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MotoGP, Pernat: "Jerez senza pubblico? Ci saranno schermi e migliaia di tifosi”

"Gli alberghi sono pieni e mi aspetto assembramenti nelle piazze e fuori dal circuito, alla faccia del distanziamento sociale. Dovizioso?  Niente anno sabbatico. Se non firma con Ducati, si ferma"

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Carlo Pernat è intervenuto durante la nostra diretta del sabato pomeriggio, che ormai è diventata un classico. Il buon Carletto ha risposto a tantissime domande poste direttamente dagli appassionati ed ha espresso il proprio pensiero riguardo tanti argomenti, tra cui la presunta firma del contratto da parte di Valentino Rossi con Yamaha Petronas e la scelta che attualmente attanaglia i vertici di Ducati, indecisi tra la conferma di Dovizioso ed il ritorno di fiamma con Jorge Lorenzo. 

Interessante anche il punto di vista di Pernat riguardo il primo round della stagione 2020 MotoGP, che si terrà una caldissima Jerez tra pochi giorni e secondo le informazioni di Pernat, non sarà realmente un evento senza pubblico, per usare un eufemismo.

"Purtroppo non sarò a Jerez , perché non possiamo accedere al paddock in questo momento. Ma una cosa devo dirla e cioè che sarà la prima volta nella storia della moto che si corre con una temperatura di 42 gradi, ed io prevedo un Gran Premio di quelli tosti. Addirittura temo che ci sia la possibilità di dividere la gara in due nella MotoGP. La temperatura elevata è un problema per le gomme ed anche per il fisico dei piloti. Non hanno mai corso a Jerez con questo caldo, io sono preoccupato. Spero di sbagliarmi, ma prevedo grossi problemi perché l’asfalto arriverà anche sopra i 55° ed in quelle condizioni diventa davvero dura". 

Pernat è anche venuto a conoscenza di alcuni dettagli che riguardano tutto ciò che sta accadendo in questi giorni a Jerez. 

"Io conosco molte persone da quelle parti, esattamente come voi. Ho chiamato i miei amici in Spagna, ed ho anche provato a cercare posto in albergo nei dintorni di Jerez. Non c’è posto in albergo, tutti i tifosi di moto saranno a Jerez nel fine settimana del Gran Premio. Stanno facendo schermi nelle piazze, nei bar. Ci sarà ugualmente il pienone, ne sono sicuro. Sapete quanti ne andranno davanti alla pista e cercheranno di vedere il GP da fuori la pista?".

Detto di Jerez, l'altro argomento è stato ovviamente uno dei temi più caldi del periodo, ovvero la mancata firma del contratto tra Andrea Dovizioso e la Ducati, con tutte le voci annesse che riguardano un potenziale ritorno di Lorenzo a Borgo Panigale. 

"Ipotesi Dovizioso in SBK? No, credo che non ci andrà mai. Io questa storia di Dovizioso con Ducati ed anche di Lorenzo con Ducati, la chiamo la farsa. E’ vero che Lorenzo sta trattando con Ducati, diciamolo. Adesso la scelta è tra loro due per Ducati. Per me Dovizioso o corre con la Ducati o smette, non credo all’idea dell’anno sabbatico di cui ha parlato Battistella". 

Pernat ritiene dunque realistica la trattativa tra il maiorchino e la Ducati.

"In questo momento per Lorenzo è una questione di orgoglio. Secondo me può anche accettare un contratto che definirei diverso. Io a volte ai miei tempi facevo con certi piloti i contratti a punti e garantisco che per ogni punto erano bei soldi. Se vai bene con un contratto di questo tipo puoi guadagnare tanto, però Lorenzo è un jolly. Io non ce la metterei la mano sul fuoco per lui. Tra Jorge ed Andrea, io sceglierei ad occhi chiusi Dovizioso. Però resta un jolly da giocare, ed in questo momento secondo me il mazzo delle carte ce l’ha in mano Dall’Igna. Tutti poi conosciamo bene il rapporto tra Lorenzo e Dall’Igna. In ogni caso non dobbiamo dimenticare che per il 2021 Ducati ha già Miller che è una bella carta da giocare". 

Il manager ha anche parlato del paradosso di vedere Dovizioso, unico pilota in grado di battere Marquez con una certa regolarità, non in grado di affermare il proprio status di vero ed unico sfidante.  

"Per me Dovizioso non è arrivato secondo dietro Marquez, è come se fosse arrivato 1° B. Marquez fa un altro sport, questo dobbiamo ripeterlo. Dovizioso negli ultimi anni avrebbe dovuto essere più bravo dal punto di vista della comunicazione secondo me ed i suoi risultati forse sarebbero stati percepiti in modo diverso".

Oltre a Dovizioso, c'è anche un altro pilota italiano che ancora non ha ufficialmente firmato e parliamo di Valentino Rossi.

"Per quello che so io, Valentino non ha ancora firmato. Io non sempre so tutto, ma quando so qualcosa in genere è vero. Ad oggi, non ha firmato. Se poi stasera lo firma e domani lo annuncia, questo non so dirlo. Ma posso affermare abbastanza tranquillamente che Valentino non ha ancora firmato".

Durante la chiacchierata, Pernat ha parlato nuovamente della vicenda che al momento tiene fuori dai giochi Andrea Iannone. 

"La vicenda che coinvolge Iannone per me è veramente vergognosa e lo ripeto. Nello sport una cosa del genere non dovrebbe mai accadere. Vi immaginate se fosse accaduto nel calcio? Immaginate che casino sarebbe successo tra televisioni, quotidiani, media di ogni tipo. Secondo me per Iannone non è stata fatta abbastanza pressione. Aprilia è nei guai per questa situazione ed è assurdo, se fossi stato Colannino sarei intervenuto personalmente. Le alternative per il futuro? Crutchlow può andare in Aprilia oppure smettere, non credo che voglia tornare in SBK". 

La chiusura della diretta è stata con uno sguardo proiettato al futuro dei piloti italiani nel motomondiale e Pernat è abbastanza tranquillo da questo punto di vista. 

"Io non credo che il nostro vivaio italiano sia così rovinato, anzi. Qualche anno fa era vero che la situazione stava diventando preoccupante, ma adesso abbiamo tanti talenti fortissimi distribuiti tra Moto3 e Moto2. Poi in MotoGP abbiamo Bagnaia e Morbidelli che hanno potenziale ancora. Io credo che tra due o tre anni saremo davanti alla Spagna nel motomondiale, ne sono abbastanza sicuro".

 


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