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SBK, Bautista: "Questa Honda sembra un 2 Tempi, mi devo abituare a guidarla"

"Il motore ha questa carattersitica, devi essere molto attento con il gas. Ma stiamo migliorando". Haslam: "L'obiettivo per la gara? Un pilota vuole sempre vincere"

SBK: Bautista: "Questa Honda sembra un 2 Tempi, mi devo abituare a guidarla"

Alvaro Bautista e la Honda stanno continuando passo dopo passo a costruire la confidenza necessaria per lottare al vertice in SBK nella stagione di debutto della nuova CBR 1000 RR-R. Lo spagnolo ha chiuso la prima giornata di libere a Phillip Island con un'ottavo tempo nelle combinata che lascia ben sperare, perché il distacco rispetto al capolista Redding è inferiore agli 8 decimi, ovvero il più contenuto da quando Alvaro è salito in sella alla moto di Tokyo.

I passi in avanti sono evidenti, e sessione dopo sessione la confidenza dello spagnolo aumenta. Come ha sottolineato, in questo momento si sente molto più tranquillo per quanto riguarda il passo gara piuttosto che per la prestazione pura e questo non può che essere un buon segno in vista del debutto in gara, proprio su una pista che mette a dura prova le gomme e la strategia del pilota. Bautista forse non sarà in grado di lottare per la pole, ma la sensazione è che possa essere un brutto cliente per chiunque in gara.

Sembra che tu abbia sfruttato tutti i test per mettere assieme il pacchetto n vista della gara, un po' come hai fatto nel 2019. Sei pronto adesso?

"Più meno è così. Di certo le condizioni sono diverse rispetto alla scorsa stagione - ha sottolineato Bautista - come ho detto dopo i test, abbiamo raccolto molti dati ed avevamo alcune idee. E’ stato un peccato che questa mattina il meteo non fosse buono. Abbiamo fatto una grossa modifica alla moto per verificare quanta confidenza potessi avere, ma al mattino era praticamente impossibile capire come stessero le cose. Nel pomeriggio abbiamo mantenuto quell’assetto ed abbiamo certamente trovato qualcosa di positivo. Restano alcuni punti negativi su cui lavorare, ma al contempo abbiamo raccolto ancora altri dati sul comportamento della moto quando fai alcune modifiche. Se fosse stato asciutto stamattina avrei raccolto alcune idee da usare già nel pomeriggio, ma lo faremo domani mattina. Proveremo a migliorare".

Questa moto è molto diversa rispetto alla V4. Laverty, che guida la BMW che ha un 4 in linea come la tua Honda, ha detto che per guidarla serve uno stile completamente diverso.

"Il motore è un’altra cosa di certo. Questo motore è più vicino ad un due tempi come comportamento. Devi essere più aggressivo ma devi anche gestirlo bene, perché hai meno spazio per fare errori. Devi essere più preciso con l’acceleratore. Almeno questo è quello che sento in questa fase dello sviluppo della moto. Di certo stiamo lavorando molto sull’elettronica per renderla più facile da guidare. Al momento sinceramente non so ancora come devo guidare questa moto, sto cercando di essere più aggressivo in alcune fasi ma più dolce in altre. Non so quale sia la chiave per interpretarla, non mi sento ancora benissimo in sella. Sono d’accordo fino ad un certo punto con l’idea di Eugene Laverty".

Oggi però hai chiuso la sessione con il distacco più ridotto rispetto al leader di classifica da quando sei sulla Honda. 

"Si, quella di stamattina è stata la sessione con il distacco più ridotto rispetto al primo da quando sono su questa moto e questo è importante. Al momento per me la cosa più importante restano le sensazioni sulla moto, e non siamo di certo al massimo, non ancora. Ma sono felice, perché dopo la giornata di oggi ho alcune idee da sperimentare domani che possono aiutarmi a trovare la giusta confidenza".

Hai già elaborato una strategia in vista della gara, hai un piano?

"Sinceramente non sto ancora pensando alla gara adesso. Sono concentrato sulla Fp3, perché voglio migliorare ancora la mia confidenza sulla moto e cercare di arrivare alla nostra massima performance possibile in questo fine settimana. La gara qui è sempre un punto interrogativo, perché il consumo delle gomme resta un tema determinante. Credo che considerando tutto sono più pronto dal punto di vista del ritmo gara piuttosto che sul giro secco. Vediamo domani come andrà, ogni giorno è diverso ed ho sempre aspettative più alte. Ora però non sono concentrato ancora sulla gara, ma sulla Fp3 perché voglio usarla per migliorare".

