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Moto3, Arbolino: "Alex Marquez? Facile passare da pilota forte a scarto"

"Quello che sta succedendo nel team Honda è davvero strano, ma bisognerebbe viverlo da dentro per capire tutto fino in fondo. Lorenzo mi ha cambiato la mentalità"

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Ieri, nella giornata dell’ufficializzazione del calendario MotoGP che, lo ricordiamo, partirà da Jerez il 19 di luglio, sui canali Facebook e You Tube di GPOne abbiamo avuto come ospite un pilota che dal 2020 si aspetta davvero moto dato che è visto dai più come favorito per la conquista del mondiale della sua categoria. Stiamo parlando di Tony Arbolino al quale, ovviamente abbiamo chiesto qualche sensazione sul nuovo calendario. 

“Ci sarà da divertirsi, finalmente si riparte e io sono davvero carico. Ci saranno tante gare in Spagna dove i piloti spagnoli sicuramente daranno qualcosa in più ma sinceramente non è una cosa che mi da fastidio. Dovremmo avere delle accortezze dal punto di vista sanitario, fare tanti test sierologici e poi rimanere nel circuito anche durante la settimana nel caso di doppie gare”. 

Un pilota che rimane un po’ fuori da questo campionato è Jorge Lorenzo, tuo mentore e tester Yamaha che avrebbe dovuto correre delle wild card, tra cui quella di Barcellona. Qual è il tuo rapporto con Jorge?

“Avere la possibilità di lavorare con Jorge è davvero incredibile. Ora parliamo anche di altro oltre che di moto e quando sono andato a Lugano, che ero un po’ solo lui mi ha dato la possibilità di stargli vicino, di allenarmi con lui e con il suo preparatore. La cosa più importante però è la mentalità, lui mi ha davvero cambiato perché comunque è una leggenda e gli scorsi anni vederlo allenare in modo così duro mi ha fatto davvero pensare, è lo stesso che succede ai piloti della VR46 con Rossi”. 

Nella tua carriera hai avuto anche un altro rapporto importante, quello con Paolo Simoncelli. In che legame siete ora?

“Dopo che ho firmato con il team Snipers Paolo ci è rimasto un po’ male e ci siamo allontanati. Ora va tutto bene ed ogni volta che lo vedo lo abbraccio. Io dovrò sempre ringraziarlo, è un grande uomo e io dovrò sempre tanto a lui e alla sua famiglia”. 

Torniamo indietro di un paio d’anni visto che nel campionato 2018 hai chiuso in seconda posizione dietro a Jorge Martin che ora sembra essere molto vicino alla MotoGP e al team Pramac. Cosa ne pensi di lui?

“Martin nel 2018 aveva una moto inferiore ma era il più forte di tutti ed infatti ha vinto. Io prendo sempre Jorge come riferimento perché va davvero molto veloce. Ora ci sono delle voci che lo vedono in MotoGP e io credo sia giustissimo, lui è quello che merita più di tutti il passaggio da Moto2 a MotoGP, come velocità pura è davvero impressionante”. 

Tu su che moto ti vedresti in MotoGP?

“Andrebbero bene un po’ tutte in realtà, sarebbe comunque una grande opportunità. Forse mi piacerebbero un po’ di più Yamaha e Ducati ma anche correre al fianco di Marc Marquez non sarebbe male. A me ancora manca tanto per arrivare a quel livello li, ho tanto da imparare e poi dargli un po’ di paga non sarebbe male. Non bisogna temere nessuno e nessuna moto perché se si pensa così è difficile andare avanti”. 

Sempre rimanendo in casa Honda sembra molto vicino l’accordo tra Pol Espargarò e la Casa di Tokyo, accordo che estrometterebbe di fatto Alex Marquez dal team ufficiale senza nemmeno una sessione di prove ufficiali sulle spalle. Come vedi questa situazione?

“In questo mondo è facile passare dall’essere un pilota forte ad essere uno da scartare, ma quello che sembra stia succedendo è un po’ strano. Alex non ha avuto la possibilità di dimostrare il suo valore ma c’è da dire che Pol va davvero forte”. 

Hai già qualche idea per la Moto2? Quando vorresti passare di categoria?

“Mi piacerebbe passare già nel 2021 credo di aver fatto tutti i passi giusti e la crescita giusta. Ora stiamo cercando qualche soluzione con Pernat, lui sa quello che voglio e vedremo come andrà questo mercato visto che potrebbe rimanere anche tutto fermo”. 

Parliamo di questo 2020, partito in Qatar e che continuerà con un campionato “ridotto”. Quali sono le tue sensazioni?

“In Qatar è stato un peccato, avevo fatto una buonissima strategia e chiudere una gara in quel modo non è sicuramente il massimo. Proprio non mi va giù. Per il resto della stagione io sono carico, credo che non avremmo grosse sorprese, chi va forte andrà forte. I nomi per il podio sono tanti, Masia, Mc Phee, Salac, Ogura e Rodrigo sono messi bene, poi ci sono anche io nel gruppo dei più veloci”. 

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