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MotoGP, Dall'Igna dopo avere perso Vinales: "ora è il momento di aspettare"

Il direttore generale di Ducati a Sepang: "le nuove Michelin richiedono nuovi setup di ciclistica ed elettronica. Nei test del Qatar averemo aggiornamenti per il motore"

MotoGP: Dall'Igna dopo avere perso Vinales: "ora è il momento di aspettare"

A Sepang la Ducati ha iniziato la preparazione alla stagione che inizierà fra meno di un mese in Qatar, schierando per la prima volta 4 Desmosedici ufficiali, 2 per Dovizioso e Petrucci e altrettante per la coppia Pramac formata da Miller e Bagnaia. La concorrenza si fa ogni anno più forte e Gigi Dall’Igna e i suoi uomini stanno cercando di riportare la Rossa al vertice per quanto riguarda le prestazioni motoristiche e allo stesso tempo migliorare la velocità a centro curva, da sempre punto debole della Ducati.

Allo stesso tempo, bisogna pensare al 2021. Perché il mercato piloti è già nel vivo e Yamaha, convincendo Vinales a restare, a tolto dal tavolo una carta su cui puntavano a Borgo Panigale.

Ogni costruttore fa le proprie valutazioni ed è obbligato a parlare con tutti i piloti che sono sul mercato, perché non si puoi mai sapere cosa succederà. Secondo me, anche la Suzuki aveva contattato Vinales” ha spiegato il Direttore Generale della Rossa al termine dei test di Sepang, senza volersi sbilanciare troppo su quanto avanzata fosse la trattativa.

Al momento, a parte la remota possibilità di accaparrarsi Marc Marquez, non sembra che alla Ducati rimangano molte mosse da fare. La cosa più saggia sempre prendere tempo per capire quale sia il livello dei propri piloti.

“In questo momento, la cosa più ragionevole per noi penso sia aspettare un po’” ha confermato Dall’Igna, che forse preferisce concentrarsi sul lavoro nel box.

Da questo punto di vista, l’ingegnere veneto sembra soddisfatto di quanto fatto a Sepang.

Sono abbastanza contento, ma c’è del lavoro da fare a causa delle nuove gomme perché richiedono un diverso assetto, sia per quanto riguarda la ciclistica che l’elettronica - ha sottolineato - Abbiamo raccolto molti dati in questo test e ora dobbiamo analizzarli per arrivare a quelli del Qatar con qualche idea”.

Non ci saranno solo idee.

Avremo degli aggiornamenti nel prossimo test, anche al motore, niente di enorme, ma mi aspetto dei miglioramenti - ha rivelato - La capacità di curvare è migliorata con il nuovo telaio e qui abbiamo portato solo la nuova versione. I commenti dei piloti e i dati confermano che c’è stato un passo in avanti in questo senso”.

In Malesia c’è stata anche la novità rappresentata da Zarco, che ha fatto il suo debutto sulla Desmosedici  GP19 del team Avintia, chiudendo la tre giorni al 17° posto.

Zarco è partito il primo giorno facendo un lavoro un po’ diverso perché con lui abbiamo sperimentato un assetto abbastanza diverso al nostro standard per raccogliere informazioni. Poi bisogna considerare che è stata la sua prima presa di contatto con la Ducati, avendo lui saltato sia i test di Valencia che di Jerez, quindi non mi aspettavo nulla di più da lui - ha affermato Dall’Igna - Anzi sono contento dell’atteggiamento che ha avuto per affrontare questo percorso. Sicuramente c’è del lavoro da fare, ma sono abbastanza fiducioso”.

L’ultimo commento è stato per i due piloti del team Pramac, Miller e Bagnaia, entrambi sulle GP20.

Sono contento, Jack ha fatto un buon test, ha fornito dei commenti interessanti sul materiale che ha provato e ha fatto dei bei tempi. Anche Pecco ha dimostrato di potere fare bene, è stata la sua prima volta sulla moto ufficiale e quindi aveva tante novità e cose da metabolizzare, ma io sono contento” ha concluso.


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