Sei molto veloce nei settori centrali della pista e più lento negli altri due. Da cosa dipende?

"Penso che il secondo e il terzo settore siano meno collegati alla velocità massima che hai e sono anche due punti della pista dove pur non avendo la migliore confidenza puoi spingere di più. Nel primo e nell’ultimo settore invece, con le frenate aggressive che ci sono e le curve lunghe, magari soffriamo di più. Oggi con l’assetto che abbiamo utilizzato ci siamo trovati meglio in quella zona della pista. Come ho detto, oggi abbiamo trovato alcuni aspetti positivi ed altri negativi". 

Nell'altra metà del box Honda, Leon Haslam ha confermato di gradire particolarmente il tracciato di Phillip Island, una pista su cui in passato ha raccolto splendide vittorie in SBK. Il britannico oggi ha chiuso la giornata con un'ottima 4a posizione in classifica esattamente a mezzo secondo da Redding. Un ottimo risultato ed una bella iniezione di fiducia in vista della gara. 

"Di certo questa pista mi piace moltissimo. Ci è mancato un po’ lavorare stamattina a causa del brutto meteo - ha dichiarato Haslam - avrei preferito concentrarmi totalmente sul lavoro in ottica gara, magari fare una simulazione con le gomme da gara. In ogni caso abbiamo fatto quello che dovevamo ed abbiamo le informazioni che ci servono per fare le scelte giuste".

Siete in tanti in meno di un secondo. Sarà un grande spettacolo la gara?

"Questa è una pista unica, veloce e dolce nel suo disegno. Di solito qui le gare sono spettacolari e combattute. Penso che proprio qui ho avuto il finale di gara con meno distacco della mia carriera. E’ sempre eccitante correre a Phillip Island, devi sapere bene come gestire le gomme, devi avere un piano preciso anche per quanto riguarda lo stile di guida da tenere. E’ una gara in cui occorre ragionare molto". 

Sembri più veloce quest'anno con la Honda di quanto fossi nel 2019 con la Kawasaki. 

"Onestamente questo progetto è completamente nuovo, e non sappiamo tante cose. L’anno scorso qui ho corso con la Kawasaki, conoscevamo molto bene gli assetti ed avevo un compagno di team che era sempre pronto a correre per la vittoria. Avevamo molte più informazioni sin dai primi metri, mentre adesso stiamo utilizzando ogni sessione per imparare qualcosa e ci sentiamo sempre più vicini. Questo per me è davvero un’ottima cosa. Abbiamo ancora molte cose da provare ed al momento ci stiamo costruendo tutte le informazioni, non ci sono riferimenti da utilizzare". 

Il podio è una chimera?

"Siamo abbastanza vicini per lottare e so che domani quando saremo tutti in griglia ci concentreremo per cercare di vincere. Credo che abbiamo bisogno di ancora qualche sessione per mettere davvero a posto la moto e di certo questo ci aiuterà molto per la gara. Quando sei in pista vuoi sempre vincere, di certo non sarà facile. L’anno scorso la Ducati era fortissima con Bautista e quest’anno lo sarà con Scott. Rea sarà come sempre lì davanti ed anche le Yamaha sono cresciute, quindi non sarà per niente facile".

Su quale aspetto ti stai concentrando nello sviluppo della moto?

"L’aspetto principale su cui stiamo lavorando è la ricerca della confidenza di guida. Stiamo provando molte cose per trovarla e sia io che Alvaro stiamo lavorando in questa direzione. Ognuno dei due restituisce le informazioni ai box per migliorare. In questo momento ci stanno dando più cose da provare rispetto al tempo che abbiamo per provarle. La stiamo prendendo un passo alla volta". 

Come sta andando nel box, cresce la sintonia con la nuova squadra?

"Per noi è la prima gara sotto tutti i punti di vista. La moto è nuova, la squadra è nuova. Non si tratta solo dello sviluppo della moto, ma anche dello sviluppo della relazione tra tutto, tra me e la squadra, del rapporto con Honda. Per questo lo sviluppo procede bene anche senza mettere nuovi componenti sulla moto e mi sento molto eccitato per quanto stiamo crescendo". 

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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