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SBK, Gerloff: "In Superbike devi prima schiantarti se vuoi vincere"

L'americano della SBK: “A Phillip Island ho capito che cavalcare queste moto è come sottoporsi all’elettroshock, ma io non ci rinuncio”

SBK: Gerloff: "In Superbike devi prima schiantarti se vuoi vincere"

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Un debutto di quelli da dimenticare. Già, perché la tappa di Phillip Island ha lasciato l’amaro in bocca a Garrett Gerloff. Il suo weekend è infatti terminato la domenica mattina, quando a causa di una caduta nel warmup, innescata da un contatto con Cortese, lo statunitense ha rimediato un trauma cranico per poi finire in Ospedale a Melbourne e sottoporsi ad accertamenti.

Alla fine tutto è bene quel che finisce bene, come ha dichiarato il pilota al portale WSBK: “Fortunatamente ora sto bene e non ho più problemi – ha commentato il portacolori GRT – ovviamente sono dispiaciuto per come si è concluso il mio debutto in Australia, dato che gli obiettivi erano ben altri”.

L’americano preferisce quindi lasciarsi alle spalle la caduta e parlare delle sensazioni: “Alla fine di Gara 1 ero veramente provato – ha commentato – tra l’altro ero circa cinque secondi più lento. Di sicuro quella corsa mi ha fatto capire tante cose, su tutte che per rimanere incollati ai piloti più veloci e provare a vincere rischi di finire a terra e forse è quello che prima devi capire. Io ho provato ad avvinarmi a loro, ma in più occasione ho rischiato di schiantarmi e non lo nego”.

Non manca infine una battuta riguardo la R1: “A Phillip Island ho capito che cavalcare queste moto è come sottoporsi all’elettroshock – ha aggiunto – io però non ci rinuncio, dato che sono fiducioso per questa nuova avventura e come tutti gli altri spero di tornare presto in pista e imparare”.

Chissà mai, incrociando le dita, che ad agosto lo rivedremo assieme a tutti gli altri suoi colleghi.

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