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MotoGP, Puig: "La caduta di Alex Marquez? Gli ho detto di non preoccuparsi"

 "Ha saputo rialzarsi e continuare il lavoro, sta cercando di cucirsi la Honda addosso. Il prossimo anno lavorerà con la squadra che era di Lorenzo"

MotoGP: Puig:

La settimana che si è da poco conclusa non è stata facile per Alberto Puig. In molti possono pensare che tutto ciò sia dovuto alle faccende di mercato riguardanti il sostituto di Jorge Lorenzo, invece: “Sono stato in America in Ospedale. Per me è stata una settimana molto impegnativa e mi sento distrutto”.

Taglia corto il team manager Honda, che preferisce parlare del debutto di Alex in MotoGP.

“La prima giornata con la MotoGP è sempre difficile – ha esordito Alberto - ogni caduta è sempre inaspettata, ma Alex ha saputo riprendere il proprio lavoro. Gli ho detto di non preoccuparsi, anche se ha perso un po' di tempo. È tornato in sella alla moto, mostrando dei progressi e sono convinto che domani saprà fare meglio. Credo che Alex passo dopo passo stia conoscendo sempre più la moto”

Non manca quindi la curiosità nel vederlo nuovamente in azione mercoledì.

“Credo che Alex sia felice di questa avventura. Ovviamente ha bisogno di prendere le giuste misure sulla moto, nonostante le sue dimensioni fisiche. Lui è alto, mentre in passato eravamo abituati con Pedrosa che era più basso”

Per certi versi fa strano dover lavorare con due fratelli, anche se Puig non è dello stesso avviso.

Gli ho detto che li vedo come due piloti e non fratelli. Alex lavorerà con il team di Lorenzo dello scorso anno, con Ramon Aurin come capotecnico, dato che questa era una mia idea. Volevo mantenere lo stesso team di lavoro, che nella scorsa stagione ha fatto bene”.

A Valencia abbiamo avuto modo di vedere tante novità in questa prima giornata, specialmente in casa KTM con il nuovo telaio.

 “Non ho avuto modo di vedere le altre moto – ha concluso Puigi - di sicuro la KTM sta lavorando molto per sviluppare la propria moto ed essere competitiva”.

L'ultima battuta riguarda quando Alex proverà la Honda versione 2020.

"Quello ancora non lo sappiamo, dobbiamo ancora vedere e capire bene quali sono stati i danni sulla moto odierna".

Audio raccolto da Paolo Scalera

 

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