Tu sei qui

SBK, Federico Caricasulo: "Un onore essere centrato da Rea"

"Se ha visto lo spazio ha fatto bene a provarci, io avrei fatto lo stesso. Sono contento della gara, volevo imparare il più possibile e portare la moto al traguardo"

SBK: Federico Caricasulo: "Un onore essere centrato da Rea"

Share


La prima gara in Superbike per Federico Caricasulo è andata in archivio con una 12° piazza al traguardo, ma i motivi per sorridere ci sono ed esulano dalla mera posizione finale. Il ravennate infatti ha raccolto tante info utili giro dopo giro, ed ha anche provato l’ebbrezza del contatto corpo a corpo con il campione in carica Jonathan Rea, intento a recuperare dopo la divagazione del primo giro

“Credo avesse tutte le ragioni del mondo per cercare di risalire il prima possibile - racconta "Carica - io ero più lento di lui e se ha visto mezzo metro di spazio ha fatto bene a provarci, mi dispiace che sia caduto poche curve dopo. Mi ha chiesto scusa in pista e può bastare, io avrei fatto lo stesso e sono onorato di essere stato centrato da lui”.

Come giudichi la tua gara?

“Come prima gara va benissimo, il mio scopo era quello di capire la situazione e riuscire a completare la gara senza errori, quindi sono soddisfatto. Devo migliorare in partenza, dato che oggi sono stato abbastanza tranquillo per evitare errori, mentre il passo nel complesso è stato positivo, ho incassato venti secondi dalla vetta e non credo sia un’esagerazione visto che ero al debutto”.

Pensi che si potesse ottenere di più? Avevi aspettative?

“Non avevo aspettative al via, né su di me né sugli altri, tra l’altro non avevo mai fatto più di 13 giri di fila quindi dovevo capire anche il decadimento di moto, gomme e fisico. Se si poteva ottenere di più? Non saprei, ho perso tanti nei primi giri tra la partenza e il contatto con Rea, dove tra l’altro mi si è aperto anche l’airbag: forse senza questi fattori sarei potuto stare nel gruppo di Rinaldi e Davies”.

Hai già ricevuto i primi messaggi da amici e parenti dopo la tua prima gara in Superbike?

“Ho sentito mio padre ed era contento della gara, come me del resto. È stata una corsa molto utile sotto il profilo dell’esperienza come lo saranno le due di domani”.

Articoli che potrebbero interessarti