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Guintoli: "Ecco le vere differenze tra MotoGP e moto stradale"

VIDEO - Sylvain aveva mostrato un video in cui girava con la GSX-R di serie a circa 10 secondi da una MotoGP a Donington. Oggi ha spiegato dove le due moto sono tanto diverse

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Quanto sono diverse una MotoGP ed una moto stradale? A questa domanda che tutti gli appassionati si pongono spesso è stato Sylvain Guintoli, che sul proprio canale YouTube ha postato un video in cui ha analizzato punto per punto quali siano le vere differenze tra le due moto. Il francese ancora una volta dimostra una grandissima capacità di sintetizzare in modo davvero semplice e chiaro dei concetti che non sono assolutamente banali, offrendo una fotografia molto accurata e precisa delle differenze tra le due moto.

Con grande diplomazia, ha ovviamente sorvolato sul dato che tutti vorrebbero conoscere, ovvero quanto la Suzuki da MotoGP sia più potente rispetto alla sorella stradale che oltre ad avere una R in meno nel nome (GSX-RR Vs GSX-R), conta plausibilmente su quasi cento cavalli in meno. Eppure le differenze sul giro secco, soprattutto su alcuni tracciati, non sono poi così abissali. 

MotoGP vs Moto stradale: ecco le differenze

"MotoGP contro una moto stradale. Questo è il confronto che non vedevo l’ora di fare. Da qualche mese sto girando a Donington con una GSX-R 1000 di serie e i miei tempi sono circa 10 secondi più lenti rispetto ad una MotoGP sulla stessa pista. In senso generale, tutto sommato non è neanche un gap esagerato. Ma se ragioniamo in termini di mondo delle competizioni, allora la differenza è parecchia. 

Quindi voglio capire con voi dove si crea tutta questa differenza, dove la MotoGP eccelle e dove ci sono le vere differenze tra le due moto. Valuterò assieme a voi tutte le differenze punto per punto".

IL TELAIO - Rigida la MotoGP, facile la stradale

"Entrambi i telai sono fatti in alluminio, ma ci sono ovviamente molte differenze nelle misure dei due telai. Questo è dovuto al fatto che la GSX-R di serie deve essere una moto gradevole da guidare anche su strada. Quando sei in pista ti accorgi subito di questa grande differenza, perché la MotoGP è ovviamente costruita solo per la pista. Ad esempio ti offre molta stabilità in più in frenata ed in generale la moto è più lunga, perché sulle MotoGP ci sono dei forcelloni molto lunghi. Questo perché c’è bisogno di scaricare molta potenza in più a terra in rettilineo limitando le impennate. Questa è la differenza fondamentale tra i due telai. 

La moto stradale a Donington Park mi ha fatto divertire e quando l’ho spinta al limite ho visto che soprattutto a centro curva si comporta benissimo. Questa è proprio la dimostrazione che la moto stradale è disegnata per comportarsi al meglio su strada, perché si esprime al meglio alle basse e medie velocità. La MotoGP è più un animale da gara, più lunga, più rigida e dura in generale". 

IL MOTORE - I 200 cv della stradale sono pià che sufficienti

"La Suzuki GSX-R 1000 di serie ha una potenza di circa 200 cv. Mi spiace perché non ho il permesso di dirvi con precisione quanti cavalli ci sono in più, ma posso dirvi che sono parecchi in più. La cosa davvero importante e che determina grande differenza è che su una pista come Donington, che ha rettilinei non troppo lunghi, si usano solo quattro marce. 200 Cv da gestire sono già moltissimi e vi fa già percepire di gestire una bella potenza per la pista.

Quindi la MotoGP farebbe probabilmente una differenza maggiore su piste come Sepang o altre simili, perché il motore in pratica non ha limiti. Continua a spingere sempre in 4a, 5a e 6a marcia. L ora al punto di portare la moto oltre i 350 km/h. La moto stradale su piste di questo tipo soccomberebbe parecchio, ma su un tracciato come Donington è quasi sorprendente quanto piccola sia la differenza tra le due, soprattutto osservando che la velocità massima in rettilineo non sarebbe tanto diversa tra le due moto. 

