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MotoGP, Nakagami: "Un setup simile a quello di Marquez e la Honda è più facile"

Primo nelle FP2 e 8° in combinata: "ho studiato i dati di Marc e ho trovato la soluzione. La pole position? Perché no, sarà difficile ma ci proverò"

MotoGP: Nakagami:

Con Marc Marquez assente, Crutchlow alle prese con lo scafoide rotto e Alex con la gavetta da debuttante, ci ha pensato Takaaki Nakagami a tenere alta la bandiera della Honda a Jerez. Il giapponese di LCR ha fatto segnare il miglior tempo nel pomeriggio, che gli è valso l’8° nella combinata dei tempi. Il tutto usando la gomma media al posteriore.

Al mattino avevo usato la morbida, non si era comportata male ma dopo 20 giri facevo fatica, slittava molto - spiega - Oggi tutti hanno sofferto di graining sul lato sinistro dello pneumatico, non è solo un problema della Honda. Le condizioni della pista erano cambiate, c’era meno grip, ma nel pomeriggio le mie sensazioni sono migliorate, nonostante il caldo. Semmai il problema è l’anteriore, anche la gomma dura è troppo soffice per noi, ma è l’unica che abbiamo.

Questi problemi non ti hanno comunque limitato.

“È stata una bella partenza, nei giorni scorsi ho analizzato con attenzione tutti i dati dello scorso fine settimana con la squadra e ho trovato delle soluzioni. Sono riuscito a essere più costante e la RC213V ora è più facile da guidare”.

Non avere Marc in pista cambia qualcosa per te?

Non molto, a parte il fatto che Takeo (Yokohama, il responsabile della HRC ndr) ha più tempo per stare nel mio box. Negli scorsi giorni mi sono confrontato con lui, insieme abbiamo confrontato i miei dati con quelli di Marquez e ho visto le differenze. Ora sto usando un setting più vicino a quello di Marc”.

Sei pronto per riconfermati domani in qualifica?

Perché no? Sono partito bene, con la squadra abbiamo fatto un grande lavoro e proverò a lottare per la pole position. Non sarà facile, ma posso farcela. Come ho detto, ora la Honda è più facile da guidare e riesco anche a essere più costante. Marc continua ad avere un modo speciale di guidare e gestire la moto, voglio studiarlo per lavorare anche su me stesso”.

La tua moto è identica a quella che guidava lui l’anno scorso?

Non saprei, nei test in Qatar avevo provato diversi telai e molto altro materiale. È stato come costruire il mio puzzle, perché avevo tanti pezzi a disposizione, compresi quelli fatti per Lorenzo. Li ho provati e ho scelto i migliori per me”.

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