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MotoGP, Rins: "Il 2020 potrebbe essere l'anno di Suzuki grazie alle Michelin"

"Le gomme aiutano nelle prestazioni noi e la Yamaha e hanno vita più lunga". Mir: "Nel 2019 ho sofferto per la caduta di Brno, ora sono pronto per lottare con i migliori"

MotoGP: Rins:

La Suzuki è carica. Dopo i test di Sepang che avevano già fatto vedere qualcosa di buono, anche in Qatar c'è la conferma dello stato di forma della Casa di Hamamatsu con Alex Rins che ha concluso l’ultimo dei tre giorni di test in terza posizione dopo la prima e la seconda delle giornate precedenti. 

“Sono molto contento del lavoro fatto sia qua che a Sepang. Sia il giro veloce che il long run sono andati bene e ho completato tutto il lavoro che andava fatto, torno a casa avendo fatto tutti i compiti. Ora aspetto solo la gara. Questa Suzuki è più costante, più veloce sul rettilineo e più stabile in frenata rispetto a quella dello scorso anno. Abbiamo fatto passi in avanti in tutte le aree ma si può ancora migliorare, sopratutto dal punto di vista aerodinamico. Abbiamo provato delle alette nuove ma sono davvero simili a quelle dello scorso anno. Userò il nuovo telaio in gara, mi da più costanza”. 

Vista la vostra costanza durante questi test invernali, credi che questa possa essere la vostra annata?

“Questo potrebbe essere l’anno giusto per le moto che prediligono la percorrenza, come Yamaha e Suzuki. Noi abbiamo voluto migliorare ulteriormente questa area. La Michelin ci ha portato delle gomme che hanno più prestazione e più vita”. 

Quali sono gli obiettivi per te e per la Suzuki?

“In gara dovrò lottare per essere sul podio, sarà strano tornare qua dopo questi tre giorni di test ma spero di poter fare bene. Mi sento molto tranquillo e fiducioso per la prima gara. Devo guardare il campionato una corsa alla volta ma so di aver fatto un bel passo in avanti rispetto al 2019”. 

Mir: "Migliorato costantemente da Valencia a oggi"

Sesto posto nell’ultimo giorno di test e tante buone sensazioni. Questo è l’estremo riassunto delle giornate in Qatar di Joan Mir. La Suzuki sembra, insieme a Yamaha, la moto più in forma del lotto e Joan è pronto per esprimere tutto il suo potenziale. 

“Sono davvero contento, ogni giorno abbiamo migliorato il passo e il tempo su giro sempre di più, devo continuare così perché sento di essere sulla giusta strada. Sono davvero vicino ai migliori, ho il passo ma devo valutarlo in gara, ho una buona base ma questi sono solo test”. 

Quali sono stati i passi in avanti rispetto allo scorso anno?

“Tutto il team ha fatto un gran lavoro sulla moto e io mi sento pronto, dopo un’annata di apprendistato, di lottare con i migliori. La cosa importante è stata migliorare giorno dopo giorno, dalla gara di Valencia in poi”. 

I risultati in pista sono molto incoraggianti. Dove credi di essere migliorato?

“E’ la fiducia che trovi dopo aver lavorato tutti i giorni con la moto. Lo scorso anno è stato condizionato dalla caduta nei test di Brno che non mi ha permesso di fare una buona seconda parte di stagione ma penso di esserci ora. Mi sento pronto il passo è buono e lo è anche il giro veloce anche se posso migliorare, sopratutto per quanto riguarda il secondo”


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