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SBK, LA POLEMICA “Kyle Smith? È dal 20 gennaio che aspettiamo una risposta”

La Global Service Solutions si difende: “Avevamo mandato a Kyle una bozza di accordo e lui non ci ha fatto sapere nulla fino al 17 febbraio"

SBK: LA POLEMICA “Kyle Smith? È dal 20 gennaio che aspettiamo una risposta”

Ad infiammare la settimana che porta all’appuntamento di Phillip Island ci ha pensato Kyle Smith. Attraverso un comunicato stampa, il pilota britannico ha attaccato la Global Service Solutions, dal momento che lo ha scaricato soli quattro giorni prima della partenza per l’Australia.

Una notizia che non è certo sfuggita alla squadra, la quale ha pensato bene di difendersi, rispondendo alle accuse mosse dal pilota: “Dopo un buon 2019 con Kyle Smith e la separazione da Tpr ad inizio 2020, l'azionista ha deciso di confermare in blocco staff e piloti della 600. Nelle fasi di rinnovo con il pilota, ci sono state alcune divergenze in merito alla parte contrattuale, abbiamo mandato una bozza di accordo il 20 di gennaio al suo manager, ma non abbiamo ricevuto nessuna considerazione fino al 17 febbraio. Il silenzio mostrato in questo periodo ci ha fatto muovere in altre direzioni per la seconda guida, affiancata a Badovini. Il biellese è confermato e regolarmente sotto contratto, chiarimento necessario per detrattori e presunti agenti, che illudono i piloti con fantomatiche collaborazioni.  Il Team ha lavorato duramente in questi mesi per approntare due moto competitive in WSSP, ma le tempistiche non sono state compatibili con l'inizio del Campionato Mondiale, spostando così l'esordio a Jerez.  Purtroppo sono subentrati altri ritardi che non ci hanno concesso di avere un pacchetto competitivo per la tappa spagnola, quindi l'azionista  in pieno accordo con lo staff al completo e il pilota, ha avallato un piano alternativo che consenta al Team di debuttare nel mondiale e competere ad alto livello su tutti i fronti, sportivo e mediatico, partecipare non è nel nostro DNA”.


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