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MotoGP, Lorenzo: "Parlare con gli ingegneri Honda qui? Sanno già tutto"

"I miei problemi qui sono gli stessi che su altre piste. Peccato per il meteo, ci sono state le condizioni in cui io soffro di più in assoluto. Confido nel warmup"

MotoGP: Lorenzo: "Parlare con gli ingegneri Honda qui? Sanno già tutto"

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Jorge Lorenzo continua a collezionare risultati che non dovrebbero neanche lontanamente sfiorare i pensieri di un pilota che sul casco porta orgoglioso la scritta: "Non sono un grande pilota, sono un campione". Un campione che però continua a faticare terribilmente in sella alla stessa Honda che permette al suo compagno di squadra di inanellare pole e vittorie in una serie virtuosa ed inattaccabile.

Jorge domani scatterà dalla 19a casella sulla griglia di partenza, in una zona dello schieramento che si addice davvero malissimo al suo incredibile palmares, ma ce ultimamente sta frequentando con preoccupante assiduità. Il tutto condito poi da un distacco in qualifica nei confronti del più che ingombrante compagno di squadra che oggi ha sfiorato nuovamente i tre secondi. Nella moderna MotoGP si parla di un'era geologica.

Tanti si domandano come faccia Lorenzo ad andare avanti ad ogni GP, nella consapevolezza di essere condannato a vivere una sorta di incubo dal quale non riesce a svegliarsi. Eppure Jorge continua ad essere regolarmente in pista e continua a dimostrare, almeno a parole, di voler fare qualcosa per cambiare la situazione. Nelle sue dichiarazioni successive alle qualifiche di oggi, Jorge si è però lasciato sfuggire una frase non troppo sibillina pronunciata all'indirizzo di chi sta vivendo lo stesso incubo in un ruolo diverso, ovvero gli ingegneri HRC.

Quando un giornalista spagnolo gli ha chiesto se avesse sfruttato l'occasione di essere qui nel GP di casa della Honda per parlare con gli ingegneri HRC e tentare di trovare assieme qualche soluzione, la sua risposta è stata davvero molto esplicita.

"Non ho avuto occasioni particolari qui in Giappone di parlare con gli ingegneri giapponesi, perché qui non ci sono persone diverse dal solito e soprattutto i miei problemi sono gli stessi che su altre piste. Sanno bene come mi sento in sella".

Una frase che disegna probabilmente meglio di qualsiasi altra considerazione lo scenario che sta vivendo attualmente il cinque volte campione del mondo in Honda, un rapporto logoro che tutti trovano difficile possa protrarsi fino alla naturale conclusione del loro contratto.

Passando a parlare dell'andamento del fine settimana fino a questo momento, Jorge ha manifestato un lieve ottimismo.

"Non siamo stati molto fortunati con il meteo, perché sicuramente con una giornata in più sull’asciutto avrei avuto più possibilità di trovare buone sensazioni sull’asciutto. Spero che il warmup possa essere asciutto per dimostrare con i risultati la progressione che io sto vedendo anche su questa pista ed in generale".

Partire 19° non aiuterà domani.

"Partiamo lontani in griglia e questo non è il massimo, però come ho detto ho alcune idee che voglio sperimentare nel warmup. Quanto sarò competitivo dipenderà molto da quanto sarò in grado di migliorare nel warmup. Se resteremo su questo livello, quello della FP2, oppure se riusciremo a trovare quei due o tre decimi che possono davvero fare la differenza per il risultato finale della gara".

Avevi detto di confidare molto in Motegi per fare dei passi in avanti. Ci sono anche altre piste su cui pensi di poter fare qualcosa di buono fino a fine anno?

"Questa è la pista su cui mi aspettavo di poter migliorare di più, come ho detto varie volte in questi giorni. Le caratteristiche del circuito sono adatte a me. Siamo stati solo sfortunati con il meteo. In Australia anche secondo me dipenderà molto dalle condizioni meteo, perché lì quando c’è molto vento diventa davvero difficile. Ultimamente poi non sono stato forte a Phillip Island, mentre in Malesia mi sono trovato bene. Penso che le mie migliori opportunità di fare delle belle gare prima di fine stagione siano proprio domani ed a Sepang". 

Qui ci si è messa la pioggia a rovinare il piano di lavoro rendendo infido l'asfalto.

"Si, è stato un giorno molto duro per me, che di solito soffro particolarmente queste condizioni quando le trovo. Qui specialmente in due punti della pista ero messo male. L’asfalto era molto umido e bisognava stare molto attenti. Perdevo molto tempo lì rispetto agli altri piloti e non sono stato in grado di ripetere la posizione di ieri, quando le condizioni erano perfette. Partirò di nuovo indietro, ma domani ho fiducia di poter migliorare nel warmup e poi fare meglio in gara rispetto alle ultime gare". 

Audio raccolto da Paolo Scalera a Motegi

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