quando ancora non ti è chiara la situazione, non sai bene quale sia il potenziale che hai. E’ meglio così, perché se ad esempio fai un duello a fine gara e lo perdi, va bene. Perché almeno hai mostrato tutto il tuo potenziale. Non mostrare niente è davvero doloroso, la peggiore cosa che possa succedere in gara, soprattutto per come è andata".

Ti riferisci all'incidente con Zarco. Ma ne hai parlato con lui, vi siete chiariti?

"Non voglio parlare di questo, non voglio rispondere. Scusa". 

Allora passiamo alle note positive. Sei primo al termine della prima giornata. 

"Mi sento bene sulla moto, è bello essere qui in Austria primo alla fine della prima giornata e questo in un certo modo ci ha confermato che siamo più o meno al livello che ci aspettavamo. Poi nella seconda sessione è arrivata un po’ di pioggia, che ci aspettavamo. Per questo abbiamo spinto nella prima sessione al limite, ma in realtà nella prima sessione tutti cercano di capire bene le gomme, i limiti della pista. E’ solo la prima giornata, ci sarà tanto da capire nelle prossime sessioni. Non siamo al livello della Ducati per quanto riguarda la velocità massima. Loro volano letteralmente sul dritto, specialmente perché hanno tantissima trazione e strappano via la moto dalle curve in modo incredibile. Le prestazioni del nostro motore sono buone, a Brno nei test abbiamo fatto qualche prova su alcune novità riguardo al freno motore, e sembra funzionare bene. Sembrano funzionare molto bene quando le gomme sono molto consumate, quindi saranno utili in gara". 

Il tuo primo podio con la KTM l'hai raccolto sotto il diluvio di Valencia nel 2018. Magari sarà così anche per la prima vittoria. 

"La moto è cambiata moltissimo da Valencia 2018, quindi non ho idea realmente di come andrà la mia moto con la pioggia. Ci stavamo ragionando proprio ieri con gli ingegneri, ragionando sulle gomme. Ma è difficile prevedere qualcosa, siamo ad un livello diverso. Ho parlato con Miguel che ha girato oggi pomeriggio sul bagnato e mi ha detto che la moto è davvero ottima. Non era proprio completamente bagnato, ma posso dire che di solito quando sei veloce sull’asciutto, dopo riesci ad esserlo anche sul bagnato. Se non funziona bene la moto sull’asciutto, hai problemi anche quando piove. Sono solo chiacchiere però, dobbiamo aspettare domani per capire come vanno le cose, sempre se pioverà domenica". 

In cosa consiste il vantaggio di Ducati rispetto a tutti gli altri su questa pista? E' ancora la moto da battere?

"Qui si parla tanto di potenza, di trazione. E la Ducati da questo punto di vista è oggettivamente avanti a noi. Loro fanno lavorare benissimo anche l’antiwheelie, meglio di noi. Sono aspetti su cui dobbiamo fare altri passi avanti". 

 

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