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MotoGP, Vinales: "Mi sono chiarito con Yamaha per questo ho deciso di rimanere"

"L'anno scorso si è creata la giusta atmosfera nel mio box e non ho voluto incrinarla. Rendo meglio sotto pressione, e sono pronto per guidare lo sviluppo tecnico della M1"

MotoGP: Vinales: "Mi sono chiarito con Yamaha per questo ho deciso di rimanere"

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Di Maverick Vinales queste settimane non si è parlato a sufficienza. Lo spagnolo infatti è attualmente uno dei principali sfidanti di Marc Marquez, ed è stato uno dei pezzi pregiati del mercato, fino a che la Yamaha lo ha blindato.

“Non è stata una decisione facile perché con Yamaha dovevo chiarire diversi aspetti - ha raccontato Vinales - ma dopo l’estate ho avvertito un grande supporto da parte loro, che ho trasformato in positività e risultati. Ora nel mio team c’è una buona atmosfera, che non ho voluto rompere, mi diverto a correre per questa squadra e questo è stato uno dei motivi principali della mia scelta”.

Quanto siano state effettive le trattative con Ducati è difficile dirlo, perché Maverick ha ribadito di essersene occupato poco.

Non sono stato particolarmente coinvolto dalle trattative, ci hanno pensato i miei più stretti collaboratori mentre io mi allenavo per la stagione, e quando è arrivato il giorno di decidere l’ho fatto. Come ho detto il mio team sa cosa voglio, l’anno scorso è stato utile in questo senso: ora mi sento pronto per lottare per il titolo,. Non ho pensato a restare o ad andare via, bensì solo a prepararmi al meglio. Se Yamaha avesse voluto prendere un altro pilota non sarebbe stato un problema, ma ora voglio solo dare tutto per vincere”.

La concentrazione di Vinales si nota quando gli si nomina il futuro compagno di squadra, Quartararo, su cui Maverick sorvola. Non sorvola invece sul capitolo responsabilità, che il pilota della Yamaha non ha paura di prendersi.

"Non so se senza Valentino nel box avrò meno pressione"

“Quando sono sotto pressione mi sento bene, il problema è quando non ce l’ho e non mi sento apprezzato. Se Yamaha vuole responsabilizzarmi per lo sviluppo, va bene. So essere molto preciso nei commenti e credo di aver intrapreso la strada giusta sotto questo profilo. L’arrivo di Quartararo? Difficile commentare dato che non ho seguito la situazione: io penso a me stesso ed al migliorare i miei punti deboli, non so se senza Valentino nel box avrò meno pressione”.

Parlando della stagione alle porte, Maverick dice la sua sulle nuove Michelin, e puntualizza quale sarà il suo primo obiettivo.

"Le nuove Michelin hanno più grip e mi aiuteranno ad andare forte nei primi giri"

 “L’anno scorso le ho provate a Barcellona e mi sono trovato bene, si addicevano al mio stile di guida. Credo che possa essere una novità positiva per noi ma un po’ per tutti, dato che una maggiore aderenza è utile a tutti. Può essere utile per me anche per quanto riguarda i primi giri di gara: il mio obiettivo è riuscire a partire primo o secondo in ogni gara, perché se accadrà avrò sempre la possibilità di vincere”.

Lo spagnolo approfondisce la questione, confermando un aspetto che spesso lo ha penalizzato.

"Con la Yamaha è difficile superare, dobbiamo migliorare la partenza"

“Yamaha sta lavorando per migliorare in partenza, dato che lo scatto è buono ma nelle fasi successive perdiamo rispetto a Ducati ed Honda. Con la nostra moto è difficile superare e guadagnare posizioni nei primi giri, e dobbiamo migliorare se vogliamo lottare per il titolo. Non sempre ovviamente sarà possibile partire in prima fila per varie ragioni, quindi occorre crescere sotto questo aspetto”.

La prima cosa a cui pensare infine sono i test, che Vinales vuole sfruttare sotto ogni punti di vista.

“Per me la cosa più importante è prepararmi per il Qatar, stare davanti in questi test è inutile. Sarà utile sfruttare le varie situazioni del test per prepararmi in vista delle gare, per esempio mettendo a punto un assetto per quando vi sarà poca aderenza, oppure essere rapidi con il serbatoio pieno, tutto finalizzato all’essere veloce nella prima gara. Sarà importante anche lavorare sul singolo giro, e se mi sentirò pronto proverò anche un time attack, dato che essere davanti sarebbe ovviamente positivo”.

 

 

 

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