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MotoGP, Jarvis: "Rossi ha le sue idee, gli ingegneri pure: difficile gestirlo"

"I giapponesi hanno tanti dati dai quali traggono la via da seguire, Vale ha spinto per cambiare e ha avuto ragione. Abbiamo perso 3 motori in 2 weekend, siamo preoccupati"

MotoGP: Jarvis:

Accontentare tutti i piloti non è mai un’impresa facile, specie se parliamo di una delle case più importanti al mondo nel più importante campionato a due ruote del mondo. Lo sa bene Lin Jarvis, che prima di festeggiare il podio completamente Yamaha di oggi ha dovuto fare i conti con le parole di Valentino Rossi, che ha senza mezzi termini accusato la casa di Iwata di non credere in lui, e di ostacolare alcuni suoi cambiamenti relativi all’assetto della sua M1.

“Abbiamo quattro piloti con assetti simili – ha spiegato Jarvis ai microfoni di Sky - ma Vale ha sempre avuto problemi con le gomme e l’aderenza. Dopo il difficile weekend scorso ha pensato fosse meglio fare dei cambiamenti, così ha spinto per cambiare l’assetto ed usarne uno del passato, nonostante ora abbiamo a che fare con gomme diverse ed una moto diversa”.

Una situazione in cui Jarvis a dovuto fare da mediatore, cercando di far combaciare le idee di Rossi con quelle degli ingegneri giapponesi.

“Non è facile gestire queste situazioni perché gli ingegneri giapponesi hanno tanti dati, dai quali traggono le loro valutazioni, ma alla fine l’insistenza di Vale in questo senso ha pagato. In generale gli ingegneri hanno tanti dati da seguire, ma allo stesso tempo occorre ascoltare i piloti: la situazione diventa più difficile quando hai alcuni piloti rapidi ed uno che vuole cambiare le cose, dato che si viene a creare un lavoro supplementare arduo da gestire”.

Un altro tasto dolente per il Managing Director di Yamaha riguarda l’affidabilità dei motori, con Franco Morbidelli costretto a dire addio alla gara proprio per un problema meccanico.

“Mi dispiace per Franco, dato che stava facendo un’ottima gara prima del problema tecnico. Abbiamo perso tre motori in due weekend quindi siamo preoccupati, ma allo stesso tempo abbiamo concluso due ottimi weekend con tante Yamaha sul podio: dobbiamo in primis capire se il problema è sempre lo stesso, per poi trovare una soluzione”.

Come detto però in casa Yamaha c’è anche e soprattutto da festeggiare, dopo un podio tutto blu che rappresenta (di questi tempi) una rarità. “Siamo felici per questo inizio di stagione, è un buon segnale anche in vista del futuro, specie per quanto riguarda i risultati di Quartararo”.

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