Tu sei qui

Moto3, Arbolino guida la pattuglia azzurra alla caccia del titolo

Tony è tra i favoriti insieme a Masia, Foggia e Rodrigo. Vietti pronto ad essere della partita al pari di Suzuki, Salac ed i veterani Migno, Antonelli e Fenati

Moto3: Arbolino guida la pattuglia azzurra alla caccia del titolo

Share


Il countdown verso l’inizio del campionato è oramai agli sgoccioli, almeno per quanto riguarda Moto3 e Moto2, ed i motivi di interesse certamente non mancano. La classe leggera come sempre è pronta a regalare gare al cardiopalma e finali incerti, alla ricerca del nuovo padrone della categoria, visto il passaggi del campione in carica Lorenzo Dalla Porta in Moto2. In tanti si candidano come papabili successori dell’azzurro, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

I FAVORITI

Anche in una categoria incerta come la Moto3 è possibile stabilire chi, almeno prima dello spegnimento dei semafori, parte con i favori del pronostico. Il primo nome “Caldo” è quello di Tony Arbolino, che dopo aver lottato per il titolo (fino a tre quarti di stagione) l’anno scorso punta decisamente all’alloro, forte dell’esperienza in categoria e del solido legame con il team Snipers, una delle strutture principali della classe.

A proposito di strutture d’eccellenza non si può non citare il team Leopard, che per la stagione alle porte schiera un duo di sicuro valore formato da Dennis Foggia e Jaume Masia: i due hanno in comune grande velocità ma peccano di costanza, con il secondo spesso tra le prime posizioni ma troppo irruento. Sarà questo l’anno giusto per trovarla e spiccare il volo?

Un altro pilota veloce ma in cerca di costanza è Gabriel Rodrigo, rimasto nel team Gresini ed in grande forma durante i test pre campionato. L’argentino dovrà in primis fare un patto con la sorte, in modo che lo mantenga integro fisicamente, per poi crescere sotto il profilo della gestione delle gare: una volta fatto ciò, il titolo è alla portata.

LE POSSIBILI SORPRESE          

In questa categoria potrebbero rientrare praticamente tutti i piloti finora non citati, ma cerchiamo di procedere con ordine. Il primo possibile jolly della stagione 2020 è certamente Filip Salac, formalmente seconda guida nel team Snipers ma velocissimo a Losail, tanto da relegare a mezzo secondo il primo degli inseguitori nei test. Il ceco deve ancora dimostrare tanto (se non tutto) dopo la sua prima stagione nel mondiale, ma le doti mostrare in questa pre season sono assolutamente da tenere d’occhio.

Chi invece ha già dimostrato il proprio valore e può essere un’alternativa ai favoriti è Tatsuki Suzuki, alla sua quarta stagione tra le fila del team SIC58. Il giapponese ha chiuso il 2019 in crescendo, e punta deciso al titolo nel 2020, prima di compiere il salto in Moto2. Un altro giapponese da osservare è Ai Ogura, secondo nei test e possibile mina vagante, al pari di John Mcphee, veterano della categoria e Sergio Garcia, molto rapido nei test di Jerez.

Ovviamente anche tra le possibili sorprese troviamo un po’ di azzurro. Il nome principale è quello di Celestino Vietti, giunto ai nastri di partenza della stagione con maggiore maturità rispetto al passato, unita ad una velocità innata che lo ha già contraddistinto in passato: il punto debole di “Cele” sono le qualifiche, ed una volta aggiustato questo tassello non mancherà nulla per sognare in grande.

E GLI ALTRI AZZURRI?

Impossibile dimenticarsi dei veterani, e dunque di Romano Fenati, Andrea Migno e Niccolò Antonelli. Il primo sta ancora ambientandosi all’interno del Max Racing Team, e soprattutto sta prendendo confidenza la Husqvarna, al rientro in categoria: i test pre campionato non hanno sorriso particolarmente all’ascolano, che sappiamo comunque capace di risalire rapidamente la classifica.

Migno ed Antonelli dal canto loro viaggiano in parallelo, alla ricerca dello squillo decisivo per dare nuova linfa alla loro carriera, e certamente la stagione alle porte può essere una occasione. “Mig” è tornato a casa ossia nello Sky Racing Team VR46, cosa che potrebbe portarlo a migliorare i suoi migliori risultati sinora ottenuti, magari bissando la vittoria del Mugello ottenuto proprio con il team gestito da Pablo Nieto.

“Nelli” invece ha subito dovuto fronteggiare un problema alla spalla, che lo ha escluso dal primo appuntamento della stagione, ma il tempo per rifarsi non manca e l’affinità con team e moto potrebbero essere le sua armi per tornare tra le prime posizioni, come nella prima parte della scorsa stagione.

Da citare in conclusione i due alfieri del team BOE Skull Rider, Davide Pizzoli e Riccardo Rossi. Per il romano ed il genovese la stagione sarà certamente l’occasione per fare esperienza, specie per Pizzoli, con la possibilità di togliersi qualche soddisfazione e mettersi in luce nei tracciati più favorevoli.

Articoli che potrebbero interessarti