E' di questa mattina la dichiarazione dello stato di calamità della città di Austin.
Con questa mossa la possibilità che si disputi il GP di Austin in Texas il 5 aprile si allontana sempre di più ed urge trovare delle soluzioni oggi, invece di lasciarsi trasportare dagli avvenimenti. Purtroppo il Coronavirus è vicino ad essere dichiarato pandemia, il che vuol dire uno stop a tutte le manifestazioni in tutto il mondo.
Ne abbiamo parlato nel nostro MotoGP Podcast con Carlo Pernat.
"La situazione in tutto il mondo sta prendendo dimensioni che non pensavamo possibili - ha sottolineato il manager genovese - Non abbiamo la sfera di cristallo ma il nostro mondo è stato colpito piuttosto duramente: la prima gara è saltata e probabilmente anche la seconda farà la stessa fine.
Parlando oggi, senza riferimenti futuri, io se fossi Carmelo Ezpeleta penserei di posporre l'intero mondiale. Inizierei a maggio a Jerez, quindi sposterei Qatar, Stati Uniti ed Argentina a novembre e dicembre. Questa potrebbe essere una soluzione e secondo me Carmelo ci sta pensando.
Un'altra soluzione, visto che la Dorna organizza entrambi i campionati, MotoGP e Superbike, è unire in qualche occasione i due campionati, come si faceva una volta ad Assen iniziando addirittura il martedì. In questo modo si recupererebbero alcune date.
Non si può però penalizzare Moto2 e Moto3, ma magari, visto che comunque hanno una gara di vantaggio, si potrebbe pensare di fargli saltare un paio di Gran Premi.
Pazienza se mangeremo il panettone in Qatar. A breve termine non si potranno fare Gran Premi, e più si va sotto gli avvenimenti e più diventa difficile trovare delle soluzioni. Stiamo parlando degli Stati Uniti che sono praticamente annullati e dell’Argentina che secondo me è al 50%. Se la situazione dovesse durare fino a novembre-dicembre? A quel punto sarebbe veramente quasi la fine del mondo?
Per modo di dire, ma attualmente la situazione è un vantaggio solo per gli ingegneri e per alcune case. Penso ad Honda, Aprilia e Ducati che possono sfruttare questi ritardi per continuare a lavorare.
Anche alcuni piloti, come Iannone, con una squalifica ridotta potrebbe tornare in pista e perdere poche gare. Mentre non credo che questo rappresenti uno svantaggio per Valentino Rossi che avrebbe voluto decidere se continuare o meno entro il Mugello. Vale potrà decidere anche a fine stagione. La Yamaha ha tre piloti e la decisione di Rossi non gli cambierà le carte in tavola. E’ chiaro che se fosse stato prima sarebbe stato meglio".