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SBK, Honda lancia la sfida a Ducati in Superbike e dai concessionari

La Honda non vuole solo vincere, ma anche vendere. L' 'ex' Alvaro Bautista dopo 11 vittorie con la Panigale è chiamato a confermarsi anche con la CBR 1000 RR-R. Missione possibile o impossibile?

SBK: Honda lancia la sfida a Ducati in Superbike e dai concessionari

Lo scontro è solo rimandato. Ducati contro Honda. Se infatti la Panigale V4 scenderà in pista già domani ad Aragon con Scott Redding alla guida, per la nuova CBR 1000 RR-R dovremo attendere un po' di più, visto che HRC ha deciso di continuare ad affilare la nuova arma lontano da occhi indiscreti.

Non c'è alcun dubbio infatti che Alvaro Bautista, passato da una rossa all'altra, avrà voglia di riscatto per cercare di riprendersi ciò che all'inizio dell'anno sembrava suo e che poi gli è incredibilmente sfuggito: il titolo iridato della Superbike.

Sarà una sfida...triangolare quella del mondiale delle derivate di serie 2020, perché non possiamo dimenticare che la vera coppia da battere rimane quella composta da Johnny Rea e dalla sua Kawasaki, ma è indubbio che gli occhi degli appassionati che tifano ciò che comperano saranno puntati sulla bionda chioma di Alvaro, vera e propria sorpresa, in positivo ed in negativo, della stagione appena conclusasi.

Se però da Kawasaki e Ducati sappiamo già cosa attenderci visti i risultati di quest'anno - 11 vittorie a testa per la Rossa e la Verdona (senza contare le sprint race N.d.R.)- è indubbio che la nuova e attesissima CBR sia una moto interamente da scoprire.

I numeri della versione di serie, presentata ad Eicma, sono impressionanti - 217 cv sono un risultato ragguardevole visto che parliamo di un motore di un litro di cilindrata non anabolizzato a 1100 cc - ma il vero giudice come sempre sarà la pista.

Sotto la lenta di ingrandimento, però, non ci sarà solo lei, la CBR 1000 con una 'R' in più, ma anche Bautista che ad una prima metà di campionato folgorante ha fatto seguire una seconda metà decisamente al di sotto delle aspettative, tanto da far sorgere il dubbio che la Panigale, inizialmente tacciata di essere una MotoGP sotto mentite spoglie, non sia in realtà una moto così facile da gestire. Come peraltro le prestazioni di Chaz Davies farebbero pensare.

Ma chi rischia di più fra l'uomo e la sua (nuova) moto?

Perché se è vero che il progetto della nuova Honda presentata ad Eicma è completamente nuovo, Alvaro dovrà confermarsi un pilota di riferimento, sia dal punto di vista dello sviluppo che delle prestazioni.

Terrà fede alle aspettative? La curiosità è tanta anche perché se in MotoGP nel 2020 non ci saranno cambi di casacca e si attende ancora qualcuno in grado di sfidare su base settimanale Marc Marquez, in Superbike il confronto rispetto al recente passato sarà immediato.

E Bautista dovrà vedersela sia con Rea e la sua Kawasaki, ma anche con il suo sostituto in ducati, Scott Redding. Una sfida nella sfida.


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