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Triumph Daytona 765 Moto2, punta di diamante del “3” sportivo

Verso la prova – Prodotta in serie limitata, potrebbe anticipare una futura versione “RS”. Ci apprestiamo a provarla a Misano, insieme alla Street Triple RS ed alla Speed Triple RS

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Alzi la mano chi di voi non abbia mai sognato di provare una Moto2, o almeno una moto con parecchi punti di contatto con quelle che corrono nel Mondiale. La casa di Hinckley, per celebrare il ritorno del marchio nel Motomondiale, come fornitore unico dei motori per il campionato Mondiale della Moto2, ha sviluppato questo nuovo modello, con svariati componenti derivati direttamente da quel propulsore.

UNA MOTO STRADALE MAI REALIZZATA FINO AD ORA

La Triumph Daytona 765 Moto2 è stata realizzata dalla casa inglese per festeggiare la presenza nel mondiale, ma vuole essere anche una sportiva di razza, che esalta il piacere di guida, sia su strada che in pista. L’unicità di questo nuovo modello viene esaltata dai soli 1.530 esemplari, dei quali 765 destinati al mercato nord americano (USA e Canada) e gli altri 765 a quello dell’Europa e del resto del mondo. Se ne volete una, in pratica, vi conviene correre a ordinarla nelle concessionarie più vicine, sempre che ve ne siano ancora disponibili.

Il nome Daytona per molti appassionati e non, è un nome importante, basta ricordare i primi anni 2000, quando fu prodotta la Daytona 955i. Una moto da 149 CV con un peso di soli 188 kg, che piaceva molto al pubblico. Il nome ha ovviamente un richiamo al mondo delle competizioni, in particolare ad una gara memorabile in cui Buddy Elmore, nel 1966, schierò alla 200 Miglia di Daytona la sua Triumph 500 cc, vincendola e dando il via, appunto, alla storia di questo modello.

La nuova 765 Moto2 offre tecnologia all’avanguardia più di qualsiasi altra Daytona, fra cui una strumentazione tutta nuova (TFT full color con schermata personalizzata Moto 2) e cinque modalità di guida (inclusa la modalità Track), cambio Quickshifter con lo Shift Assist che consente di effettuare cambi di marcia a salire ed in scalata (il cosiddetto blipper), senza l’uso della frizione. Grazie all’esperienza in gara con questo propulsore, Triumph ha introdotto anche il ride-by-wire, che per la prima volta viene proposto su una Daytona, con controllo di trazione e ABS disinseribile. Ma andiamo a scoprire la nuova Triumph Daytona 765 Moto2 nel dettaglio.

DESIGN MOLTO AGGRESSIVO

Oltre alle grandi novità dal punto di vista del propulsore, la Casa di Hinckley aggiorna la sua sportiva “vestita” anche dal punto di vista estetico. Un consistente rinnovamento è stato dedicato alla carenatura. Con l’occasione sulla nuova Triumph Daytona765 Moto2 è stata introdotta una carena interamente realizzata in fibra di carbonio, con uno spessore di 1 mm (anziché plastica da 3 mm). Le linee di questo nuovo modello sono aggressive e allo stesso tempo pulite, con il frontale esaltato dai doppi fari anteriori e da una presa d’aria centrale. Si distingue grazie anche al parafango anteriore e posteriore in fibra di carbonio ed un doppio paracatena di derivazione completamente racing.

La moto punta forte sulla leggerezza e sul peso contenuto, grazie alle strepitose dotazioni di serie. Il merito di questa riduzione di peso deriva anche dall’uso di alluminio su alcuni elementi, tra cui il telaio, il telaietto posteriore ed il forcellone con finitura anodizzata. La nuova Triumph Daytona765 Moto2 presenta anche le ruote più leggere della categoria, in lega di alluminio pressofuso, con una vernice nera lucida sviluppata per le gare, a 5 razze da 17 pollici gommate Pirelli Diablo Supercorsa. Che dire, ben curata in ogni particolare.

