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MotoGP, Pit Beirer, KTM: "Siamo realisti, un calendario di 10 GP andrebbe bene"

"Se potessimo avere 10 gare per ogni classe, avremmo un campionato funzionante per le squadre, potremmo fare un lavoro decente per i nostri sponsor e i nostri fan e decidere i campioni del mondo"

MotoGP: Pit Beirer, KTM: "Siamo realisti, un calendario di 10 GP andrebbe bene"

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Ci vuole realismo in questo momento. E la capacità di saper superare rapidamente ciò che, in altri momenti, avrebbe bisogno di lunghe discussioni.

Una di queste è il numero dei Gran Premi che si potrebbero correre quest’anno. Il contratto fra FIM e Dorna ne prevedono 13, ma questo in tempi normali. Oggi in tempi di Coronavirus quel numero rappresenta un massimo, non un minimo.

Pit Beirer direttore di KTM motorsport ritiene che presto sarà necessaria una dose di realismo in termini per affrontare il tema calendario. E che una stagione di dieci gare sia ora un obiettivo più pratico.

Pit Beirer: "Con 10 Gran Premi potremmo avere un mondiale funzionante"

"Se potessimo avere dieci gare di campionato del mondo per ogni classe, avremmo un campionato funzionante per le squadre, potremmo fare un lavoro decente per i nostri sponsor e i nostri fan e decidere i campioni del mondo", ha detto Beirer a Speedweek.com.

"Deve essere ancora il nostro obiettivo di tenere campionati ragionevoli. Ma per questo abbiamo bisogno di una certa libertà di movimento".

Mentre eventi come il Qatar, la Tailandia e la Malesia potrebbero essere organizzati in qualsiasi momento dell'anno in base alle condizioni atmosferiche, quegli stessi paesi sembrano destinati a mantenere il divieto di arrivo in Europa per il prossimo futuro.

Tornare ad un mondiale 'europeo' come ai tempi del 'Continental Circus'

Ciò potrebbe significare che per quest'anno la MotoGP potrebbe essere limitata alle gare europee. Uno scenario accettabile per Beirer, che tuttavia teme che ci vorranno ancora diversi mesi prima che i viaggi e gli incontri pubblici siano possibili nel continente.

“Se riusciremo ad ottenere otto o dieci gran premi insieme in Europa, tutto andrà bene. Sarebbe comunque meglio che non correre affatto. Prima di tutto i divieti di viaggio devono essere allentati, poi gli eventi con gli spettatori devono essere consentiti di nuovo. Ci vorrà un po' più di tempo. L'Europa ha appena iniziato a prendere misure molto severe che erano importanti. Ora bisogna aspettare i risultati di queste restrizioni".

La decrescita della curva dei contagi, con 14 giorni di incubazione, non è ancora arrivata e ci vorrà dunque del tempo prima che la tendenza si inverta.

Pit Beirer: "Finché il numero di malati cresce non si può parlare di motoGP"

“Finché il numero dei malati continua a crescere, nessuno osa parlare seriamente della nuova stagione del MotoGP. Ma spero che possiamo usare i dati della Cina come guida. Poi abbiamo un periodo di otto, dieci o dodici settimane. Se ora calcolo tre mesi a partire da aprile, cioè aprile, maggio e giugno, poi da luglio nella seconda metà della stagione, un anno ragionevole è ancora fattibile sia nel business che nel motorsport".

Un inizio di luglio significherebbe che altri cinque round del MotoGP dovrebbero essere rinviati o cancellati in aggiunta ai cinque eventi - Qatar, Tailandia, USA, Argentina, Spagna - già annullati o posposti.

La Francia ha già fatto sapere di non essere interessato ad un evento a Le Mans a porte chiuse ed il Mugello, in programma il 31 maggio potrebbe essere il prossimo. Seguendo il ragionamento di Più Beirer salterebbero anche i Gran premi di Barcellona (7 giugno), Sachsenring (21 giugno) e Olanda (28 giugno).

Il Gran Premio ‘inaugurale’ potrebbe dunque essere ospitato in Finlandia sul circuito di Kymiring. Una località nuova che presenta però alcune difficoltà logistiche visto che non ha grande ricettività alberghiera.

Sarebbero 13 Gran Premi, con ben 6 trasferte extraeuropee che, sempre secondo Beirer, potrebbero essere sacrificate, per mantenere il motomondiale maggiormente in Europa, come era ai tempi del ‘Continental Circus’.

L'attuale calendario è più che provvisorio: Francia, Italia, Catalogna, Germania ed Olanda potranno essere rimandati

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