Tu sei qui

MotoGP, Biaggi: "Per l’Aprilia ci sono sempre, ma non proveró a Sepang”

VIDEO - Max è stato intervistato al MBE da Giovani Di Pillo: “Per Marquez il 2020 sarà difficile, è l’anno di Quartararo e Vinales. Io MotoGP legend? Non ci speravo più”

Iscriviti al nostro canale YouTube

Share


Max Biaggi si è ritirato dalla carriera di pilota nel 2012, dopo aver conquistato con l'Aprilia in SBK il sesto titolo iridato della sua carriera. Sono passato ormai 8 anni e per quanto ogni tanto a Max sia venuta voglia di correre veloce, i tempi da pilota professionista sono lontani. Eppure in questo periodo il buon Massimiliano è realmente al centro delle attenzioni degli appassionati di tutto il mondo quasi quanto accadeva mentre era ancora un pilota in attività ed aspirava ad ampliare il suo ricchissimo palmares.

Da poco ha incassato la soddisfazione di essere staro scelto da Dorna per entrare nel ristretto cerchio delle MotoGP Legends.
 

A Novembre era stato invece insignito dalla FIM con un premio analogo, diventando FIM Legends assieme a Joel Robert per il motocross e Juha Salminem per l'enduro. Ma le emozioni non sono finite qui per Max, che dopo essere volato a Sepang per svolgere un evento con Aprilia in sella alla RSV4 X, è stato più volte accostato al possibile ruolo di tester che definiremmo 'aggiunto' per mettere alla frusta la nuova RS-GP.

A Noale hanno infatti dovuto fronteggiare la grande problematica relativa a Iannone, e Max non ha mai nascosto la sua voglia di mettersi in gioco per fare la sua parte e magari riuscire a dare qualche indicazione utile agli ingegneri Aprilia.

Presente al Motor Bike Expo di Verona, Max ha rilasciato una interessante intervista a Giovanni Di Pillo, che l'ha stuzzicato su tantissimi argomenti.

Il primo è stato ovviamente la conferma dell'essere diventato una MotoGP Legends, una soddisfazione non da poco.

"Non so se è un buon segno, sto invecchiando troppo. E’ una bella consacrazione, una cosa che aspettavo da tempo. Onestamente non ci speravo più, sono passati un po’ di anni. Non corro in MotoGP da 15 anni, mica poco. Certo ho vinto anche due titoli in SBK, quindi quanti sono in totale? Sei mi sembra..tra un po’ mi dimentico!".

Di PIllo ha voluto ricordare una perla della carriera di Biaggi, ovvero quel magnifico debutto in 500 a Suzuka nel 1998. Un episodio che ovviamente è rimasto nel cuore di Max.

"Con Kenamoto eravamo privati, ma abbiamo dato spettacolo. Combattevo con Doohan, è stato un periodo bello della mia carriera. Poi vicino a me avevo un maestro come Kanemoto. Magari i più giovani di oggi non se lo ricordano, ma per noi all’epoca era un guru. Un super appassionato, uno che sperimentava qualsiasi cosa pur di dare una moto vincente al proprio pilota".

Ma ovviamente la curiosità è tutta per l'ipotesi di vederlo in sella a Sepang, e Max ha tenuto a bada qualsiasi voce, pur facendo intendere di essere più che disponibile qualora ce ne fosse bisogno.

"Che io sappia non torno in sella nei test MotoGP. Però mi diverto quando è richiesta la mia presenza, quando Aprilia mi chiama. Anche solo per divertimento per Aprilia ci sono sempre. Per me andare in moto resta la cosa più bella del mondo, come lo è per tutti gli appassionati".

Biaggi si è anche sbilanciato sul potenziale del nuovo motore Aprilia V90, che sembra essere davvero interessante. 

"Il V4 di Aprilia dovrebbe avere delle buone potenzialità. E’ un buon segno, perché quando un motore nasce bene è un’ottima cosa. I progetti sono sempre relativi, la realtà poi è diversa. Le potenzialità sono buone. Ci sono i test a Sepang e sarà interessante perché ci sono alcuni piloti che faranno sia lo shake down che i test con gli ufficiali, come Alex Marquez e altri. Si porteranno avanti con il lavoro, sarà interessante". 

Max ha anche risposto alle domande riguardo il presente della MotoGP, offrendo il suo punto di vista su quelli che saranno le dinamiche della stagione 2020.

"Questa è l’era di Marquez in MotoGP. Con la Honda sono un’accoppiata tremendamente forte, a scalzarlo potrà provarci una Yamaha. Si deve capire se Quartararo farà quello scatto che gli serve. Il debutto è stato incredibile, ma si deve vedere come andrà alla seconda stagione, sarà dura per lui. Poi si dovrà anche capire Vinales come andrà, vuole confermarsi prima guida della Yamaha. Rossi poi di certo non starà lì a guardare gli altri. Io non credo che Marc avrà vita troppo facile. La Ducati ci sarà lì al top e poi anche noi di Aprilia vogliamo avvicinarci. Lottare per vincere, non è ancora possibile per noi. Ma vogliamo fare dei passi in avanti e credo che stiamo arrivando".

Il 2020 sarà importante anche per la squadra di Biaggi in Moto3, che quest'anno ha deciso di puntare su Romano Fenati.

"Fenati ha del potenziale, ha vinto già più di tutti in Moto3. Vero che ancora è nella categoria di ingresso, perché non ha avuto l’opportunità di fare un passaggio definitivo in Moto2. Secondo me con noi potrebbe lottare per la vittoria, magari fare un mondiale sullo stesso livello di Canet nel 2019. Sarebbe importante per lui per rilanciarsi. Noi siamo un team che vuole un pilota veloce, la moto c’è. Secondo me sarà più veloce rispetto alla scorsa stagione". 

Articoli che potrebbero interessarti