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SBK, Ecco cosa troveranno ai test di Jerez Davies e Redding

Parla Serafino Foti: "Davies ha uno stile particolare, che nel gergo definiamo stop and go, basato sulle ripartenze e le staccate, mentre Redding si avvicina forse più a quello di Alvaro Bautista.

SBK: Ecco cosa troveranno ai test di Jerez Davies e Redding

Un secondo e 69 millesimi, è questo il distacco rifilato da Johnny Rea a Scott Redding in occasione dei test di Jerez dello scorso novembre. Il pilota britannico sta iniziando a cucirsi su misura la Panigale V4 e mercoledì prossimo, sempre sull’asfalto spagnolo, proseguirà il proprio cammino. Non manca la curiosità per vedere nuovamente Scott in azione con la Rossa in quello che è il percorso che lo accompagnerà al round inaugurale di Phillip Island, in programma a fine febbraio.

A tal proposito abbiamo intercettato Serafino Foti per capire cosa ci sarà di nuovo nel box Aruba in Spagna: “Il nostro programma di sviluppo sta proseguendo e a Jerez avremo degli aggiornamenti che riguardano tutte le aree della moto – ha esordito il team manager – cito il telaio, così come il motore e ovviamente l’elettronica. Ci sarà tanto materiale da valutare e provare, in modo da migliorare quelle parti dove ancora fatichiamo”.

Lo scorso anno, uno degli aspetti su cui Alvaro Bautista aveva puntato il dito a stagione era il telaio della V4. In più occasione il numero 19 affermò di faticare soprattutto nei cambi di direzione e nelle curve, tanto che diventava difficile sorpassare: “Alvaro vinse ben sedici gare con la V4 – precisa sorridendo Foti – su quell’area ci stiamo concentrando, ma lo stesso discorso vale anche per tutte le altre della Ducati. Il nostro obiettivo sarà quello di mettere assieme il pacchetto migliore per cercare di essere competitivi, con Chaz e Scott”.

Il pilota britannico è senza dubbio tra i più attesi in una stagione all’insegna delle novità per Ducati: “Scott è un grande professionista e sta lavorando con meticolosità – ha puntualizzato Serafino - abbiamo avuto modo di iniziarlo a conoscere e lui si sta impegnando al massimo, sfruttando quelle che sono le conoscenze"

C’è da capire poi che tipo di stile utilizzerà per cavalcare la V4 dopo le esperienze in MotoGP e nel BSB: “Al momento devo dire che Chaz ha uno stile particolare, che nel gergo si chiama stop and go, basato sulle ripartenze e le staccate, mentre Scott si avvicina forse più a quello di Alvaro. Arrivando da categorie come la Moto2, il suo è uno stile più rotondo". Oltre allo stile c’è poi il discorso legato all’elettronica: “Scott ha utilizzato l’elettronica fino a prima del debutto nel BSB, cito ad esempio la MotoGP – ha ricordato Foti - è un pilota che sa benissimo come utilizzarla e mostrerà il proprio valore”.  

A Jerez il sipario si alzerà nella giornata di mercoledì e il punto da cui ripartire è quel secondo incassato a fine novembre: “Non siamo ancora a livello di dove vorremmo essere e credo che ciò sia normale – ha concluso Foti - penso che attualmente sia al 70-80%. Il fatto è che nei test è sempre complicato decifrare il lavoro di ogni squadra, dato che poi i valori emergeranno soltanto a inizio stagione”.

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