Quindi 200 cv sono già molti e avere più cavalli su una pista come Donington vi garantisco che non porterebbe una differenza enorme. Un’altra cosa interessante da sottolineare è che la GSX-R di serie utilizza lo stesso sistema VVT della MotoGP, ovvero il sistema che lavora sul tempo variabile di apertura delle valvole. Di fatto questo sistema permette di avere una spinta molto costante da regimi bassissimi fino ai più alti. Questo vi permette di usare il motore sia su strada che in pista sfruttando marce lunghe, il che vi regala un’ottima trazione. Questo vi consente di non scalare troppe marce e sentite sempre di essere nella marcia giusta perché il motore spinge sempre. 

E’ un aspetto molto utile su strada ma aiuta moltissimo anche in pista, perché vi da moltissima trazione e vi fa sentire a vostro agio in qualsiasi regime di rotazione". 

I FRENI - Il carbonio fa la differenza in staccata

"Sulla moto stradale ci sono i freni in acciaio, c’è l’ABS che è fantastico per l’utilizzo di questa moto. Se guardiamo alla MotoGP, è equipaggiata con freni in carbonio quindi la sensazione in frenata è abbastanza diversa. 

Mentre ero in pista con la GSX-R di serie, ho registrato alcune decelerazioni di circa 1,5 g, che non è per niente poco. Il valore medio in frenata è stato di 1 g. Mentre una MotoGP esprime circa 1,5 g di decelerazione in media e può arrivare al valore di 2 g. 

Questa grande differenza è generata da diversi fattori, come le diverse quote ciclistiche e la grande potenza frenante in più dei dischi in carbonio".

IL CAMBIO - Il seamless non servirebbe sulla stradale

"La moto di serie è equipaggiata con il quickshifter ed il flipper per la staccata, il che ti permette di stare a gas spalancato in rettilineo mentre cambi le marce. Il blipper svolge una funzione simile in staccata, perché non dovete tirare la frizione ma semplicemente scalare le marce ed il sistema fa tutto da solo, evitando o contenendo al massimo le derapate del posteriore. Il sistema funzione benissimo su questa moto. 

La MotoGP è equipaggiata con un cambio seamless. Di base il sistema serve a rendere davvero morbidissime tutte le cambiate. Il sistema secondo me è davvero efficace solo quando hai davvero moltissima potenza. Perché quando canbi marcia su una moto come la MotoGP, il cambio subisce una sorta di shock vista l’enorme potenza in gioco. Il seamless serve a rendere più morbidi questi impatti, ma in realtà non servirebbe su una moto stradale. 

Non sarebbe utile su moto che hanno attorno ai 200 cavalli, mentre su una MotoGP è fondamentale per rendere davvero morbidissimo il passaggio tra le varie marce e non stressare troppo la meccanica".

TRACTION CONTROL E GESTIONE DELLA POTENZA - La stradale è pensata per la semplicità

"La MotoGP ha dei sistemi che sono completamente personalizzabili, in base alle esigenze del pilota e della pista ed anche delle condizioni in cui si gira. Il sistema è molto completo, ma anche molto complesso da gestire. Sulla GSX-R ci sono tre modalità preimpostate per la potenza, poi ci sono altri dieci livelli di intervento da scegliere per il controllo di trazione e l’anti wheelie. Dal livello dieci che è quello più invasivo, si arriva allo zero in cui è tutto spento. Io in pista mi sono divertito settando tutto al livello 1. La moto è un po’ più libera ma anche un pelo più selvaggia. Ho provato anche livelli di intervento più invasivi, come il 4 ed il 5 e per me sono troppo invasivi. 

Ma è importante che ci siano per tutti quelli che stanno imparando come andare forte in pista. Rappresenta una sorta di rete di sicurezza e consente di esplorare sempre di più i limiti che ci sono. Se invece valutiamo i livelli 7, 8, 9 ed anche 10, quelli sono livelli di intervento da usare su strada quando le condizioni dell’asfalto magari non sono le migliori. Io per strada ad esempio ho messo il sistema ad 8 e mi sono sentito perfettamente a mio agio, funziona tutto molto bene e ti senti sicuro. 

