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Prova BMW F 900 XR 2020: Una XR alla portata di tutti

LA PROVA - il nuovo bicilindrico parallelo raggiunge gli 895cc con una potenza massima di 105cv. Look sportivo e prestazioni brillanti la rendono una novità estremamente interessante nel panorama delle mid-range crossover

Moto - Test: Prova BMW F 900 XR 2020: Una XR alla portata di tutti

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XR è quella sigla che, in casa BMW Motorrad, richiama l’attenzione su una moto che ha saputo guadagnarsi una fetta di mercato tutta sua; nata in seguito al successo della sportivissima S 1000 RR e della sorella nuda con una “R” in meno nella denominazione, S 1000 XR ha unito le prestazioni esaltanti del 4 in linea alla capacità di macinare chilometri tipiche di un GS. Siamo ora alla seconda generazione della S 1000 XR e BMW ha deciso di regalarci una sorella minore, meno impegnativa ma ugualmente divertente: la F 900 XR. Un prodotto nuovo – si è già parlato ampiamente di questo rinnovato propulsore derivato dall’unità da 853cc introdotta nel 2018 sulla F 850 GS – che trova piena approvazione nella critica grazie a doti eccellenti che la rendono una crossover facile e quasi perfetta.

Una delle frasi che si sentono maggiormente parlando di XR, è quella nella quale si tende ad “accusare” BMW di avere in gamma due versioni simili ma separate da un gap di cubatura di soli 100cc. Facciamo subito chiarezza: la nuova F 900 XR ha in comune con la sorellona motorizzata 4 in linea, giusto il filone di appartenenza – quello delle crossover appunto - ed il design, che rispecchia il family feeling delle ultime produzioni firmate dal reparto Motorrad del colosso Bavarese.

DINAMISMO ECLETTICO, ANCHE DA FERMA

Frontale aggressivo, linee tese, serbatoio ben sagomato e codino corto. BMW ha colpito nel segno con un’estetica che comunica agilità e dinamismo, anche quando è ferma sul cavalletto. Creare una moto in grado di combinare potenza sempre gestibile ed affidabilità - mescolando assieme le caratteristiche dei segmenti sport, adventure e touring - era la mission del team di ingegneri dietro le quinte di questo nuovo progetto che ha visto protagonista il designer Andreas Martin, fautore dei tratti somatici delle XR. Riconosciuta come “crossover”, BMW preferisce definirla una Adventure Sport, proprio perché mixa due degli ambiti più cari al marchio dell’elica. Rispetto alla sorellina nuda, la F 900 R (che abbiamo provato di recente), questa XR invita all’avventura, ti guarda con quei fari ultra tecnologici e ti chiede di salire in sella, certa che non ne avrai mai abbastanza. Proprio nel suo sguardo è racchiuso il cuore del pacchetto Dynamic: le ormai classiche luci diurne a led sono accoppiate all’Adaptive Light Control, il faro adattivo che garantisce una migliore illuminazione della carreggiata in curva. Il sistema, inedito nel segmento delle Mid-range, si attiva quando l’inclinazione della moto supera i 10° per poi raggiunge il suo apice dai 25° a salire.

Altro elemento distintivo è il becco a due elementi - presente anche sul 1000 - che fa il verso allo storico muso del GS: una versione affilata ed alleggerita, come vuole lo stile XR. La visuale laterale lascia apprezzare un design caricato sull’anteriore con il serbatoio che integra i fianchetti ben raccordati al frontale ed alle paratie laterali sulle quali il logo di dimensioni generose, identifica chiaramente il modello. Seguendo i trend del momento, la coda risulta corta e compatto, con la porzione di sella dedicata al passeggero che termina esattamente in linea con il perno della ruota posteriore; una scelta stilistica che strizza l’occhio alle supersportive, garantendo comunque un ottimo livello di confort sia per il guidatore che per il passeggero. Sono da sempre i dettagli che rendono uniche le BMW e, anche questa volta, la cura per i particolari non lascia delusi: il logo dell’elica sul serbatoio viene alloggiato in uno svaso appositamente ricavato, le plastiche sono montate lasciando il minor numero possibile di viti a vista e le staffe ideate per le borse posteriori sono una vera opera d’arte, così come le pedane del passeggero che sono ora parte integrante di quelle anteriori. Ciliegina sulla torta, la colorazione Style Exclusive del modello in prova, enfatizza le linee tese grazie alla tinta Galvanic Gold metallic abbinata ai dettagli in Granite Grey metallic opaco che si abbinano ai cerchi in Night Black ed agli steli della forcella, anch’essi neri. I paramani sono un plus esclusivo della versione Exclusive.

