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MotoGP, Petrucci: "Può accadere di tutto, un errore qui si paga caro"

"Yamaha e Marquez i favoriti, io posso ambire alla Top 5. Sarà la gara più difficile dell'anno"

MotoGP: Petrucci: "Può accadere di tutto, un errore qui si paga caro"

Con la sua quinta posizione nelle qualifiche del GP di Thailandia, Danilo Petrucci si è classificato come miglior Ducati dello schieramento precedendo proprio la Pramac di Miller e la GP19 di Dovizioso. E pensare che il pilota ternano era dovuto partire dal Q1 viste le difficoltà incontrate nella giornata di ieri e l'impossibilità di trovare un tempo soddisfacente nelle FP3 bagnate di questa mattina. Nella prima parte delle qualifiche anche l'ansia di non riuscire a fare segnare un tempo visto il grande traffico e le incomprensioni in pista. 

"In Q1 c’erano molti piloti dietro di me e che mi stavano aspettando - ha detto Petrucci - ho fatto un errore in quel tentativo ma sapevo di avere la velocità per passare in Q2. Sono soddisfatto della giornata di oggi perché ieri è stato un po’ strano ma sapevo di essere sulla strada giusta. Sono stato veloce e credo di aver fatto una buona qualifica ma è domani che conta. Partire avanti è importante perchè so che se dovessi seguire molte moto il calore sarebbe troppo per i freni e le gomme”.

Parti dalla seconda fila, quali possono essere gli obiettivi reali per la gara di domani?

"Questa è la gara più difficile del calendario e forse della mia carriera - ha detto Danilo - Non ho il passo per lottare per il podio ma potrei ambire alla Top 5, sarà una gara difficile e di gestione, ma ad ogni modo sono rilassato e fiducioso. Voglio continuare a migliorarmi per tornare nel posto in cui ero a luglio”.

Ma cos'è cambiato da luglio ad oggi? Quali sono le cause di questa tua involuzione? 

"Da un certo punto in poi della stagione - ha detto Petrucci  - Michelin ha iniziato a portare gomme sempre più dure perchè vogliono che tutte le mescole possano fare la gara. Questa politica mi sta dando piu problemi rispetto ad altri piloti e piano piano sto cercando di adattare il mio stile di guida per tornare a competere al meglio, ma non e’ facile". 

Oltre a questo, però, c'è il problema chiave di Ducati, la trazione. Come siete messi sotto quel punto di vista?

"Ho sofferto molto in quell'area negli ultimi mesi - ha detto Petrucci - ma è anche vero che i nostri avversari sono cresciuti molto. Io devo migliorare dove so di perdere e lo sto facendo passo dopo passo”.

Quale può essere il punto di rottura della gara di domani? Cosa farà la differenza?

"Tutti i piloti hanno problemi con il surriscaldamento delle gomme e dei freni - ha detto Petrucci - gestire al meglio questi fattori può essere fondamentale. Questa è una pista dove anche un piccolo errore si paga a caro prezzo, può succedere di tutto". 

Chi sono i favoriti?

"Le Yamaha sono molto veloci, come anche Marquez e Rins. Credo che noi Ducati potremmo dire la nostra ma non so quali di questi piloti sono favoriti per il podio, vedremo". 

Audio raccolto da Marco Caregnato

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