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MotoGP, Crutchlow: “Lorenzo sulla Yamaha è stato come Marquez sulla Honda”

"Io credo che anche con Honda ce l’avrebbe potuta fare, non so quando. Ma il modo in cui guida è speciale. Il futuro al momento non mi interessa, devo solo finire bene la stagione e continuare con il lavoro di sviluppo della moto"

MotoGP: Crutchlow: “Lorenzo sulla Yamaha è stato come Marquez sulla Honda”

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La stagione sta per finire a Valencia ma a fare da padrone in questo ultimo weekend di gare non sono la classifica o i preparativi per il 2020 ma la notizia shock del ritiro di Jorge Lorenzo comunicata oggi in una conferenza stampa straordinaria. Come tutti, anche Cal Crutchlow ha dovuto mettere da parte momentaneamente la pista per dedicarsi alle domande sul ritiro di Lorenzo. 

Cosa ne pensi?

“Oggi è una giornata triste per questo sport - ha detto Crutchlow - un 5 volte campione del mondo si ritira e non è una cosa bella. Tutti in questo ambiente lo ammiriamo e sappiamo che è stato un grande campione ed un gran professionista”. 

Lorenzo è stato un punto di riferimento per il motomondiale in questi anni. 

“La sua carriera è stata diversa rispetto a quella di chiunque altro, è una persona che non puoi non notare in pista come nel paddock. Oggi è stato uno shock, anche se molti lo avevano dato per finito ancora prima che iniziasse con Honda”. 

Ma secondo te ce l’avrebbe fatta?

“Io credo che ce l’avrebbe potuta fare, non so quando ma il modo in cui guida e anche come frena la moto è speciale. Anche io ho avuto dei problemi lo scorso anno ma la mia voglia di guidare è al massimo, alcuni prendono le cadute in un modo altri in un altro”. 

Come per esempio Zarco.

“Si, Johann è un esempio. Mentalmente soffriva molto la situazione in KTM e ha scelto di smettere con quel team”. 

Cosa ti ha stupito di Lorenzo negli anni?

“Lui frena davvero molto tardi, so che non sembra ma è così. Quando era in Yamaha sopratutto, su quella moto lui era come Marquez con la Honda, tutto l’assetto della moto era perfetto, tutto funzionava al meglio per il suo stile, lui non doveva cambiare molto”. 

Hai potuto imparare qualcosa da lui in questo anno in Honda o nelle stagioni passate guardandolo un po’ più da lontano?

“E’ stato difficile imparare qualcosa da lui perchè nel box non è uno di quelli che chiedono grandi soluzioni tecniche. E’ pazzesco come lui riesca a rimanere concentrato giro dopo giro, anche quest’anno nelle difficoltà faceva tempi sempre simili ed in Yamaha questa cosa era ancor più estrema”. 

Cosa ha fatto scegliere il ritiro a Jorge?

“Credo che a fare la differenza quest’anno siano stati gli infortuni ed è molto triste. Si vede che non era abituato a cadere così tanto in così poco tempo, non so perchè sia successo con la Honda ma se ha preso la decisione di ritirarsi si vede che è stato troppo per lui”. 

Sembra che tra te e Zarco ci sia il nuovo pilota ufficiale Honda per il 2020. Hai già avuto qualche avvisaglia?

“Questo è un weekend normale per me, il futuro non è un affar mio anche perchè ho già un contratto. Io continuerò a fare il mio lavoro e per ora non c’è nulla di più. La situazione è completamente cambiata rispetto ad una settimana fa, Zarco è un buon pilota, tra i migliori del campionato e deve essere fiero di come ha guidato la Honda nelle ultime due gare. Non andrò contro di lui in questo fine settimana”. 

Non dovesse concretizzarsi il tuo passaggio in HRC potresti mollare già dalla prossima stagione?

“Al momento sono molto contento di lavorare con Honda, sto cercando di aiutare nello sviluppo della moto e del motore. Abbiamo tanta potenza ma potremmo averne ancora di più rendendo anche più facile gestire le varie situazioni di gara. Ci sono cose che vanno e cose che non vanno, dobbiamo continuare a lavorare su quello”. 

Audio raccolto da Matteo Aglio

 

 

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