Tu sei qui

MotoGP, Dovizioso: "La caduta di Rins? Non possiamo permetterci di non rischiare"

"Se guidassimo in modo conservativo perderemmo velocità. Complimenti a Bagnaia, e anche a Miller. Le nuove gomme sono strane e non le abbiamo ancora capite fino in fondo"

MotoGP: Dovizioso:

Nelle prime qualifiche di oggi, tra la pole position di Fabio Quartararo seguito dal futuro compagno di team Maverick Vinales e Marc Marquez, a fare notizia è stata anche la miglior Ducati della categoria, che è stata quella di Pecco Bagnaia che si è classificato con il 4° tempo e che domani partirà dalla seconda fila con al fianco Jack Miller. Le due Pramac, dunque. In seconda fila, in 8a posizione con la prima Ducati c'è invece Andrea Dovizioso alle prese con non pochi problemi nel corso di questi primi giorni di motomondiale 2020. 

Pecco ha fatto una grande qualifica complimenti a lui e anche a Jack che stava facendo un buon giro – ha detto Dovizioso in una conferenza con i media - Siamo in una situazione strana, le gomme sono particolari e non le abbiamo ancora capite fino in fondo. Non dobbiamo dare importanza a quando le cose non vanno bene in questi casi, dobbiamo continuare a studiare e a cercare confidenza sull’anteriore”. 

Altro avvenimento importante della giornata è stata la caduta di Alex Rins che si è procurato con tutta probabilità una lussazione alla spalla. Con un campionato così corto e il rischio di un infortunio sempre dietro l’angolo voi piloti siete un po’ più conservativi del solito? 

“Non possiamo permetterci di fare questi ragionamenti, solo pensarci ci farebbe andare più lenti. Se li facessimo non saremmo nel motomondiale e non saremmo a questo livello. Non abbiamo la gestione del rischio e se un pilota non spinge per sorpassare i propri limiti non riesce nemmeno a rimanere a questi livelli. È il motivo per cui tanti piloti arrivano in MotoGP, fanno vedere delle buone cose e poi vanno a picco. Ci sono tanti aspetti estremi da gestire, è così in ogni sport al massimo livello. Il campionato è più compatto ma anche prima un infortunio poteva compromettere la stagione”. 

Hai detto di una ricerca da parte vostra di più confidenza sull’anteriore. È questo problema ad aver danneggiato la tua prestazione di oggi?

“L’obiettivo delle qualifiche di oggi era chiudere nelle prime due file, ma non sono stato abbastanza veloce, il passo per la gara è buono e simile a quello dei più forti il problema è che siamo in tanti con lo stesso ritmo, non so dove potrò essere domani. Mi sto concentrando sull’avere più sicurezza all’anteriore, ho provato molti assetti questo weekend, normalmente non lo faccio ma siamo ancora al lavoro su questa moto. Sto guidando in modo diverso rispetto al 2019, ci sono molti cambiamenti da fare e il weekend di gara è l’unico momento in cui possiamo farli”. 

State dunque mettendo mano alla GP20. Su cosa state intervenendo?

“Non è tanto una questione di moto quanto di gomme, le nuove Michelin lavorano in modo diverso e bisogna adattare il proprio modo di frenare, di entrare in curva, di rilasciare i freni e aprire l’acceleratore. Sono differenze davvero piccole ma non è semplice cambiare così tanto, non è nemmeno ben chiaro quello che dobbiamo fare ma abbiamo tanti dati che ci stanno aiutando a migliorare sessione dopo sessione. Non sono preoccupato perché la velocità c’è”. 

Insomma un rapporto ancora difficile con queste nuove Michelin…

“Le gomme sono le stesse per tutti, io non sono contento delle mie sensazioni con queste gomme non dobbiamo lamentarci, si tratta solo di adattarsi”. 

Sulla gara di domani: ci sono possibilità per il podio?

“Domani il passo di molti piloti sarà diverso da quello che abbiamo visto in questi giorni. La gara girerà intorno al modo che ognuno ha di gestire il caldo in relazione alla propria velocità, girare in queste condizioni per 25 giri non sarà semplice e bisognerà anche verificare il decadimento della gomma. Noi lavoriamo sempre per il podio, vedremo come andrà domani". 

Quali saranno gli aspetti più importanti per provare a risalire la china?

“La partenza sarà fondamentale perché qui è difficile sorpassare e quando sei dietro ad un pilota la gomma si scalda ancora di più. Questo è solo un aspetto perché quando si corre una gara bisogna essere a posto su varie cose dove ancora non mi sento al massimo. Devo continuare a studiare insieme al team, per provare a migliorare”. 

Abbiamo visto Jack Miller utilizzare molto il dispositivo per l’abbassamento del posteriore. Lo utilizzi anche tu?

“Lo utilizzo anche io, siamo tutti e quattro nella stessa situazione. Il dispositivo funziona ma come tutti gli aggiornamenti ci sono i pro e i contro del caso. Su questo particolare dispositivo dipende molto dalla pista dove si corre, dobbiamo provare ad utilizzarlo”. 

Articoli che potrebbero interessarti