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Passi dolomitici tra pedaggi e divieti per le moto "rumorose"

Roland Demetz, sindaco di Selva Gardena, favorevole alle limitazioni già in essere in Tirolo, in Austria. Proposti anche pedaggi e divieti di accesso ai centri abitati. Esultano i Verdi, mentre i motociclisti potrebbero in futuro salutare il Trentino per altre destinazioni più "accoglienti"

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Il Covid ci rende peggiori. Così ci verrebbe da commentare le uscite, a nostro avviso infelici, che fanno delle moto e dei motociclisti i nemici da combattere. Abbiamo già parlato dei limiti che Austria e  Svizzera hanno introdotto o valutato di introdurre. Si tratta di qualcosa di poco coretto, perché penalizza solo alcune moto con un valore più alto di emissioni acustiche a libretto, ma senza toccare le auto o le moto stesse che montino uno scarico after market.

Così come purtoppo spesso avviene, le idee stupide finiscono per diventare di moda, forse anche per una conoscenza superficiale del tema. L'ultima idea geniale è poi accompagnata dalle dichiarazioni che auspicano che i motociclisti lascino a valle la loro due ruote, per raggiungere la destinazione con navette o altri mezzi. Ok, il turismo "a due ruote" non sarà forse il più redditizio, ma così si finisce per far scappare altrove la gente. Sentendo certe cose vien voglia di andare altrove anche quando ci si muove in auto, per coerenza e per mantenere le distanze da certe assurdità.

In concreto, per ora, siamo solo alle chiacchiere, perchè per fortuna ancora nulla è stato deciso e nessun veto è stato introdotto. Ieri si è infatti tenuta una conferenza stampa con oggetto legato alla gestione del traffico sui Passi dolomitici. Il tema è di attualità perché il 2020, con le sue tante anomalie, ha portato una concentrazione del traffico nei week end, dopo il lungo periodo di stop. 

Giusto quindi l'impegno per l’ampliamento dell’offerta di servizi di mobilità alternativa, come autobus e funivie, ma dal quadro emerso fanno più notizia le frasi su eventuali veti che tocchrebbero i motociclisti, oltre che l'introduzione di un pedaggio. Le amministazioni locali sembrano infatti voler concretamente valutare l'introduzione di un pagamento per il passaggio sui Passi dolomitici, sfruttando l'esito di un sondaggio, dal quale risulterebbe che una percentuale non irrilevante di turisti non sarebbe contraria a pagare un pedaggio per godersi queste strade. 

Delle circa 1.600 persone intervistate, il 39% sarebbe infatti favorevole al pedaggio, se intodotto con lo scopo di poter garantire la tutela della flora e della fauna locale. Sembra che il campione scelto per le interviste abbia una consistente ostilità nei confronti dei motociclisti, dato che tra i fattori di disturbo addirittura il 76% ha menzionato le moto (con un 40% che le indica come molto fastidiose ed il 36% spesso fastidiose).

Più moderate le posizioni dell'asssessore della Provincia autonoma di Bolzano, Daniel Alfreider, che ha fatto notare come attualmente si stia registrando circa un quarto del traffico massimo sui Passi. Contro 6500 mezzi al giorno lo scorso anno, siamo a 1500 registrati domenica scorsa.

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