FLUIDO E LINEARE: UN MOTORE PER TUTTI

La cilindrata a ridosso di quella della sorella maggiore, non deve spaventare affatto. Il rabbioso 4 in linea derivato dalla nuovissima 1000RR, non ha nulla a che vedere con il “pacioso” bicilindrico parallelo bialbero a otto valvole con fasatura dell’albero motore a 270° e perni di banco a 90°, capace di erogare ora 105 cv a 8.500 giri. Il passaggio da 853 cc agli 895 della versione dedicata ad R ed XR, avviene con un incremento dell’alesaggio di 2 mm in abbinata a pistoni forgiati e teste rivisitate mentre, due contralberi contrapposti sono stati impiegati per ridurre le vibrazioni tipiche dei motori a schema parallelo, aumentando ancor di più il confort di marcia.

Uno dei suoi punti di forza è la linearità di erogazione, senza strappi o picchi di coppia, tanto è vero che dai 4.500 giri/min e fino agli 8.500, fa registrare un valore sempre al di sopra degli 87 Nm, con un picco pari a 92 Nm raggiunti a 6.500 giri. Rispetto all’850 da cui deriva, si fa notare per una briosità maggiore e per la fluidità a riprendere senza scalare, in qualsiasi marcia ci si trovi. La strada intrapresa dagli ingegneri ha condotto ad un propulsore alla portata di tutti, facile da gestire e divertente da guidare, anche se avremmo preferito un pizzico di personalità in più dato che il logo XR richiama sicuramente il “turismo”, ma… reinterpretato in chiave sportiva!

IN SELLA AD UNA AUTENTICA ADVENTURE SPORT

Basta salire in sella per capire che con questa F 900 XR di strada se ne può percorrere davvero tanta, grazie ad un mix di elementi che invogliano alla guida: quando ci si accomoda sulla sella – posizionata a 825 mm dal piano strada – e si assume la posizione di guida, ci si rende conto che la triangolazione di manubrio, sella e pedane, è semplicemente perfetta. Si ha la sensazione di essere un tutt’uno con la moto e, grazie anche al manubrio largo ma non troppo alto, sembra di tenere la forcella tra le mani, per un feeling di guida con l’anteriore davvero pazzesco. La versione in prova è completa di ogni optional e la confidenza che si acquisisce dopo pochissimi chilometri in sella, è eccezionale. Davanti agli occhi del rider si trova la classica strumentazione iperconnessa che si può trovare ormai su ogni due ruote di casa BMW e che si chiama – appunto – Connectivity ed è di serie: grazie al classico rotellone posizionato sulla manopola sinistra, si può accedere a vari menù che consentono di navigare ogni dato che possa interessare il pilota, consentendo di avere sempre tutto sotto controllo.

Sempre interessante è la modalità di visualizzazione “sport” che switcha le classiche informazioni di marcia in chiave più sportiva, appunto, dove il dato più curioso e che sicuramente farà impazzire tutti i guidatori, riguarda l’angolo di piega massimo raggiunto nel corso della guida. Nulla di indispensabile ma decisamente carino da avere sotto controllo, soprattutto per le classiche… discussioni da bar! Quello che non lascia spazio a dubbi è la qualità globale di questa XR che rispetta tutti i canoni BMW anche se, per averla così come l’esemplare in prova, è necessario aggiungere una bella cifra al prezzo della versione base. Per apprezzare al massimo il piacere di guida che questa XR bicilindrica saprà regalarvi, è necessario acquistare il pacchetto Comfort per beneficiare del sistema Dynamic ESA che introduce la modalità di controllo semiattiva in temporeale sul (solo) monoammortizzatore posteriore, mentre all’anteriore troviamo una forcella classica con steli da 43 mm che garantisce comunque un ottimo supporto anche nei trasferimenti di carico più repentini.

ATTENZIONE: CREA DIPENDENZA

Sono 219 i chili in ordine di marcia della F 900 XR. Chili che scompaiono letteralmente una volta inserita la prima: l’esperienza di guida della XR “junior”, è qualcosa che lascia il segno. Una crossover non certo a buon mercato ma con una qualità attesa e percepita che non lascia spazio a dubbi. Tra le mani si stringe un gioiello tedesco che sembra fatto per macinare chilometri in totale naturalezza. La posizione del corpo sulla sella dal generoso supporto (in autostrada si rivela essere fin troppo generoso, ma a catalogo sono disponibili selle più confrotevoli) è naturale e con il manubrio tra le mani, si riesce a manovrare in spazi ristretti e, non appena le strade lo permettono, ci si può avventurare ovunque, sicuri di far affidamento su una dinamica eccellente, accoppiata ad un motore facile e potente quanto basta per poter aprire il gas anche anticipando l’uscita di curva senza aspettarsi reazioni incontrollate. La moto è dotata dei classici Riding Mode denominati Rain e Road che, acquistando il pacchetto Active, vengono integrate con le più performanti modalità denominate Dynamic e Dynamic Pro che consentono di selezionare diverse caratteristiche di risposta del motore ed in più aggiungono l’ABS Pro con funzionalità Cornering, il Dinamic Traction Control (DTC) e il controllo dinamico del freno motore (DBC). Dynamic è senza dubbio la modalità più soddisfacente anche se, per la tipologia di motore e di “concetto” di moto, Road offre il compromesso ideale per guidare in sicurezza godendosi le fantastiche doti di questa bellissima due ruote.

