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MotoGP, Bagnaia: "Rossi non poteva fare scelta migliore con Munoz"

"A Buriram sono partito con il piede giusto, non vedevo distacchi così ridotti da tempo". Miller: "la caduta di Marquez non mi ha sorpreso, è facile che capiti con gomme nuove"

MotoGP: Bagnaia: "Rossi non poteva fare scelta migliore con Munoz"

La trasferta in Thailandia per il team Pramac è partita sotto i migliori auspici. Jack Miller, con il 4° tempo, è stato il migliore pilota Ducati nel venerdì di Buriram e Bagnaia ha sfiorato la top ten (persa per 60 millesimi) e soprattutto ritrovato buone sensazioni sulla Desmosedici. Se son rose fioriranno, ma per entrambi i piloti c’è da essere soddisfatto.

Prima di parlare della giornata con Pecco, è d’obbligo una domanda su David Munoz che il prossimo anno sarà al fianco di Rossi. Il piemontese conosce molto bene lo spagnolo, con cui ha vinto il titolo Moto2 lo scorso anno.

Valentino non poteva fare scelta più giusta, con David mi sono trovato molto bene e abbiamo vinto tanto insieme - dice Bagnaia - A fine dell’anno scorso non avevamo nemmeno più bisogno di parlarci, è molto bravo nei rapporti umani ed è quello che cerca Vale. David sa come prendere le persone, oltre a essere un gran capotecnico, potranno fare un gran lavoro insieme. Si merita di andare in quel box”.

Munoz diventerà per Pecco un rivale, ma c’è ancora tempo. Ora bisogna concentrarsi sul fine settimana tailandese.

Sicuramente è uno dei miei migliori venerdì degli ultimi Gran Premi, mi sono trovato bene fin dal primo turno e non vedevo distacchi così ridotti da molto tempo - la soddisfazione di Bagnaia - Ho fatto un passo in avanti, anche come stile di guida migliorando in frenata. Sono contento sotto ogni aspetto anche se purtroppo nel giro veloce ho sbagliato l’ultima curva e ho perso un paio di decimi, però va bene così. Rimane domani mattina per entrare in Q2, se non pioverà. L’importante è che stiamo lavorando bene”.

Forse aiuta il fattore campo, perché Bagnaia aveva vinto nel 2018 a Buriram, ma non è solo quello ad avere fatto la differenza.

Dove si ha vinto l’anno prima si sta bene - sorride - è una pista che mi piace. L’anno scorso non credevo di potere vincere, quest’anno sarà difficile ripetersi ma sono partito con il piede giusto. Questa è una pista favorevole alla Yamaha ma anche alla Ducati, perché ci sono frenate impegnative e lunghi rettilinei, aree in cui siamo avvantaggiati. Sono vicino alle Desmosedici ufficiali e senza quell’errore all’ultima curva probabilmente sarei stato il secondo pilota Ducati. Dobbiamo continuare a lavorare così”.

Jack Miller: “Mi sento fiducioso per la gara”

Anche per Miller l’obiettivo è lo stesso. L’australiano è riuscito a infilarsi fra l’armata Yamaha e sta confermando il suo buono stato di forma dopo il podio ad Aragon di una decina di giorni fa.

La moto funziona bene, mi sento abbastanza fiducioso - spiega - Ho usato le gomme morbide per capire come si comportano in previsione della gara. Temperatura e pressione però si sono alzate molto e dobbiamo capire il perché. A parte questo, ho fatto un bel tempo e spero di trovare ancora il sole domani per migliorare”.

Jack parla anche dell’incidente di Marquez, sottolineando come non sia stato per nulla sorpreso da quella dinamica.

È molto facile che ti capiti quando esci con una gomma nuova, ci sono molte accelerazioni a moto piegata e nel primo giro devi stare molto attento, è scivoloso - la sua descrizione delle condizioni della pista - A me stava per capitare lo stesso nel giro di uscita questa mattina, il che non è l’ideale. Mi ricordo che c’era lo stesso problema lo scorso anno, sia nei test sia nel fine settimana di gara. Anche nei cambi di direzione senti la moto scivolare”.

Audio raccolto da Marco Caregnato

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