Queste finestre di setup diverse, consentono a persone con livelli di esperienza diversi di sentirsi a proprio agio su strada ed in pista".

LE GOMME - Questa la differenza maggiore

"Secondo me, questa è la differenza maggiore tra una stradale ed una MotoGP. Adesso ho delle ottime gomme sulla GSX-R, che di serie su questa moto sono le Bridgestone che vanno molto bene sia su strada che in pista. Faceva freddo e non ho avuto problemi di grip in pista. Per la pista vanno benissimo, ma non sono pensate solo per quello.

In MotoGP utilizziamo gomme slick pensate solo per la pista e le performance di cui sono dotate sono assolutamente impressionanti. Mi piacerebbe tantissimo provare le gomme da MotoGP su una moto di serie come questa, ma vi garantisco che la differenza sarebbe tantissima". 

SOSPENSIONI - Anteriore della stradale ottimo, posteriore morbido

"Ragionando sulle sospensioni della moto stradale, devo dire che mentre l’anteriore mi ha fatto sentire molto a mio agio, forse è sul posteriore che ho sentito troppa morbidezza. Se paragoniamo una MotoGP ad una stradale sotto questo punto di vista, la MotoGP risulta molto più rigida. Quando ti siedi in sella ad una MotoGP, non si abbassa, resta ferma, dura. Questo perché conta molto sul grip incredibile delle gomme.

Su una stradale devi per forza sentirti più comodo, non puoi guidare sempre stando su una moto troppo rigida. Questo genera la grande differenza che secondo me tra le due moto c’è soprattutto al posteriore. La Motogp ti fa sentire molto più rigido".

IL PESO - 50 kg di differenza sono tanti, in pista si sentono tutti

Una MotoGP pesa 157 kg come peso minimo, mentre la GSX-R supera i 200 kg in ordine di marcia. Quindi parliamo di una differenza che arriva attorno ai 50 kg. Il peso minimo della MotoGP si calcola senza benzina a bordo. Questo significa che quando il serbatoio è pieno sulla MotoGP, ci si avvicina perché sono circa 17 kg. 

Questa differenza si sente molto in pista, soprattutto nei cambi di direzione. E’ normale, perché la MotoGP è una moto pensata solo per la pista.

POSIZIONE DI GUIDA - Più vicine di quanto si possa immaginare

"Tutti pensano che la MotoGP sia piccola, ma in realtà non è così perché sono più lunghe rispetto alle stradali. Questo regala un po’ di spazio in più in sella. Io sono abbastanza alto, ma sono sotto ai 180 cm. Ma sulla MotoGP sento di avere già spazio per arretrare rispetto a questa GSX-R. Un’altra grande differenza è data dall’apertura dei semimanubri, che sulla moto stradale sono un po’ più chiusi. Questo va bene per strada ma per la pista serve altro. Sia io che tanto altri piloti guidiamo oggi con i manubri quasi completamente aperti. Questo ti regala maggiore controllo, hai una leva più favorevole.

Anche sulla mia GSX-R stradale ho aperto leggermente i manubri e questa è una cosa molto facile da fare sulla moto e che regala molta confidenza in pista. Un altro punto interessante è che c’è molta differenza di bilanciamento nella posizione tra anteriore e posteriore. 

Una volta le moto sportive ed anche quelle da gara, erano molto puntate sull’anteriore. Avevano la coda molto alta ed erano basse davanti. Adesso non sono già così, perché se hai un anteriore troppo basso di partenza, questo compromette la stabilità in frenata. Se invece hai un anteriore già alto, questo ti permette di accorciare la distanza di frenata e migliorare la staccata. 

Anche questa GSX-R regala questa sensazione, perché non ti senti troppo puntato sull’anteriore. E’ già comoda di altre ed in pista ti mette a tuo agio.  La posizione delle pedane su questa moto è leggermente diversa rispetto alla mia MotoGP, dove la distanza tra pedane e sella è davvero risicata. Ma è tutto qui, il resto in effetti è molto simile". 

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