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MotoGP, Problemi ed opportunità: a chi giova l'annullamento del GP del Qatar

La MotoGP aprirà il 5 aprile ad Austin, in Texas. L'omologazione dei motori e dell'aerodinamica è dunque posposta: quali sono le case che ne beneficeranno. Sul fronte piloti, casi di Marc Marquez ed Andrea Iannone

MotoGP: Problemi ed opportunità: a chi giova l'annullamento del GP del Qatar

L’inattesa cancellazione del Gran Premio del Qatar a causa della chiusura delle frontiere di Doha per italiani e giapponesi ha creato indubbi disagi, ma come sempre anche qualche opportunità.

Lungi da noi voler polemizzare, questa è solo una analisi dei fatti e di quanto sta accadendo/potrebbe accadere da oggi sino alla prima gara della MotoGP che attualmente è fissata per il prossimo 5 aprile ad Austin, nel Texas.

Il primo pensiero, ovviamente, corre ai quei piloti che, per motivi fisici o di altra natura non erano completamente pronti a gareggiare. Ma se Marc Marquez, reduce da una operazione alla spalla non perfettamente riuscita, potrà approfittare di quattro settimane in più per rimettersi in forza, Andrea Iannone, al contrario, fermato dal sospetto di doping da FIM e Wada, è ancora in attesa di un verdetto che, se non favorevole, sarà appellato al TAS, con conseguente ulteriore rinvio della sentenza.

Molto più semplice, ed immediato, ci sembra il caso di eventuali problemi tecnici non ancora risolti o da risolvere dopo le due sessioni di test a Sepang ed a Losail, della MotoGP.

Tutti i team, in realtà, beneficeranno di questo ulteriore allungamenti dei tempi per omologare, e dunque congelare, sia i motori che il pacchetto aerodinamico.

Il regolamento FIM infatti prevede che questi debbano essere omologati prima del primo evento. Cosa che avviene normalmente durante le verifiche tecniche del giovedì precedente il Gran Premio.

L’argomento è già stato trattato da Motomatters che ci ricorda come:

Le regole per i motori sono trattate nella sezione 2.4.3.1.4.a del regolamento FIM MotoGP:

    Un motore approvato per il MotoGP è un motore che ha tutte le parti incluse nei sigilli (Art. 2.4.3.3.3.2) identiche sotto ogni aspetto alle parti incluse nei sigilli di un motore campione consegnato al Direttore Tecnico della MotoGP entro e non oltre la chiusura del Controllo Tecnico della prima gara (...)

Le regole per l'aerodinamica sono esposte al punto 2.4.4.4.7.10.ii.a:

    Il pacchetto aerodinamico è approvato e i campioni o i disegni dettagliati (a soddisfazione del Direttore Tecnico) devono essere consegnati al Direttore Tecnico prima della chiusura del controllo tecnico del primo evento della stagione.

E le regole sui rapporti di trasmissione si trovano nella sezione 2.4.3.9.1.b:

    Le squadre dovranno dichiarare tutti i rapporti del cambio scelti per ogni velocità del cambio prima della prima gara della stagione, e solo questi rapporti dichiarati potranno essere utilizzati durante tutta la stagione. I rapporti non dichiarati prima della prima gara della stagione non possono essere utilizzati durante la stagione.

Stante così le cose è evidente che, non avendo avuto luogo il primo evento della stagione, cioè il GP del Qatar, questo deve essere considerato il Gran Premio del Texas. Una eventuale contestazione di questo fatto - cioè il primo GP è stato comunque disputato anche se privo della MotoGP - è stata smentita dal DT della MotoGP, Danny Aldridge. Quindi l’omologazione ed il successivo congelamento di propulsori ed aerodinamica deve essere inteso con il GP di Austin…se questo ovviamente avrà luogo, altrimenti si passerà al successivo e così via.

Da questa regola sono esclusi due team: Aprilia e KTM, che per via del regime delle concessioni permesso alle Case non ancora vincenti, hanno comunque la possibilità di intervenire sui propulsori.

Ovviamente a beneficiare di questa dilazione sono tutte le altre case ufficiali, anche se è noto come soprattutto la Honda avesse ancora bisogno di un po’ di messa a punto, stante la competitività di Yamaha e Ducati sul circuito di Losail.

Va da sé, dunque che HRC potrà continuare a sperimentare, ma non con i propri piloti ufficiali, i fratelli Marquez e Cal Crutchlow, ai quali non è consentito, bensì con i collaudatori e nello specifico con Stefan Bradl.

Un mese può non sembrare un lungo periodo di tempo, specie se la deadline per un determinato sviluppo era già stata fissata, ma offre comunque un allungamento temporale che potrebbe essere benvenuto.

Il lato negativo per chi era a posto, invece, è quello di aver svelato le proprie carte alla concorrenza, pensiamo alla aerodinamica o ad dispositivi ‘Holeshot 2.0’. Qualche casa potrebbe ora avere maggiore tempo per la loro messa a punto, vanificando uno dei punti di forza degli avversari.

 

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