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Beirer, KTM: La MotoGP è affascinante e noi siamo dove volevamo essere

Il Responsabile dello Sport di KTM alle porte del 2020: "E' il punto più alto dell'ingegneria motociclistica e ci ha insegnato ad andare oltre i nostri limiti"

MotoGP: Beirer, KTM: La MotoGP è affascinante e noi siamo dove volevamo essere

KTM punta decisamente in alto nel 2020 e lo fa partendo dalla base della grande crescita dimostrata per tutto il 2019 e confermata nei test invernali, quando per la prima volta è stata messa in pista la versione 2020 della RC16, la moto che nonostante sia stata odiata da Johann Zarco, ha trovato in Pol Espargarò l'uomo che riesce ad interpretarla al meglio. 

Pit Beirer, Sports Manager di KTM, ha commentato oggi l'inizio della stagione per il team arancione, che ha dimostrato nei primi test di Sepang di avere tra le mani una moto finalmente matura e pronta a sfidare ad armi pari i Costruttori veterani della MotoGP. La sensazione è che il livello in MotoGP sia davvero alto all'inizio di questa stagione e che KTM, insieme ad Aprilia, sia davvero pronta a sfidare tutti per la top five, contribuendo anche a rendere ancora più spettacolare un campionato che ha in Marquez il suo mattatore tra i piloti, ma che in realtà è molto più equilibrato per quanto riguarda lo scenario tecnico. 

"Il 2020 sta per iniziare e devo dire che siamo esattamente dove ci saremmo aspettati di essere - ha commentato Beirer -  avevamo tutto pianificato sul nostro percorso e l’abbiamo seguito grazie al pieno supporto dell’azienda e del consiglio direttivo. L’anno scorso abbiamo lavorato con il nostro team satellite e con quattro piloti che ci hanno fornito commenti di gran valore".

Il 2019 è stato il primo anno in cui KTM ha potuto contare anche su un Team Satellite, ovvero il Tech3 di Poncharal. 

"Non direi neanche che abbiamo un team satellite adesso, quanto piuttosto che abbiamo un gruppo KTM che si basa su amicizia e fiducia, e che anche il nostro test team è incluso nella nostra intera organizzazione. Tutti i gruppi di lavoro si sono spinti a vicenda, ma al contempo hanno spinto noi al limite delle nostre risorse permettendoci di trovarci dove siamo adesso". 

La MotoGP rappresenta una grandissima sfida per un Costruttore. 

"E’ affascinante essere in grado di sviluppare moto dalla potenza smisurata e di alta qualità, il punto più alto dell’ingegneria motociclistica, e spingere tutti i materiali al loro limite. Poi ci sono i piloti. Pol ha messo tantissimo in questo progetto e conosciamo Brad molto bene ed è una bella storia per noi avere un pilota che è stato il nostro campione in Moto3 ed ora corre con noi in MotoGP. Miguel ha messo  assolutamente sotto pressione i ragazzi del Team Ufficiale e quest’anno ho un enorme fiducia in Iker, che ci ha impressionato già".

Beirer ha anche riconosciuto l'importanza di partire nel 2012 con il progetto Moto3. 

"Lavorare sul progetto Moto3 nel 2012 è stato fondamentale per il nostro attuale programma in MotoGP ed uno dei passi in avanti più importante per il nostro dipartimento Racing, perché ci ha permesso di partire, imparare velocemente e crescere sostanzialmente con lo stesso gruppo di persone. Siamo felici di essere in grado di recitare un ruolo così importante in questa categoria. Continueremo a dare tutto per migliorare in MotoGP".

Il 2020 sarà senza dubbio fondamentale per questa avventura di KTM in MotoGP e Beirer ne è perfettamente consapevole. 

"Sarà una stagione molto importante per noi. Sono convinto che abbiamo fatto un lavoro eccellente dietro le quinte per schierare davvero un’ottima moto in pista sulla griglia di partenza ma questo lo sapremo solo guardando il cronometro". 

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