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SBK, Lavilla: “Dorna non abbandona i team, correremo per salvare le famiglie”

ESCLUSIVA: “Siamo disposti a tutto, c’è gente che rischia di non avere il pane in tavola. I 750 mila euro alla MotoGP? Non ci siamo scordati dei team privati. Imola? A maggio non si correrà”

SBK: Lavilla: “Dorna non abbandona i team, correremo per salvare le famiglie”

Ci sto mettendo la mia vita per salvare il Mondiale Superbike, perché correrlo equivale a salvare tanta gente, che rischia di non avere il pane da mettere sulla tavola per la propria famiglia”. Un messaggio forte e chiaro quello di Gregorio Lavilla, in uno dei momenti più complicati di sempre per il mondo delle corse.

Già, perché la vicenda legata alla diffusione del COVID-19 ha avuto forti ripercussioni anche sul Motorsport, tanto che i Campionati sono stati bloccati. In molti si chiedono quando sarà possibile ripartire, anche se all’orizzonte continuano a rimanere numerosi interrogativi.

A tal proposito abbiamo voluto fare il punto della situazione in esclusiva con Gregorio Lavilla, il quale ha fatto un’analisi di come Dorna sta cercando di affrontare il tutto.

“Per tutti noi questa è la sfida più complicata – ha esordito il numero uno della Superbike – parlo per i medici, tutti coloro che lavorano negli ospedali e chi offre un servizio essenziale alla comunità. Loro rappresentano sicuramente la priorità. Allo stesso tempo anche in Dorna stiamo lavorando per salvare il Mondiale Superbike e lo stesso discorso vale per la MotoGP”.

Siamo a inizio aprile e c’è ancora tanta incertezza.

“Esatto, il problema più grande è proprio quello, perché siamo chiamati a fare i conti con una situazione che è in continua evoluzione e quello è l’aspetto più complicato con cui dover fare i conti. La cosa che posso dire è che in Dorna abbiamo studiato diversi piani per fare ripartire questo Mondiale e salvarlo a tutti i costi”.

E se ti dicessi che quest’anno non si corre più? In molti lo pensano.

“Questa è una cosa a cui nemmeno voglio pensarci. Ci sto mettendo la mia vita per salvare il Mondiale Superbike, perché correrlo equivale a salvare tanta gente, che rischia di non avere il pane da mettere sulla tavola per la propria famiglia. Ovviamente la priorità è la prevenzione in un momento così delicato, anche perché qualora non ci fossero le garanzie sarebbe un rischio enorme cercare di affrettare le cose. Come ho detto però, non possiamo permetterci di non correre, perché sarebbe un contraccolpo troppo forte”.

In molti dicono che si possa ripartire ad agosto.

“Questo non lo so, perché la situazione è diversa da Paese a Paese. Probabilmente faremo meno round rispetto a quelli programmati, dato che sarà difficile svolgere tutte le gare, ma piuttosto meglio correre meno gare, ma farle comunque”.

Nei giorni scorsi, Andrea Quadranti di MV Agusta, ha proposto di correre in inverno. Cosa ne pensi?

“In questo momento non posso permettermi di scartare delle ipotesi, perché come detto ogni proposta è da tenere in considerazione. Potrebbe essere una cosa interessante quella detta da Andrea, ma allo stesso tempo ci sono alcuni aspetti da valutare bene. Uno di questi è il passaggio di un pilota dalla MotoGP alla SBK in caso di concomitanza, inoltre ci sarà da valutare bene la disponibilità dei circuiti. A parte ciò, la cosa per noi fondamentale è quella di correre, perché se questo Mondiale non dovesse disputarsi sarebbe uno shock. Parlo prima di tutto per chi lavora nel paddock, per tutte le persone che hanno delle famiglie e rischiano di non avere uno stipendio, e ovviamente anche per gli appassionati, perché senza di loro non ci sarebbero le gare”.

Stamani Ezpeleta ha parlato dei 750 mila euro a sostegno dei team indipendenti in MotoGP. Per la Superbike cosa farà la Dorna?

“A dire la verità non ho letto questa dichiarazione di Carmelo, anche se siamo spesso in contatto per unire le nostre forze. La cosa che posso dire è che in MotoGP c’è un sistema diverso riguardante i pagamenti, dato che ad ogni gara vengono elargite delle somme di denaro, mentre in Superbike accade ogni quattro round. In questo caso si è optato per un avanzamento. Sta di fatto che in MotoGP il sostegno è molto più oneroso, dato che i team hanno delle strutture più grandi rispetto alla SBK e di conseguenza la cifra cresce”.

Con quella dichiarazione Ezpeleta ha però fatto passare la SBK in secondo piano.

“Io dico solo questo: è una situazione difficilissima, ma la Dorna non si dimenticherà certo dei team privati, posso assicurarlo di persona. Al momento però, io non ho ancora ricevuto alcuna richiesta da parte loro in merito a eventuali difficoltà. Qualora le avessero, sono disposto ad ascoltarli”.

Al momento il calendario prevede il round di Imola a maggio. Possiamo darlo per rinviato?

“Mi dispiace per gli appassionati, ma posso già dire da ora che non si correrà quel weekend. Siamo in contatto col circuito di Imola, così come con tutti gli altri autodromi, per capire come muoverci e riposizionare eventuali gare. Con il circuito di Imola valuteremo attentamente il periodo migliore per recuperare il round, ma al momento fatico a dare una data certa”.

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