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MotoGP, Domenicali: "Stoner era puro istinto, il più forte pilota di Ducati"

L'ad della Rossa: "poteva guidare qualsiasi cosa con naturalezza. Petrucci puó crescere ma anche Dovizioso ha ancora un potenziale inespresso"

MotoGP: Domenicali: "Stoner era puro istinto, il più forte pilota di Ducati"

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Ducati è pronta a ripartire, sia dal punto di vista industriale sia da quello sportivo. Ieri Carmelo Ezpeleta, in una nostra intervista, ha ribadito l’impegno di iniziare il campionato a fine luglio e ha promesso un calendario aggiornato per l’inizio di giugno.

I motori sono pronti a scaldarsi e Claudio Domenicali, amministratore delegato della Rossa, è pronto a rilanciare il guanto di sfida a Marquez.

Do un 8 pieno al nostro 2019 - ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport - Abbiamo conquistato tre gare, lo abbiamo fatto con entrambi i piloti e a fine anno avevamo un pilota davanti ma 20 dietro”.

L’ad ha anche dimostrato fiducia nei suoi piloti, a partire da Petrucci.

Danilo ha dimostrato, nella prima parte del 2019, di potere essere veloce - ha spiegato - In inverno ha lavorato su preparazione e approccio psicologico alle gare. Lo vedo determinato e motivato. Può crescere, ma può farlo anche Dovi. Nel 2017 Andrea ha cambiato marcia, si è messo a vincere gare stabilmente ma ha ancora un potenziale inespresso, per quanto strano possa sembrare.

Dovizioso è il pilota su cui a Borgo Panigale puntano per ripetere l’impresa riuscita a Stoner nel 2007, quella di vincere il mondiale di MotoGP. L’australiano è ancora nel cuore di Domenicali.

Stoner è il pilota più forte che abbiamo avuto in Ducati - ha detto - Lui aveva, anzi ha, perché ce l’ha ancora pur non correndo più, un istinto naturale per trovare il limite. Non è ragionamento, è talento puro. Ci sono stati anche altri grandi piloti, anche in Superbike: Bayliss era fortissimo, super determinato. Ma Casey poteva guidare qualsiasi cosa con una naturalezza e un rapporto con la moto straordinario. Poi c’è il carattere, certo: difficile, mai contento di se stesso, complicato. Però un campione fenomenale”.

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