La F 900 XR è una moto facile e, una volta partiti rilasciando il comando non proprio “preciso” della frizione a cavo, ci si può dimenticare di averla, utilizzando lo Shift Assistant Pro: il cambio elettronico di casa BMW con funzionamento sia in upshift che in downshift, non spicca per fluidità, soprattutto in scalata dove è facile trovarsi a spingere con vigore sul pedale del cambio per scendere di marcia. Una volta in strada, la XR affronta le curve con una precisione notevole e scende in piega rapidamente, quasi come una sportiva, merito di un telaio nuovo che vede il motore quale elemento stressato, ma anche delle eccellenti coperture Michelin Road 5 2CT+ in grado di offrire grip ad ogni angolo di piega grazie alla costruzione bimescola abbinata ad intagli destinati a “scoprirsi” con il consumo della gomma, permettendo sempre massima aderenza anche su fondi umidi. Precisa in piega e fulminea nei cambi di direzione, si rivela una XR dura e pura alla quale è difficile tenere testa.

Anche quando arriva il momento di attaccarsi ai freni, i due dischi da 320 mm reagiscono bene, pur se azionati da una leva che non trasmette subito un buon feeling per via dei primi mm di corsa che sembrano andare “ a vuoto”; quando ci si fa la mano però, si riesce a modulare bene la frenata arrivando a godere appieno delle doti di un impianto frenante che non ha nulla da eccepire, eccezion fatta per il freno posteriore che deve essere premuto a fondo prima di sentire la sua azione frenante, con il rischio però che intervenga il sistema anti bloccaggio. Siamo rimasti estremamente soddisfatti dal comportamento dinamico di questa F 900 XR che si rivela essere una moto adatta a tutti in quanto a prestazioni ma, allo stesso tempo, capace di essere uno strumento affilato e preciso in grado di tenersi dietro rivali ben più potenti nel misto. Non ha un allungo da prima della classe e nemmeno prestazioni che possano ritenersi “entusiasmanti”, ma il mix che ne deriva è quello di una moto indiscutibilmente in grado di soddisfare le esigenze degli amanti di questa categoria.

IL PIACERE… NON HA PREZZO. O QUASI!

Il prezzo di 11.350 Euro è solo la mera base di partenza che, purtroppo, è inesorabilmente destinata a salire se vogliamo portare a casa una XR che sia completa di tutto quello che serve per renderla una Crossover destinata a fare quello per cui è concepita: viaggiare. La bella colorazione Style Exclusive della moto in prova ha un sovrapprezzo di 220 Euro che vanno sommati ai 660 del Dynamic Package (include Luci adattive a Led e cambio elettronico assistito), ai 610 dell’Active Package (include supporto valige, manopole riscaldate e le Riding Modes PRO che comprendono anche DTC, MSR, DBC, ABS Pro), ai 700 Euro del Comfort Package (include cavalletto centrale, KeylessRide e Dynamic ESA solo al posteriore) ed ai 440 Euro del Touring Package (include il kit di alloggiamento per la navigazione ed il Cruise Control). Aggiungiamo 210 Euro per l’antifurto, altri 210 per il sistema di controllo della pressione degli pneumatici (RDC) e 310 per il sistema SOS della chiamata di emergenza.

Se la volete di rosso vestita, bisogna scegliere il modello Style Sport che non ha i paramani ma guadagna il cupolino fumè più basso di 20 mm rispetto a quello originale: non una scelta saggia se il vostro obiettivo è viaggiare perché la protezione aerodinamica è ridotta al minimo. Il risparmio dei 220 Euro richiesti per le colorazioni più belle si ha optando per la tinta Light White Uni, proposta senza sovrapprezzo. Durante il nostro test abbiamo rilevato un consumo medio che si è attestato sui 17,5 km/l, con uso piuttosto “severo” della moto. Con una guida più attenta si possono quindi avvicinare i valori del dato dichiarato, di 4.2 l/100 Km. Considerando che la F 900 XR ha un serbatoio da ben 15,5 litri, la strada che si può percorrere è davvero tanta. Con la “piccola” XR, BMW ha fatto centro regalando agli appassionati una moto instancabile, divertente e veloce ma parca nei consumi. Non è un fulmine ma parliamoci chiaro: non è per questo che è stata concepita.

PIACE: Feeling in sella – Consumi - Linea

NON PIACE: Sella fin troppo sostenuta – Poca fluidità del cambio elettronico – Prezzo destinato a crescere

Ha collaborto Matteo Pozzi

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO

Casco: Agv Sportmodular Multi E2205 - Stripes Carbon/Red

Giacca: Dainese Carve Master 2 Gore-Tex

Pantaloni: Dainese Tempest 2 D-Dry

Guanti: Dainese Nembo Gore-Tex + Grip Technology

Stivali: Dainese Freeland Gore-Tex

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