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MotoGP, Yamaha mette all'angolo Rossi: non è più la prima scelta

Iwata non vuole aspettare la decisione di Valentino ed è sempre più probabile uno scambio tra lui e Quartararo

MotoGP: Yamaha mette all'angolo Rossi: non è più la prima scelta

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Ieri Yamaha ha annunciato il rinnovo di Vinales per altri due anni e oggi i media spagnoli danno per certo Fabio Quartararo come suo compagno di squadra nel team ufficiale per il 2021 e il 2022. In questo caso, Valentino Rossi sarebbe messo all’angolo. Se volesse continuare a correre, dovrebbe accettare di farlo con i colori di Petronas, una squadra di alto livello, ma senza il blasone dell’ufficialità.

Il Dottore, in questo momento, vuole e deve aspettare. Deve farlo per capire quale sia il suo livello, avere la conferma che potrà ancora essere competitivo e dire la sua. Arriva da una stagione in cui i risultati sono stati inferiori alle aspettative, sue per prime, e deve risollevare la testa. La risposta alle sue domande, però, non possono arrivare a breve. Non basteranno nemmeno i test invernali (appena 6 giorni tra Sepang e Doha) ma serviranno almeno le prime 3 o 4 gare dell’anno.

Yamaha, in passato, aveva sempre avuto un occhio di riguardo per Rossi, ma questa volta ha scelto di muoversi secondo le sue regole. In questo modo ha messo Valentino alle strette, obbligandolo ad adeguarsi alle sue decisioni.

Del resto la scelta di confermare Vinales era inprocrastinabile, vista l'offerta Ducati. Ma se Yamaha avesse comunque voluto lasciare una porta aperta per Valentino avrebbe, quantomeno, evitato di ufficializzarla così presto.

Dal punto di vista dei risultati, la scelta di Vinales è comunque logica e condivisibile. Negli ultimi 3 anni Maverick ha vinto 6 gare con la M1 mentre Valentino solo una, inoltre lo spagnolo è arrivato davanti in campionato all’italiano 2 volte su 3. Si aggiunga che il Top Gun iberico ha soli 25 anni e si capirà bene che l’uomo del futuro è lui.

Non è chiaro, però, perché appunto Yamaha abbia avuto tanta fretta di annunciare il rinnovo di Vinales. Avrebbe potuto aspettare qualche giorno, il 6 febbraio, quando verrà presentata la squadra a Sepang, come aveva fatto due anni fa. Invece ha voluto mettere le carte sul tavolo e, logicamente, ha costretto Valentino in una posizione scomoda.

Perché - anche in questo caso basta seguire la logica - il compagno perfetto di Maverick sarebbe Quartararo. Il francese è ancora una promessa ma ha tutte le qualità per mantenerla. Lo spagnolo rappresenterebbe il pilota esperto, mentre il francese il giovane scalpitante. Insieme formerebbero un’accoppiata molto forte.

Quindi non c’è più spazio per Valentino, che alla Yamaha ha dato tanto e che da lei ha anche ricevuto, come quando fu ripreso in casa dopo la scappatella con Ducati.

Questo non significa però che Rossi sia stato messo alla porta. Potrebbe essere stato informato sui piani di Iwata e fatto buon viso a cattivo gioco. È lui stesso il primo a sapere che a 40 anni suonati non può più rappresentare il futuro di un’azienda e che, forse per la prima volta nella sua carriera, per continuare a correre dovrà accettare dei compromessi.

Quello che gli ha chiesto la Yamaha è di fare un passo indietro e di entrare nel team satellite. La contropartita sarebbe quella di potere formare una squadra con il fratello Luca Marini, oppure con l’allievo Franco Morbidelli.

Per il Dottore sarebbe una strada per continuare, ma spostandosi leggermente dai riflettori. Petronas non potrebbe chiedere di meglio, perché l’impatto mediatico di averlo in squadra compenserebbe abbondantemente la perdita del gioiello Quartararo.

Per la prima volta, però, Rossi ha subito il mercato ed è un segno che i tempi sono cambiati. Neanche le leggende sono eterne.

 

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