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MotoGP, Uncini: "Aprire in Finlandia? Il KymiRing non è ancora omologato"

“Non posso andarci e farlo, sono bloccato in Italia”. Le alternative Estoril e Portimao? "Non sarà facile neanche omologare altre piste di riserva"

MotoGP: Uncini: "Aprire in Finlandia? Il KymiRing non è ancora omologato"

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Quando partirà il mondiale MotoGP 2020? Questa è senza dubbio la domanda che tutti gli appassionati ed anche gli addetti ai lavori si stanno ponendo quotidianamente. Gli scenari però cambiano ogni giorno e dare una risposta certe a questa domanda appare impossibile per chiunque in questo momento. Su una cosa però sembra che in molti siano abbastanza concordi, ovvero sul fatto che prima di luglio possa essere davvero difficile vedere la MotoGP tornare in pista, con la speranza che l'emergenza sanitaria sia risolta anche molto prima di questa data. 

Osservando l'attuale calendario MotoGP, potrebbe dunque essere la tappa finlandese sul nuovo tracciato del KymiRing ad ospitare la prima gara del mondiale per la Top Class nel fine settimana dal 1 al 3 luglio. Una tappa che sarebbe anche la seconda per Moto2 e Moto3, in grado di fare il proprio debutto in Qatar a Losail. C'è però un'altra difficoltà che potrebbe creare un problema non da poco, ovvero l'omologazione del circuito che al momento non c'è. 

Lo stesso Carmelo Ezpeleta affrontò la questione relativa al tracciato finlandese, esprimendo però completo ottimismo riguardo il completamente dei lavori in tempo utile per disputare regolarmente il Gran Premio. I nostri colleghi di Speedweek hanno posto la questione a Franco Uncini, il responsabile della sicurezza per Dorna, che ha confermato questa situazione. 

"E' così, il KymiRing non è ancora stato omologato per il Gran Premio - ha affermato Uncini -  Non so quando sarò in grado di omologarlo, posso solo dire che lo farò quando potrò viaggiare di nuovo. Al momento sono bloccato a casa mia a Recanati"

Ci sono tanti problemi con cui dover fare i conti in vista di una ripresa del calendario, ed uno in particolare riguarda la ripresa regolare dei voli da Italia e Spagna, due paesi tra i più colpiti dall'emergenza Coronavirus. C'è da considerare che seppure questa emergenza dovesse rientrare, alcuni Paesi che hanno in calendario una tappa MotoGP potrebbero non concedere ai cittadini di Italia e Spagna di entrare nei propri confini in tempi rapidi ed è anche plausibile la richiesta di quarantena di 14 giorni dopo essere entrati. Una situazione che renderebbe quasi impossibile disputare regolarmente alcuni GP.

Uno scenario questo che rende necessario l'ipotesi di valutare altre tappe in Europa oltre a quelle già programmate, in eventuale sostituzione di nuove possibili defezioni. Jorge Viegas parlò dell'ipotesi di correre su due tracciati che attualmente rappresentano i circuiti di riserva del calendario, ovvero Portimao ed Estoril, entrambi in Portogallo (leggi QUI).

"Non escludo nulla al momento - ha dichiarato Uncini -  ma non sarà facile ottenere un'omologazione di grado A (necessaria per far correre una tappa del motomondiale, ndr) per questi circuiti. Spero che si stiano sbagliando tutte quelle persone che si aspettano una ripresa del MotoGP solo per Agosto. Ma come ho detto, non si può escludere nulla. Spero ancora che si torni a correre a giugno".

Uncini non ha neanche potuto partecipare attivamente alla prima tappa della stagione in Qatar, che ha visto in pista almeno le Moto2 e le Moto3. Il campione del mondo della 500 del 1982 era infatti bloccato in Italia, a differenza di Loris Capirossi che essendo residente a Montecarlo è stato in grado di raggiungere il tracciato di Losail. 

"Franck Vayssè, in qualità di direttore del CCR FIM in Qatar, è stato anche il Direttore di Gara. Ha fatto l'ispezione della pista al posto mio e ha anche fatto l'omologazione del circuito di Losail. Per il weekend del GP, l'ufficiale FIM Tamara Matko, che durante la stagione è un Safety Officer FIM nel Campionato Mondiale Superbike, è stata in Qatar per assistere Franck. E' stato difficile per me rinunciare al GP del Qatar. Mi sono mancati tutti i miei amici e conoscenti del paddock".

Per evitare di rischiare di perdere altri GP prima che l'emergenza Coronavirus esplodesse anche fuori dall'Italia, Uncini aveva anche pensato ad un piano alternativo. 

"Per non perdere altri GP stavo pensando di trasferirmi temporaneamente da mia figlia che vive e lavora in Ticino, a Lugano, in Svizzera. Stando lì, potrei partire da Zurigo. Ma non sono riuscito a lasciare l'Italia in tempo".

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