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SBK, Razgatlioglu: "Il sogno di Sofuoglu è vedermi campione, lo realizzerò"

"Dopo il 2015 pensai alla Supersport, ma Kenan mi disse "Ti voglio in Superbike". In Australia sentivo tanta pressione, salire subito sul podio mi ha aiutato"

SBK: Razgatlioglu: "Il sogno di Sofuoglu è vedermi campione, lo realizzerò"

Gli spunti di riflessioni in vista della ripresa del campionato non mancano, ed uno di questi riguarda dove possa arrivare il binomio formato da Toprak Razgatlioglu e dalla Yamaha. La prima uscita è stata senza dubbio spumeggiante, specie per la vittoria in gara 1, che ha aiutato il turco ha scrollarsi di dosso una buona dose di pressione.

“A Phillip Island sentivo davvero tanta pressione addosso - ha spiegato Toprak in una intervista rilasciata a worldsbk.com - dato che stavo iniziando una nuova avventura, ma salire subito sul podio mi ha aiutato a superare la tensione. La prima cosa che ho notato della Yamaha è stata l’eccessiva durezza delle sospensioni, che una volta alleggerite mi hanno fatto un primo grande passo avanti, ed ora in generale mi sento molto bene in sella”.

Il passaggio di Toprak in Yamaha è stato il movimento di mercato più importante della scorsa stagione. Una decisione non facile per Razgatlioglu, che non risparmia parole al miele per il suo ex Team Principal Manuel Puccetti.

“Parlo spesso con Puccetti, è davvero una brava persona. Non è stato facile cambiare team dopo cinque anni, ma essere in un team ufficiale era una priorità: avevo due opzioni ossia Yamaha e Kawasaki , ma insieme a Kenan (Sofuoglu ndr) ho scelto la prima”.

Il ruolo fondamentale di Sofuoglu nell’ascesa di Toprak è ben noto, ma il portacolori Yamaha racconta un aneddoto interessante.

“Ho sempre ascoltato Kenan e continuo a farlo, dato che è un cinque volte campione del mondo. Dopo aver corso e vinto in Stock600 volevo passare in Supersport, ma Kenan mi disse “Il mio sogno è vederti correre e vincere in Superbike”, così ho fatto due stagioni in Stock1000 per poi passare in Superbike. L’ho ascoltato, e sono arrivato sino qui”.

In conclusione Toprak racconta una parte del suo rapporto con la religione, in particolare con il mese del Ramadam.

“Dalle 22 alle 4 puoi mangiare e bere quanto vuoi, mentre nel resto della giornata devi digiunare: l’ultima ora prima di riprendere l’alimentazione è sempre impegnativa, sembra non passare mai (ride ndr). Nei weekend di gara che si svolgono durante il Ramadan mangio normalmente, per poi riprendere il lunedì successivo”.


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