Scott Redding l'anno passato è approdato nel British Superbike dopo cinque stagioni in MotoGP, vincendo all'esordio. Ma non è stata una passeggiata.
Dopo 27 gare Redding ha infatti preceduto di soli cinque punti il suo compagno di squadra Ducati Josh Brookes vincendo un totale di 11 gare a Donington Park, Knockhill, Snetterton, Oulton Park e Assen.
Ora, tornato pilota ufficiale, ancorché in Superbike, nel team Ducati-Aruba al fianco di Chaz Davies, ha rivelato che il 2019 per lui non è stato affatto facile.
"Sapevo che non avrei vinto il campionato con due dita nel naso - ha raccontato a Speedweek - I circuiti del BSB sono molto diversi da quelli del mondiale e le moto sono prive di aiuti elettronici. Sapevo di poter dominare sulle piste che conoscevo, ma su circuiti come Cadwell o Oulton Park mi sono reso conto che il livello del BSB è alto. Spesso non sapevo come affrontare alcune curve e quasi ogni fine settimana mi sono cagato addosso dalla paura. Avevo bisogno di tempo per adattarmi. Sulle piste note è stato il contrario. La mia fortuna è stata quella di imparare in fretta. E andare più veloce su una pista corta è più facile che su una lunga. Il mio più grande rivale è stato Josh Brookes, ma sulle piste lunghe non riusciva a starmi dietro. Tanto di cappello a tutti i piloti, comunque, so quanto tutti hanno lavorato sodo".