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MotoGP, Rossi: "Bello lottare con Dovizioso, fra vecchietti c'è fair play"

"Contro la Ducati in rettilineo non c'è nulla da fare. Ho perso il podio alla prima curva, sarei potuto restare con Marquez"

MotoGP: Rossi: "Bello lottare con Dovizioso, fra vecchietti c'è fair play"

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Fra un 3° e un 4° posto c’è una bella differenza. Ho fatto di tutto per passare Dovi, ma non ci sono riuscito”. Il duello fra Valentino e Andrea è stato l’unico episodio che ha regalato qualche brivido in un Gran Premio dominato dal monologo di Vinales. I due italiani hanno vivacizzato il finale di gara, anche se alla fine nel confronto tra la potenza di Ducati e la guidabilità della Yamaha non c’è stata storia.

In curva ero più veloce del Dovi, ma lui faceva la differenza in accelerazione e in curva - racconta Rossi - Ci ho provato in tutti i modi, ma non c’è stato nulla da fare”.

Neppure in frenata?

“Anche lì Andrea era forte e poi io in fondo ai rettilinei arrivavo troppo lontano da lui. Sono riuscito a passarlo ma poi lui mi rispondeva sul dritto. Purtroppo finisce così quando lotti con moto superiori in rettilineo, non puoi superarle in curva”.

Dovizioso ha detto che è stato bello lottare con te, perché sei aggressivo ma non pazzo.

Anche a me piace duellare con lui, anche se mi dà più gusto quando lo batto (ride). In un certo senso siamo simili, perché siamo corretti, a volte anche troppo. Forse perché siamo vecchi, i piloti giovani sono più aggressivi. Fino a qualche tempo fa si cercava di superare l’avversario senza dargli troppo fastidio, ora sembra che se ci riesci è ancora meglio”.

A inizio gara sembrava avere il passo per seguire Marquez.

Ho perso il podio alla prima curva. Sono partito bene, ma quando ho messo terza e quarta marcia mi hanno superato le Ducati di Miller e Andrea, poi è entrato Petrucci e mi ha portato un po’ largo e in quel momento è passato Marquez. Penso che avrei potuto tenere il passo di Marc e forse lui mi avrebbe un po’ tirato in rettilineo, ma alla seconda curva ero 9°. Sono riuscito a recuperare in fretta, ma ormai il treno era perso. Avrei dovuto passare Andrea nei primi giri, ma non ci sono riuscito”.

Difficile con la differenza in velocità massima fra le due moto, è la più grande di sempre come ha detto Dovizioso?

Devo ammettere di sì. Bisogna ricordare che arriviamo da due anni in cui c’è stata molta confusione, Yamaha non seguiva una direzione chiara. Dovevamo migliorare la velocità massima e invece la M1 va più piano dell’anno scorso. Ora si sta lavorando nel modo giusto e non dovrebbe essere difficile tornare almeno ai livelli di un anno fa. La Yamaha non sarà mai la Ducati, ma se riuscissimo anche solo a dimezzare questa differenza andrebbe già tutto meglio.

La strategia di Vinales, quella di andare in fuga, è la migliore in questo momento?

Assolutamente, perché con la strada libera puoi fare le tue traiettorie e sfruttare la velocità che ha la M1 in curva. Sono contento per la vittoria di Maverick, con cui ho un bel rapporto, anche per la sua squadra. Sicuramente per me è uno stimolo”.

Nonostante il podio sfumato, è stato un fine settimana positivo?

“Certo, sono contento di questa gara, soprattutto se considero i risultati deludenti degli ultimi gran premi. Mi sarebbe veramente piaciuto salire sul podio, ma sono stato competitivo e ho anche fatto il nuovo record della pista in gara. Ho avuto molto meno problemi di consumo della gomma posteriore e mi sono divertito”.

È un buon segnale?

Questa è una pista che si adatta bene alla M1 essendoci tante curve veloci, ma è anche la più dura dell’anno per il fisico e mi sono trovato bene”.

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