STRETTA DERIVAZIONE DAL MOTORE DELLA MOTO2

Euro 4, 130 cavalli ad un regime di 12.250 giri e 80 Nm a 9.750 giri, il motore è l’inconfondibile 3 cilindri da 765 cc, offre più coppia e potenza di sempre e rappresenta un significativo passo avanti persino rispetto al propulsore della aggressiva Street Triple, che eroga 123 cavalli a 11.750 giri. Rispetto al motore della Street Triple RS (che ha 7 cv in meno) che abbiamo recentemente provato, infatti, ci sono valvole di aspirazione in titanio, pistoni irrobustiti, spinotti trattati DLC, profili delle camme rivisti, cornetti di aspirazione inediti e ulteriori modifiche che si spingono fino all’albero motore.

Anche il rapporto di compressione risulta più alto. Il cuore della nuova Daytona lavora lungo tutto l’arco d’erogazione, accompagnato ai bassi regimi dalla straordinaria coppia del tre cilindri, fino agli alti, dove sprigiona tutti i cavalli per un allungo che sembra infinito, proprio come quello di una vera Moto2, ad esempio quella dell’attuale campione del mondo, Alex Marquez. Chiude il quadro la rapportatura accorciata, ottimizzata per l’utilizzo in pista. Di serie anche il terminale dell’azienda italiana Arrow, omologato, in Titanio. Ovviamente è stata completamente rimappata la centralina, che offre le stesse possibilità di regolazione di quella della Street Triple RS.

TELAIO VINCENTE

Anche a livello di ciclistica la Triumph Daytona765 Moto2 non scherza, partendo dall’apprezzatissimo telaio della Daytona 675 R, uno dei componenti che ha reso questa moto vincente salendo più volte sul gradino più alto del podio al TT Supersport, tanto per fare un esempio. Parlando di misure (non dimenticandoci di questi numeri davvero importanti per una moto), la nuova Daytona ha le seguenti quote: 1.379 mm di interasse (contro i 1.410 mm per la Street Triple), con un angolo cannotto di 23.2° (24.3° la Street) e avancorsa di 91.1 mm (100 mm la Street). Inoltre, grazie a tutti gli interventi fin qui elencati, è stato possibile contenere il peso a secco del veicolo in soli 165 Kg. Un dato accompagnato da una dotazione ciclistica di livello.

Questa Limited Edition della Casa inglese all’anteriore monta sospensioni Ohlins NIX30 con steli da 43 mm con precarico, estensione e compressione regolabili, mentre al posteriore la scelta è ricaduta sul monoammortizzatore Ohlins TTX36, con serbatoio separato e precarico, anch’esso con estensione e compressione regolabili. L’impianto frenante, coadiuvato dall’ABS disinseribile, vanta all’anteriore un doppio disco flottante da 310, con pinze Brembo Stylema (la miglior pinza per le moto supersportive) radiali monoblocco a 4 pistoncini e al posteriore un disco singolo monopistoncino, sempre della casa bergamasca.

PREZZO E COLORI

Come abbiamo detto una moto unica, realizzata in edizione limitata, con una produzione di solamente 765 esemplari (per due). A rimarcare l’esclusività di questo modello, sulla piastra di sterzo ricavata dal pieno, è inciso al laser il numero dell’esemplare acquistato. I colori disponibili sono ispirati alla livrea britannica del prototipo della Triumph della Moto2, con il marchio ufficiale del campionato, con fibra di carbonio a vista e badge in alluminio per il serbatoio. E per rendere ancora più unica e speciale la Triumph Daytona 765 Moto2, sono disponibili oltre 35 accessori originali.

Quanto al prezzo, è di 18.765 euro (anche in questo immancabile il riferimento ai tre numeri intorno ai quali ruota il cuore della moto). In attesa di provarla in pista nei prossimi giorni, insieme alla sorella svestita Street Triple 765 RS ed alla capostipite della dinastia delle tre cilindri sportive, sua maestà Speed Triple RS, noi ci spingiamo già oltre, auspicando presto il debutto di una Daytona 765 RS, con carena in plastica e qualche dettaglio meno pregiato, ma un prezzo più accessibile (la Street Triple RS, lo ricordiamo, costa 11.900 euro, quasi 7 mila in meno di questa edizione a tiratura limitata).

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