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Emula, la moto elettrica che può farti sentire come su una 500 2 tempi

Un’azienda torinese propone qualcosa in grado di far sembrare molto più affascinante una moto elettrica, simulando suono, ma anche prestazioni e vibrazioni di qualsiasi motore a 2 e 4 tempi

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Il futuro potrebbe portarci ai motori elettrici, rinunciando a quelli endotermici. Basta due tempi (questo ormai è già avvenuto), ma anche basta quattro tempi. Ok, l’elettrico offre una curva di erogazione molto favorevole ed un rendimento più che doppio rispetto ad un motore a benzina, però le sensazioni che regalano i motori endotermici sono ben diverse e fatichiamo a pensare ad un futuro che ce ne privi.

Ecco che un’idea che potremmo definire geniale, sembra riuscire a conciliare il futuro con le emozioni. Si tratta di un progetto di un’azienda italiana, 2Electron, con sede nel torinese. L’idea è quella di regalare non solo il suono, ma anche le vibrazioni, le cambiate e le prestazioni di vari motori, in base alla selezione che viene fatta.

La stessa moto può emulare una 600 a quattro cilindri, una V2 di grossa cilindrata, oppure una moto 2 tempi. Sul suono nessuna grossa novità, sono anni che qualcuno gioca con questi sistemi in ambito automobilistico, ma a rendere affascinante il progetto è il fatto che potendo imitare più caratteristiche, il sistema sembra poter essere molto più coinvolgente e realistico. Il prototipo si chiama Emula, nome che fa ben capire di cosa si tratti, ed è una moto elettrica di quasi 200 kg di peso. Il sistema operativo McFly di cui è dotata prende il nome dall'omonimo protagonista (Marty McFly) del film Ritorno al futuro. Si tratta di un sistema in grado di simulare le sensazioni e le prestazioni di qualsiasi motore endotermico, da un due-e-mezzo due tempi ad un grosso V2, passando per tutto quello che possiate immaginare e desiderare.

Parte centrale e il sound, che viene generato con un sistema audio con un potente subwoofer (ma il sistema può anche funzionare con sistemi bluetooth nel casco). Non ci si limita al solo suono del motore, perché vengono prodotte persino le vibrazioni corrispondenti a quel propulsore. E poi vengono gestite le prestazioni della moto, per ottenere qualcosa che simuli il risultato in termini di erogazione della coppia e della potenza ed anche freno motore in rilascio. Viene perfino emulato un cambio manuale, con la presenza di una leva frizione convenzionale (in realtà il cambio non esiste). Per ora il prototipo vede “caricati” solo alcuni degli scenari possibili, con un motore a due tempi da 250 cc con 58 CV e 37 Nm, un V2 800 cc da 77 CV e 72 Nm ed un quattro in linea 600 cc da 100 CV e 60 Nm.

In ultima ipotesi Emula può essere utilizzata come una normale motocicletta elettrica, senza il minimo rumore e vibrazione, oltre che senza marce. In questo caso sarete in sella ad una “noiosa” moto elettrica in grado di raggiungere una velocità massima di 250 km/h! Per ora è solo un prototipo, ma dobbiamo ammettere che è forse la moto elettrica che più ha saputo solleticare la nostra fantasia. Il suo difetto peggiore potrebbe essere quello di non poter emulare la puzza (o meglio il profumo) di benzina (almeno per ora).

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