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MotoGP, Dall'Igna: Grazie allo stop, Marquez e Honda risolveranno i problemi

"Marc avrà un beneficio perché migliorerà la situazione dal punto di vista fisico, mentre la Honda potrà lavorare sulla moto. Aprilia ha migliorato la moto e troverà l'affidabilità"

MotoGP: Dall'Igna: Grazie allo stop, Marquez e Honda risolveranno i problemi

Gigi Dall’Igna attendeva con impazienza l’inizio del mondiale. Il lavoro svolto per far progredire la Ducati GP20 sembrava promettere più che bene durante i test ed anche i primi problemi riscontrati dal matrimonio tra la nuova moto e le Michelin versione 2020 sembravano essere stati superati a Losail al termine dei test. Proprio Losail era ovviamente il terreno di caccia perfetto per una Ducati che anche in questa evoluzione sembra aver puntato sulle proprie armi migliori per tenere testa a rivali sempre più agguerriti.

Bastava guardare la classifica delle velocità in Qatar durante i test per rendersi conto che lo scettro di regina in fondo al rettilineo era tornato alla legittima proprietaria, ovvero la moto di Borgo Panigale. L’emergenza Coronavirus ha ovviamente stravolto i piani di tutti e Gigi Dall’Igna ha parlato a fondo della situazione ai colleghi di Sky Sport MotoGP.

Spesso quelli che sono problemi per alcuni, diventano opportunità per altri. Nel caso specifico, lo stop prolungato potrebbe favorire da alcuni punti di vista Marc Marquez, il rivale n°1 di Dovizioso e della Ducati. 

“Marc Marquez ne trarrà un beneficio, perché era quello che fisicamente doveva recuperare di più - ha dichiarato Dall'Igna - con questi mesi di ulteriore preparazione sarà più pronto. Lo stop lascia spazio a qualche costruttore. Mi riferisco alla Honda sicuramente, ma anche all'Aprilia, che aveva migliorato abbastanza la moto, ma aveva qualche problema di affidabilità e potrà correre ai ripari da questo punto di vista”

Una quotidianità molto diversa dal solito anche per Dall'Igna in questo periodo. 

“Lavoro da casa per quello che è possibile - ha sottolineato l’ingegnere -  stiamo cercando di sistemare alcune cose che non erano andate bene nell'ultimo test, anche se la maggior parte dei tecnici non è attiva. Ci stiamo concentrando su delle cose che dovremo congelare già dalla prima gara: mi riferisco all'aerodinamica, sulla quale possiamo ancora intervenire in qualche modo”

Interessante il punto di vista espresso da Dall’Igna riguardo l’eventualità di correre alcuni GP a porte chiuse per limitare il rischio contagio. 

“In questi casi bisogna prendere il male minore e le gare a porte chiuse secondo me lo sono. Gli appassionati di moto potrebbero vedere i Gran Premi da casa. Non sarà la stessa cosa ed avrà un sapore strano ed innaturale. Ma siamo in emergenza: ben vengano le gare a porte chiuse. La situazione si sta aggravando giorno dopo giorno. Sono fiducioso che le 13 gare che servono per poterlo definire ‘Campionato del Mondo’ si riescano a fare”

Il responsabile della Ducati ha anche un po’ di amaro in bocca per l’occasione sfumata a Losail, una pista da sempre tra le più favorevoli n calendario per la Rossa. 

"Dovizioso nella simulazione gara con gomme usate, in tandem con Petrucci, era andato bene. Verso la fine i tempi si erano un pelino alzati, ma sono convinto che Andrea avrebbe potuto far bene, come ha fatto negli ultimi due anni. Ho visto anche un Danilo migliorato rispetto a Sepang. Insomma io l'avrei voluta fare la gara del Qatar, perché avremmo potuto fare molto bene”

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