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Gillen: "In MV l'elettronica è come la CIA, c'è senza farsi notare"

Il direttore tecnico di MV Agusta ci spiega le novità per il 2020. "La frizione SCS è creata per aumentare le prestazioni e la facilità d'uso. La Rush 1000? Ha tutto".

EICMA: Gillen: "In MV l'elettronica è come la CIA, c'è senza farsi notare"

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MV Agusta, ancora una volta, ha fatto battere i cuori degli appassionati e per questo 2019 a portato a EICMA tante novità. Alcune cose le avevamo già viste negli scorsi mesi ma il Salone di Milano è stata la giusta occasione per provare ad approfondire e mostrare al grande pubblico i nuovi prodotti e le innovazioni. Così, abbiamo fatto visita a Brian Gillen, direttore tecnico di MV presente a EICMA, per una chiacchierata molto informale sulle novità della Casa di Varese e sul mondo dei motori. 

La frizione SCS: "Prestazioni e comodità"

Non è una grande novità (ne avevamo parlato qui) ma la frizione SCS di MV ha destato la curiosità di molti visitatori a EICMA. 

"La nostra azienda - ha detto Gillen - non è solo tecnologia. La nostra filosofia è avere una tecnologia che porti un beneficio a chi compra le nostre moto. Per questo abbiamo pensato alla SCS, che è l’unione tra la sportività e la comodità d’uso”. 

In cosa consiste questa SCS?

“In pratica è una frizione automatica ed è l’acronimo di “Smart Clutch System”. Questo sistema nasce perchè sebbene la tecnologia porti sempre più all’estremo le prestazioni noi vogliamo far si che i nostri utenti non siano in difficoltà quando guidano una moto. I due pilastri di questo sistema sono performance e facilità d’uso”. 

Come funziona questo sistema e quali sono i suoi benefici?

"Il nostro sistema è sia meccanico che elettronico e gestisce la richiesta di coppia. Dal punto di vista delle prestazioni pure, questo sistema permette ad una MV Turismo Veloce (che pesa 210kg) di andare da 0 a 100km/h in 3,2sec contro i 2,9sec di una moto da SBK. Per quanto riguarda la facilità e la comodità d’uso è lampante il beneficio in tutte le condizioni: nel traffico delle città, sui tornanti di montagna. Ora ci si concentra solo sulla strada”. 

E i contro?

"Mi viene da dire che non ce ne siano. Quando abbiamo pensato di produrre una cosa del genere abbiamo anche dato uno sguardo ai nostri concorrenti, Honda, per esempio, ha un sistema di doppia frizione che però porta 10kg in più alla moto, il nostro SCS solo 36 grammi in più rispetto ad una frizione normale”. 

Su che moto lo avete montato?

"Per ora sulla Turismo Veloce, sulla Brutale RR e sulla Dragster RR”. 

La Rush 1000: "Perchè no?!"

E’ stata una delle moto più fotografate di EICMA per le sue linee aggressive e le specifiche tecniche monstre. La nuova Rush 1000 di casa MV prende spunto dalla Brutale 1000RR ma è una moto completamente diversa e indirizzata ad un altro bacino d’utenza. 

“Perchè Rush? Beh, perchè no? La Rush è l’espressione della capacità di MV di costruire delle moto cattivissime alla vista e pazzesche dal punto di vista tecnico - ha detto Brian - Il motore è un 208CV, che con il kit di scarico passano a 212CV. Il coperchio della ruota posteriore aiuta l’aerodinamica e grazie ai fori non da problemi al raffreddamento del freno. Abbiamo i fari a Full Led con la funzione di cornering che seguono la curva”. 

Per quanto riguarda l’elettronica invece?

“C’è una piattaforma inerziale a 6 assi e per quanto riguarda la gestione dell’impennata la nostra filosofia è ben diversa rispetto ai concorrenti dove si ha la sensazione di avere un anteriore che è una palla da basket. Noi, invece, vogliamo che l’elettronica non si noti e che al cliente sembra di guidare una moto che funziona talmente bene da non avere bisogno di elettronica quando in realtà questa sta gestendo tutto. Lo stesso discorso c’è per il controllo di trazione, molte moto, e anche alcune nostre in passato, sembrano delle scarburate, noi facciamo un altro tipo di lavoro facendo lavorare il sistema IMU a 6 assi”. 

Quindi una filosofia di elettronica nascosta. 

“Assolutamente, vogliamo che la nostra elettronica sia come la CIA, ovvero essere ovunque ma senza che nessuno lo sappia”

Sulla Rush anche delle appendici aerodinamiche, come le avete pensate?

“Le ali sono le stesse della Brutale che portano 7kg di deporanza a 250km/h, sono in carbonio come tutto il resto della carrozzeria, tranne il serbatoio ovviamente”. 

Il prezzo?

“La Rush 1000 con tutto ciò che abbiamo detto sull’elettronica, l’ABS e il controllo del posteriore che aiuta la stabilità in frenata. Praticamente ha tutto".

Superveloce: "Un neoclassico che ti fa sentire bello"

Una delle novità MV è stata la Superveloce, una moto dalle linee sinuose con caratteristiche tecniche ben precise. E' presente nella versione Oro e in quella base. Cosa cambia?

“Si, abbiamo due versioni. La Oro è una serie limitata e abbiamo già venduto quasi tutte le unit disponibili. In più rispetto alla classica ha  i cerchi in raggi, lo scarico aperto a 3 uscite, tutta la carrozzeria in carbonio e la fascia in cuoio sul serbatoio”. 

Per quanto riguarda la versione base, invece, cosa puoi dirci? Qual’è l’anima di questa moto?

“E’ un neoclassico - ha detto Gillian - La base meccanica è quella di una F3 800 ma in realtà è un restyling. Il look è più stilizzato pur avendo le prestazioni di una supersportiva, quando vai in giro con una moto del genere ti senti bello, non c’è nemmeno una vite di fissaggio. Erano 10 anni che in MV stavamo lavorando, con Adrian Morton il direttore del design, ad una moto del genere con un look retrò”.

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