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SBK, Razgatlıoğlu: "In Turchia adesso i poliziotti usano le Yamaha"

"E' stato grazie al lavoro di Sofuoğlu, adesso fa politica. I test? Molto contento, la Yamaha gira molto meglio della Kawasaki e senza la bandiera rossa sarei stato davanti"

SBK: Razgatlıoğlu: "In Turchia adesso i poliziotti usano le Yamaha"

Toprak Razgatlıoğlu ha lasciato Jerez con un bel sorriso stampato sul volto. Si era già abbondantemente capito che il passaggio in sella alla Yamaha R1 non avrebbe assolutamente rappresentato un problema per il pilota turco, ma la seconda posizione conquistata al termine dei test e soprattutto la padronanza messa in luce da parte di Toprak per tutta la sessione di test, lascia intuire che nel 2020 sia da inserire nella ristretta rosa dei candidati almeno al podio iridato.

Oggi è stato infatti piegato da Jonathan Rea, ma basta guardarlo negli occhi al termine della giornata per comprendere che tra Toprak e la R1 sia già scattata la scintilla. Sempre abbastanza taciturno, il turco si è anche lanciato nel raccontare un simpatico aneddoto che riguarda il suo manager Kenan Sofuoğlu e le nuove moto in dotazione alla polizia in Turchia.

"Si, è vero. Kenan ha fatto in modo che tutti i poliziotti turchi adesso debbano usare moto della Yamaha. Prima usavano BMW, adesso hanno cambiato in Yamaha. Un ottimo affare per Kenan e per la Yamaha. Non è facile che un corpo di polizia cambi così le moto, invece in Turchia è andata così. So che Kenan ha parlato al parlamento e dopo c’è stato questo cambiamento. Lui ha una carica importante in politica, non conosce precisamente la qualifica, ma ha una carica di rilievo".

E invece parlando della tua di Yamaha, come è andato questo test?

"Per me oggi sono stato davvero sfortunato, perché quando ho messo per l’ultima volta le gomme nuove per l’asciutto, ha iniziato a piovigginare. Quindi ho preferito fermarmi ed aspettare e quando poi sono ripartito, c’è stata la bandiera rossa per colpa di Alex Lowes. Dopo ha iniziato a piovere forte, quindi. Di solito quando metto la gomma nuova il tempio viene sempre, quindi sono tranquillo. So come sarebbe potuta andare".

Insomma è già amore con la R1.

"Mi piace la Yamaha perché ha un’ottima guidabilità, è davvero ottima in curva. La Kawasaki era più pesante, questa invece è molto più facile da far curvare. Sto ancora imparando, per me la moto è nuova come anche il team, ma va tutto bene, perché ogni giro mi sento meglio perché imparo sempre di più a conoscere la mia moto. Kawasaki e Yamaha hanno due caratteri molto diversi, e sono felice per i tempi segnati. Già ieri ero felice, anche sul bagnato. In quelle condizioni non sono mai stato veloce con la Kawasaki, spesso ho preso anche tre secondi al giro. Con la R1 mi sento molto meglio sul bagnato, sento meglio il grip disponibile e posso spingere di più, quindi vengono fuori ottimi tempi. Sono felice di questo test, adesso vediamo come va a Portimao".

Adesso sei in un team ufficiale. In cosa senti davvero un cambiamento rispetto al passato?

"Per me è cambiata molto la pressione che c’è, perché questa è la prima volta che corro in un team ufficiale. Per cinque anni ho corso con Puccetti Racing e correvo da solo, senza compagni di team. Adesso sono in un team ufficiale molto importante, ho un compagno di squadra molto veloce, la moto è ottima. Con Michael sono pronto a combattere in pista, ma fuori dalla pista siamo amici, lo siamo sempre stati. Non ci sono problemi tra di noi. Non so se la pressione maggiore che sento correndo in un team ufficiale possa essere un bene o un male a lungo termine. Penso che a volte lo sarà, mentre altre non lo sarà".

Che obiettivi ti sei posto per Phillip Island?

"Mi piacerebbe lottare per il podio a Phillip Island. Ne ho parlato con Kenan, sarebbe importante partire con un bel podio in Australia per iniziare bene la stagione. Se riuscirò a farlo, credo che potrò lottare tutta la stagione per il podio. Penso che sarà difficile, ma ci proverò. Penso che sia possibile fare risultati migliori quest’anno rispetto all’anno scorso, che è stata un’ottima stagione per me. Questo è un grande team ufficiale, mentre Puccetti Racing è un’ottima squadra privata". 

Come sta andando con il tuo nuovo compagno di squadra?

"Mi piace molto Van Der Mark. Come ho detto, dentro la pista abbiamo lottato sempre ma fuori siamo sempre rimasti amici. Per me è importante avere un compagno veloce come lui in squadra, perché la sua velocità mi costringe a spingere per migliorarmi. E’ un circolo virtuoso, ci miglioriamo a vicenda e secondo me è una cosa molto importante per il Team. Ma la stagione non è ancora iniziata, quindi vediamo come andrà". 

Audio raccolto da Riccardo Guglielmetti

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